L'Italia a Zolder
Mario Cipollini Daniele Nardello
E' il capitano indiscusso della squadra, e stavolta non ci saranno infingimenti nella tattica: tutti per Mario, Mario (nella volata conclusiva) per tutti. E' troppo importante conquistare la maglia iridata (a 10 anni di distanza dall'ultima) per rischiare di perderla per errori di coordinamento dell'Italia.
Il ruolo di apripista gli si adatta alla perfezione, e a Zolder avrà con tutta probabilità l'incarico di essere l'ultimo uomo prima dello sprint di Cipollini: i meccanismi perfettamente oliati dalla lunga frequentazione nella Acqua & Sapone dovranno essere trasferiti in Nazionale.
Il gregario storico di Cipollini si è guadagnato la convocazione proprio perché Ballerini sa quanto potrà essere utile anche per l'Italia questo ingranaggio insostituibile del treno di SuperMario. Con Lombardi e Bennati, Scirea formerà il miniblocco della Acqua & Sapone e dovrà stare sempre vicino al capitano.
Giovanissimo (22 anni appena compiuti), c'è già chi lo vede come erede dello stesso Cipollini. A Zolder nessuno gli chiederà di sprintare, ma il suo dovere sarà di stare al fianco di Re Leone in attesa di dare vita, anche lui, al mitico treno. Con ogni probabilità sarà il penultimo uomo, subito prima di Lombardi.
La seconda punta azzurra. Il suo ruolo sarà di stare in guardia e provare ad entrare in qualche fuga pericolosa nel finale della gara. In un arrivo in gruppetto è praticamente imbattibile: se salta il piano-volata, tutte le chances di vittoria azzurra al Mondiale sono nelle gambe di Paolino.
Lui entrerà in gioco, eventualmente, un po' più lontano dal traguardo rispetto a Bettini. E' veloce, può fungere da esca: con lui in una fuga da lontano, tutte le squadre rivali dell'Italia dovranno per forza lavorare per riprenderlo, perché Di Luca è uno che ha le capacità per arrivare fino in fondo.
Qualora Cipollini non dovesse essere in giornata, ecco la carta di riserva: il velocista della Fassa Bortolo potrà essere l'azzurro su cui la Nazionale riverserà il suo impegno, ma potrà anche fare la sua volata parallelamente a quella di Re Leone: una possibilità in più per l'iride.
Uomo di fiducia di Petacchi, tornerà utile sia per scortare il suo compagno di squadra, sia per entrare in qualche fuga da lontano. Uomo chiave perché dal suo impiego dipenderanno anche le scelte di Ballerini per gli ultimi giri: bruciarlo in anticipo significherebbe lasciare meno chance a Petacchi.
Un corridore della sua caratura non è stato portato a Zolder per fare da spettatore, e di certo Ballerini troverà per lui un impiego importante: potrebbe essere uno di quelli deputati a movimentare la corsa all'inizio, con scatti e tentativi di fuga da lontano, in modo da prendere in mano la gestione della gara sin dai primi giri.
Passista di valore assoluto, dotato anche di un buono spunto nel finale, inevitabilmente Zolder significherà per lui fatica e fatica: il ruolo di regista sembra essergli cucito addosso, ma potrà anche essere il raccordo in corsa tra Ballerini e il resto della squadra, un po' quello che faceva Cassani con Martini.
Gregario nel vero senso della parola, Ballerini può contare ciecamente su di lui, bravissimo a leggere la corsa e dotato di grande spirito di abnegazione. Controllerà nella prima metà della gara, e all'occorrenza lavorerà per evitare scatti di avversari pericolosi.
Se Ballerini non gli lascerà il ruolo di riserva, farà il paio con Scinto nel controllo della corsa, anche se potrebbe fare atto di presenza in qualche tentativo da lontano: laddove fosse richiesta la presenza di due italiani in fuga, potrebbe toccare a lui di essere il secondo.
Dovrebbe stare a Di Luca come Bramati starà a Bettini, ovvero scattare insieme al suo compagno della Saeco in qualche tentativo da più o meno lontano. In alternativa, farà il suo in gruppo, anche se possiede uno spunto veloce che potrebbe riportarlo a galla nel finale. O, ancora, farà la riserva.
Corre nella Landbouwkrediet e quindi conosce meglio di altri le strade e il clima del Belgio, e sicuramente in corsa saprebbe dare il suo valido apporto. Ma la sua giovane età (23 anni), unita al fatto che è esordiente in Nazionale, fa di lui il primo indiziato per uno dei due posti da riserva.