Corsivo - La cambiale di Bettini
Versione stampabileMa che gli salta in mente, a Bettini? Vuole usurpare il posto a Ballerini, ct mondiale? "Certo che no", risponde l'ottimo Franco, che assicura che "è ancora prematuro parlare di Mondiali: meglio vivere alla giornata, in nove mesi tutto può cambiare". Ma il punto è che l'ambiente s'interroga sulle esternazioni di Paolino; o meglio, sulla lista di dieci uomini che il toscano gradirebbe avere al fianco il giorno dell'appuntamento iridato di Hamilton: Sacchi, Bramati, Paolini, Basso, Nardello, Noè, Petacchi, Caucchioli, Pellizotti, Scirea. Ovviamente "a patto che siano in forma", e ovviamente "se ne riparlerà a settembre".
Ha ancora ragione Ballerini, quando spiega che quelli del ragazzo erano "più che altro desideri", si trattava di un esame degli "obiettivi della stagione" e non di un'ipoteca sulla squadra che sarà allestita dal ct. Ma Bettini ha anche precisato che "se non ci sarà l'armonia di Zolder, mi tirerò indietro", ed ha anticipato che ci sarà posto solo per due capitani.
Pare di sentire Cipollini, che per il Belgio ha chiesto e ottenuto di avere al suo fianco gli scudieri più fidati: ma lì si trattava di costruire un treno che non deragliasse, e il binario belga era il più adatto al locomotore Mario. A Hamilton invece (malgrado il circuito adatto a molti italiani, secondo Ballerini) potrà venir fuori qualsiasi corsa, quindi non avrebbe molto senso porre un certo tipo di condizioni (men che meno a gennaio!).
E quindi sorge deciso all'orizzonte il sospetto della cambiale: quella che Paolino ha "firmato" a Zolder mettendosi al completo servizio della causa, con la certezza di poterla riscuotere dodici mesi dopo, quando la causa che la nazionale dovrà sposare non potrà che essere la sua: perché l'iride verticale (della Coppa del Mondo), per quanto elegante, non vale quello orizzontale, lo sanno tutti. Lo sanno in troppi, a dire il vero, perché qualche galletto piccato non si svegli nelle prossime settimane per rispondere per le rime ai progetti di Bettini. Restiamo in ascolto.