Il Giro prende i voti - Le pagelle dopo due settimane di gara
Cunego - 9
Cosa chiedere di più al giovane talento della Saeco? La sua "sfida" con Simoni ricorda quella tra Pantani e Chiappucci alla Carrera con l'allievo che superò nettamente il maestro.
Simoni - 7
Bravo a gestire l'ardore del suo giovane compagno di squadra. Il favorito per il Giro resta sempre lui e sembra che in casa Saeco vogliano giocarsi la doppietta: 1.Simoni, 2.Cunego con il veronese libero di fare la sua corsa senza compiti di gregariato, ma anche senza attaccare il suo capitano. Sfortunato nella cronometro. E' caduto ma ha limitato i danni.
Petacchi - 8
E' il più forte di tutti. Il ritiro di Cipollini lo ha sicuramente agevolato. E' talmente forte che la gente forse ricorda di più le due volate perse che non le sei vinte.
Cipollini - 5
Non per quel poco che ha combinato, poverino, ma per come ha costruito il treno. Il peggiore degli ultimi anni, mai in grado di contrastare quello fresco di zecca di Petacchi. Se vuole primeggiare al Tour deve lavorare sui vagoni, e magari cambiare qualcosa.
Garzelli - 5
Probabilmente è entrato in forma troppo presto e ora sta pagando. Evidentemente ha sbagliato la preparazione e si è visto a Trieste. Come al solito contro il tempo parte troppo forte e non riesce a gestire le energie.
Popovych - 8
Ha corso al risparmio ma è sempre nelle prime posizioni. Un po' di coraggio non guasterebbe, anche perché se corre sempre coperto rischia di perdere secondi preziosi, come quelli (nove) sfumati sul traguardo di Carovigno. Ora però non può più nascondersi. Per la vittoria finale ha un grande limite: la squadra.
Sella - 7
Si era già messo in evidenza come prezioso aiuto di Figueras. Finora la sua impresa a Cesena è stata la più spettacolare del Giro. Un ragazzino davvero interessante.
Figueras - 6
Aspetta la sua occasione giorno dopo giorno. Intanto è sempre lì, nelle prime posizioni del gruppo e della classifica generale. In casa del napoletano è tornato il sereno.
Astarloa - 6
Ha onorato come meglio poteva la maglia di campione del mondo, ma è chiaro che un mese senza corse si è fatto sentire nelle gambe.
McEwen - 5
Ma non era il rivale numero uno di Cipollini qualche anno fa? Ha vinto una tappa solo perché Petacchi è stato ostacolato da un compagno di squadra. Meriterebbe la sufficienza, ma il voto scende perché ha pensato ingenuamente di poter fare il furbo quando è stato lanciato all'americana da un compagno di squadra: 5 per la condotta.
Rodriguez - 7
Senza avere un motore di prim'ordine è stato l'unico a battere Petacchi, con una volata tutta cervello.
Pellizotti - 7
Finora si è visto poco, ma il suo terreno sono le montagne e fino alla vigilia della cronometro era terzo in classifica, a meno di mezzo minuto da Cunego e ad appena 18 secondi da Simoni. In salita sarà uno dei protagonisti.
Il Percorso - 4
La terza settimana offrirà grande spettacolo, è vero, ma finora il Giro sembra la brutta copia del Tour. Noioso senza avere il fascino della grandeur francese.
Maurizio Radente