E Armstrong come sta? - Lance meno in palla di un anno fa
Versione stampabile Che Armstrong è uscito dal Giro del Delfinato? L'americano ha vinto la corsa francese per il secondo anno consecutivo ma rispetto alla scorsa edizione sembra ancora un po' indietro di condizione in chiave Tour. Nel 2002 subì l'attacco del russo Menchov sul Mont Ventoux, una salita che l'extraterrestre texano non ha mai potuto digerire, ma fagocitò i suoi avversari a cronometro e soprattutto nella tappa più dura, quella che arrivava a Morzine con la scalata di tre colli di prima categoria (Saisies, Aravis, Colombiere) e del Col de Joux Plane (Hors Categorie). In quella frazione Armstrong vinse per distacco manifestando una superiorità nettissima rispetto a tutti gli altri avversari.
Al Delfinato di quest'anno, invece, a parte il solito dominio a cronometro, ha destato qualche perplessità la sua tenuta in salita. Nella penultima tappa, che ricalcava nel finale l'arrivo dell'ottava frazione del prossimo Tour, ha sofferto gli attacchi del giovane spagnolo Iban Mayo (26 anni ad agosto) e ha scollinato sul Galibier con un ritardo di quasi mezzo minuto che ha poi recuperato (grazie alla scia delle moto) in pochi chilometri in discesa. Rispetto all'arrivo di tappa del Tour, però, mancava l'ascesa finale all'Alpe d'Huez, un'erta difficile e mitica che puoi affrontare al massimo solo se hai il colpo di pedale giusto.
Insomma, se si confrontano le due edizioni del Delfinato di Armstrong, lo scorso anno ha dominato vincendo anche in salita, questa volta ha sofferto anche se ha tenuto. Ancora una considerazione: al Delfinato ha avuto un solo corridore che lo ha attaccato, Mayo appunto. Al Tour, con ogni probabilità, ce ne saranno di più. Almeno due.
Gilberto Simoni, infatti, ha la classe e la testa giusta per provare ad affondare l'americano a caccia del quinto Tour consecutivo. Poi magari finisce come al solito, con il texano imbattibile sia a crono che in salita, ma almeno questa volta ci sarà qualcuno che cercherà di spodestarlo.