Leonardo, sei geniale! - Piepoli vince sull'Alto de Aitana
Una lunghissima militanza nel professionismo del ciclismo non aveva ancora prodotto un successo di tappa in un grande giro. Ma finalmente Leonardo Piepoli ha colmato la lacuna. Lo ha fatto in maniera squillante, staccando a 500 metri dalla vetta il favorito della giornata, quell'Heras che aveva messo alla frusta la squadra sull'ultima salita, e che era riuscito nell'obiettivo di staccare tutti i rivali di classifica. Piepoli, rimasto al fianco dello spagnolo, non ha sofferto le tremende trenate di Nozal, né l'allungo deciso del vincitore della Vuelta 2003. Ma, con estrema sapienza, ha aspettato il momento giusto per piazzare il suo scatto, uno solo ma efficacissimo, sapendo anche che Heras non si sarebbe certo dannato per inseguirlo.
Ha vinto Piepoli, ma ugualmente per l'Italia non è stata una giornata memorabile alla Vuelta. L'eccellente prestazione del pugliese non è stata purtroppo imitata da Cunego e Garzelli, che non hanno tenuto il passo dei migliori e si allontanano così un altro po' dalla testa della classifica, mentre Cioni rotola addirittura a mezz'ora dalla maglia oro. E a questo punto i sogni di riportare in Italia la più importante corsa spagnola svaniscono definitivamente, con il migliore dei nostri, Cunego, solo 18esimo a 5'35" da Landis in maglia oro. Potrà forse vincere una tappa, Damiano, ma poi lascerà la Vuelta, visto che la lotta per il podio non pare ormai più alla sua portata.
La tappa, la prima di montagna vera, ha evidenziato la superiorità degli uomini di casa, con Heras e Nozal impegnati in una corsa parallela che ha sfiancato, sulla salita finale di Alto de Aitana, tutti gli avversari, con Mancebo molto bravo a limitare i danni e a proporsi a sua volta come prima alternativa ai due alfieri della Liberty Seguros; ma anche con le discrete prestazioni di Sastre e di Valverde, mentre anche Aitor Gonzalez non è lontano in classifica.
La Us Postal, che conserva per il momento la maglia oro di Landis, ha corso in difesa, facendo di tutto per tenere il ritmo basso sui sei colli che precedevano l'ascesa conclusiva, per non sfiancare così i suoi uomini principali. Nonostante l'andatura non forsennata, Beloki, Hamilton e Cioni hanno incontrati serie difficoltà già ben prima dell'Aitana, e, gravati da ampi ritardi, salutano così la compagnia dei favoriti. Impressiona soprattutto il crollo di Hamilton, che appena ieri metteva tutti in fila nella crono, e già oggi vede ridimensionate drasticamente le sue quotazioni.
E' stata la Liberty Seguros ad aumentare i giri, dopo una tappa ultratattica, affrontando l'ultimo colle di gran carriera, con Nozal a tirare il collo al gruppo a metà salita. Con lo stesso Nozal sono rimasti il suo capitano Heras, e poi Piepoli e il buon Ferrio. Mancebo, che sulle prime non aveva neanche tenuto le ruote di Valverde e Sastre, è poi cresciuto bene col passare dei metri, ed è risalito fino al quarto posto, mentre Landis si è difeso ma ha fatto intendere, con la sua prestazione, che probabilmente sarà lui il prossimo americano, dopo Hamilton, a saltare.