Il ritorno di Nardello - Zurigo: Daniele vola, Bettini pure
Versione stampabile Le lacrime di gioia di Nardello, la soddisfazione di Bettini. Anche il GP di Zurigo, come in precedenza Amburgo e San Sebastian, si è tinto di azzurro. Ha vinto il varesino Nardello, al primo successo stagionale dopo una serie di inconvenienti che gli avevano impedito di esprimersi al meglio. Per lui si tratta del miglior risultato della carriera. Paolino Bettini, alle prese con un fastidioso mal di gola ("colpa dell'aria condizionata" ha detto) è riuscito a difendersi alla grande. Non ha potuto far nulla quando è scattato Nardello a dieci chilometri dalla conclusione, ma proprio in quel momento stava raggiungendo il suo obiettivo: prendere la ruota di Boogerd, suo unico avversario in coppa del mondo (Van Petegem si era già ritirato) e non mollarla più. Boogerd gli era scappato sull'ultima salita e grazie al lavoro di Ullrich oltre che dei fidati Virenque e Sinkewitz, Bettini era riuscito a recuperare sul gruppetto di testa in cui era presente anche Casagrande. A quel punto il compito del Grillo era finito. Anche Ulltich poteva andar via a conquistare l'ennesimo secondo posto della carriera (il quarto a Zurigo). Bettini così vinceva facilmente lo sprint per il terzo posto proprio davanti a Boogerd che ora lo insegue, a due prove dal termine, a 146 punti.
Grande Italia con Nardello e Bettini, dunque, nella giornata che ha confermato ancora una volta come il corridore livornese non possa che essere considerato il capitano unico in vista dei Mondiali di Hamilton. Gli altri papabili, non alla maglia, ma a un ruolo di leader, non hanno del tutto convinto. Bartoli è stato in prima fila fino a venti chilometri dalla conclusione, poi quando si è scatenata la bagarre è rimasto attardato; Rebellin manca dello spunto finale, come al solito; Basso non attacca mai, cosa che potrebbe permettersi se avesse una volata buona; Casagrande attacca, ma gli manca sempre lo spunto per vincere, Di Luca continua ad avere una testa troppo grande per il proprio limitato motore e in questa stagione è sempre stato con i primi ma non ha ancora vinto nulla di buono. Ecco, tra questi bisognerà scegliere un paio di vicecapitani, ma il ruolo di leader dovrebbe essere già deciso: Bettini lo merita tutto.
Ad Hamilton mancano quasi due mesi. C'è tempo affinché alcuni corridori possano convincere Ballerini a operare scelte diverse, ma le caratteristiche dei corridori sono queste. C'è solo un atleta, Bettini a parte, in grado, su quel circuito, di poter fare la differenza se è in giornata: Gilberto Simoni. Bisogna vedere se avrà la voglia di mettersi a lavorare per tornare in forma Giro a fine stagione. Le premondiali dovrebbero servire a definire la squadra. Sul taccuino di Ballerini c'è già sicuramente Nardello: a Zurigo è stato grande.