Alessandro il Grande - Le pagelle dopo l'inizio del Giro
Versione stampabilePetacchi - 9.5
Non raggiunge la perfezione solo perché a Vibo Valentia ha ceduto a McEwen. Ma prima e dopo è stato eccezionale, il vero protagonista di questa prima settimana di Giro: bravissimo a Lecce, ha fatto un capolavoro a Terme Luigiane, arrivando terzo su un traguardo poco adatto a lui. Poi ha rivinto, ridimensionando Cipollini. E in tutto questo, veste dal primo giorno una maglia rosa che, grazie ai tanti abbuoni, è sempre più sua.
Garzelli - 8
Primo a Terme Luigiane, secondo in classifica, alzi la mano chi si aspettava di ritrovarlo così dopo un anno lontano dalle corse. Sembra convinto di sé, anche più cattivo che in passato, e ha confermato che chi vorrà vincere il Giro dovrà passare prima sul suo cadavere.
Pantani - 7
Molto attivo, sempre presente, riesce addirittura a piazzarsi nelle volate di gruppo. La speranza è che non si limiti a quelle, ma che faccia qualche numero, da qui alla fine.
Baldato - 7
Ha dovuto aspettare 11 anni, ma alla fine è riuscito a tornare vittorioso in una tappa del Giro. Bellissima la dedica alla famiglia di Denis Zanette.
Aggiano - 7
Sin dal primo giorno è sempre all'attacco, fossimo al Tour sarebbe il dominatore della classifica della combattività. Avercene di corridori così.
Casagrande - 6.5
Non è riuscito a contrastare Garzelli a Terme Luigiane, ma ha fatto vedere che non si tira certo indietro. E in classifica è già messo meglio di molti rivali.
Simoni - 6.5
Da buon favorito, controlla e non si spreme più di tanto, ma è sempre nelle prime posizioni e non si fa sorprendere: dà una grande sensazione di potenza.
McEwen - 6.5
Una vittoria e un declassamento: il mezzo voto in meno è per la scorrettezza nella volata di Matera. Ma a Vibo ha rimediato con gran classe.
Fredy Gonzalez - 6
Vecchia conoscenza della maglia verde, è puntuale ad ogni Gpm. Ma sarà così brillante anche quando le pendenze cresceranno?
Colombo - 6
Non è riuscito a festeggiare il compleanno con un successo, ma si è dovuto accontentare di due piazzamenti. E a Vibo Valentia l'hanno fermato mentre era nel gruppo di testa per fargli aspettare Cipollini.
Eisel - 6
Negli ordini d'arrivo c'è sempre. Se resiste in gruppo non è detto che non riesca a conquistare un successo, in una delle tante tappe per velocisti che ancora restano.
Frigo - 5
E' vero che siamo solo nella prima settimana, ma l'uomo della Fassa Bortolo è stato più che mai latitante, e ha perso troppi secondi in maniera banale. Identici esiti ha avuto il suo compagno di squadra Aitor Gonzalez, con cui può tranquillamente dividere il voto.
Cipollini - 4
Spiace maltrattare un Campione del Mondo, ma non ne ha imbroccata una, almeno finora. E' in ritardo di condizione, la squadra non sempre lo aiuta, Petacchi vola, lui è pure sfortunato (una buca lo ha rallentato nello sprint di Catania). Ma il grande pubblico che lo acclama su tutte le strade d'Italia non intende ragioni e vuole vederlo a braccia alzate: quando ci farà vedere un colpo d'ala degno di lui? Presto, speriamo.
Salutini - 4
A volte la tattica della Domina Vacanze è incomprensibile: il treno va a singhiozzo e, quel che è peggio, troppo spesso Cipollini si è ritrovato solo (o quasi) nei momenti cruciali. Spetta al direttore sportivo fare finalmente ordine nella squadra.