La Nazionale a Hamilton
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Paolo Bettini
Non potrebbe esserci capitano più capitano di lui. Ballerini lo ha investito ufficialmente da tempo di questo ruolo, lui ha dimostrato in tutti i modi di meritare la fiducia. Anche a Tours è andato all'attacco, dopo aver dominato la Coppa del Mondo. E' il numero uno assoluto, speriamo si confermi nella corsa più importante.
Danilo Di Luca
L'alternativa a Bettini è lui. Sta bene, Ballerini conta molto anche su di lui, e certamente entrerà in scena negli ultimi giri, partecipando se sarà il caso a qualche fuga, oppure si terrà pronto per essere presente nel gruppo dei migliori, quello che presumibilmente si giocherà la vittoria di questo mondiale.
Francesco Casagrande
Convocato perché più versatile di Bartoli o Rebellin, per Ballerini è una pedina fondamentale: se entra in qualche fuga farà molta paura agli avversari, altrimenti si può sobbarcare grossi carichi di lavoro, avendo l'umiltà per mettersi al servizio della squadra anche nelle fasi centrali della corsa.
Daniele Nardello
Di lui sappiamo tutto, è un passista potente e ha un buono spunto nel finale; nello scacchiere azzurro dovrà mettere da parte le sue possibili ambizioni e fare ciò di cui avrà bisogno la squadra. La sua esperienza fa pensare che comunque il suo ruolo non sia di semplice faticatore, ma anche di coordinatore.
Fabio Sacchi
Perfetto a Zolder, è un jolly di cui Ballerini ha piena fiducia. Guastatore nelle fasi iniziali della corsa, in grado di entrare nelle fughe ma anche di chiudere su quelle altrui, potrebbe avere una certa libertà di azione se la corsa dovesse essere troppo tattica. Ma potrà tornare utile anche nel finale.
Cristian Moreni
Più o meno come Sacchi, con la differenza che lui è più veloce (anche se forse soffre un tantino in più in salita). Se entra in una fuga, diventa immediatamente un uomo pericoloso: per questo Ballerini lo ha convocato, perché può essere una freccia di scorta per l'arco del selezionatore azzurro.
Luca Paolini
Bettini gli deve un po' di Sanremo e di campionato italiano, e per questo ha fatto di tutto per averlo con sé anche in nazionale. Paolini ha comunque meritato la convocazione sul campo (ci mancherebbe), e grazie alla sua eccellente intesa col capitano sarà uno degli uomini più importanti a Hamilton.
Dario Frigo
A sorpresa Ballerini lo ha preferito a Barbero, e presumibilmente erediterà dal piemontese il ruolo di controllore nella prima parte della gara. E' reduce da una cronometro abbastanza positiva, chiusa al sesto posto e condotta con grande sapienza tattica: va benissimo se si comporta così anche nella prova in linea.
Ivan Basso
Al Tour de France si è distinto per costanza e resistenza, e probabilmente sulle salite del circuito di Hamilton il suo apporto sarà fondamentale quando si tratterà di preparare il terreno a qualche attacco degli azzurri. Più difficile che prenda parte in prima persona a delle fughe.
Andrea Noè
Potrà avere un ruolo simile a quello di Basso: non è veloce in volata, quindi è assolutamente da escludere che sia una pedina da giocare all'attacco. Starà in mezzo al gruppo e verrà a galla sulle salite, se ci sarà da inseguire qualche attaccante o se bisognerà mantenere un ritmo alto per scremare il gruppo.
Mario Scirea
Se c'è un faticatore instancabile in bicicletta, quell'uomo è Mario Scirea. "Sopravvive" in nazionale anche al suo capitano storico (Cipollini), questo vuol dire che le sue capacità di mettersi al servizio della squadra sono ritenute preziosissime dal ct. Lavorerà anche a Hamilton, e lo farà bene.
Giovanni Lombardi
Chiamato un po' a sorpresa da Ballerini, che gli riconosce un'estrema bravura nel gestire i rapporti di gruppo, capacità fondamentale in una squadra fondata sulla coesione tra i singoli. Resta da vedere come potrà essere utilizzato su un percorso che non gli si addice al cento per cento: Ballerini lo vede regista.
Sergio Barbero
Ha saputo meritarsi a 34 anni la sua terza convocazione in azzurro. Avrebbe partecipato sicuramente alla corsa di domenica se nel frattempo non fosse venuto fuori in maniera prepotente Frigo (molto bravo nella crono). Si accomoda quindi in panchina, pronto a subentrare per qualsiasi evenienza.
Luca Mazzanti
Si è giocato fino all'ultimo la convocazione con Giunti: ciò ha suggerito sin dai primi giorni che lui potesse essere candidato ad uno dei posti da riserva. In effetti Ballerini ha optato per non utilizzarlo in gara. Forse se avesse vinto almeno una corsa in settembre la sua avventura canadese poteva essere diversa.
Paolo Bossoni
Poteva esserci un ballottaggio fra lui e Mazzanti per un posto in squadra (i due hanno caratteristiche simili), invece Ballerini ha fatto altre scelte. Per lui che quest'anno si è piazzato in mille occasioni vincendo solo una volta è quasi una metafora: anche stavolta è arrivato vicino alla meta senza riuscire a centrarla.