Corsivo - Gli sgarbi di Leblanc
Versione stampabileCi risiamo. Tra Mario Cipollini e il Tour de France continua ad esserci un ingombrante presenza, quella di Jean Marie Leblanc, onnipotente organizzatore della Grande Boucle. L'ineffabile signore, dopo non aver voluto alla sua corsa il Commendatore per un paio di anni senza alcun motivo valido (la scusa più frequentata: squadra non all'altezza), stavolta proprio non si potrà esimere dall'invitare il Campione del Mondo (il team di Cipollini non ha i punti-Uci che gli varrebbero l'accesso diretto, ma come si farebbe a lasciare a casa il Campione del Mondo?).
E allora che cosa si va a inventare monsieur Jean Marie? Decide serenamente di procrastinare a maggio (il 19, per la precisione) l'invito a SuperMario, che per ora dovrà fare anticamera. Uno sgarbo vero e proprio, che palesa inequivocabilmente lo stile (stile?) di Leblanc. Le prime quattro squadre chiamate a completare il lotto delle partecipanti sono Quick.Step, FDJeux.com, Credit Agricole e Saeco (già maltrattata in passato). Niente Domina Vacanze, quindi: per Cipollini e i suoi si tratta di attendere qualche mese per avere il tanto sospirato visto.
Probabilmente Leblanc vuole aspettare di avere qualche conferma sul fatto che il Commendatore sia degno o meno di partecipare al Tour, e infatti ha tenuto a far sapere che gli organizzatori sono "ben disposti verso Cipollini": quindi starà a Mario vincere di nuovo la Sanremo o imporsi in altre quattro o cinque tappe al Giro d'Italia, per dare a quelli della Grande Boucle qualche risposta (infatti: "Bisognerà vedere come si comporterà la squadra, che ancora non ha corso").
Come se, anche di fronte ad una totale assenza di risultati da parte della Domina Vacanze, non sarebbe ugualmente doveroso e consigliabile avere la maglia iridata tra i partenti del Tour. L'impressione è che Leblanc abbia voluto giocare a Re Leone l'ennesimo scherzetto, in una stagione in cui Cipollini dovrà per forza essere al Tour. Allora ecco questo piccolo e meschino abuso di potere, questa dilazione, questo sgarbo evitabile. Di fronte al quale il clan del toscano abbozza e fa buon viso: hai visto mai che si dovesse incappare in qualche altra rappresaglia (il ricordo di quanto successe dopo la Roubaix 2002 è ancora forte).
Non facciamoci, comunque, il sangue amaro; ormai dovremmo sapere che SuperMario deve sempre dimostrare qualcosa in più degli altri a questi organizzatori. Oggi come ieri. Perché, se Cipollini in passato fosse stato all'altezza del Tour, Leblanc lo avrebbe di certo invitato. Vero, Jean Marie?