Garzelli spettacolo a venti giorni dal Giro: non sarà troppo presto? - Intanto Simoni si cura il ginocchio ferito
Stefano Garzelli è stato fondamentale per la vittoria di Paolo Bettini alla Liegi-Bastogne-Liegi: tirando come un forsennato in tutto il finale di gara per fiaccare le resistenze degli altri fuggitivi, e poi dando il la all'azione decisiva sulla Côte de Saint-Nicolas, a una decina di chilometri dalla fine. A parte il perfetto gioco di squadra della Mapei, ciò che è balzato agli occhi è la forma smagliante di Garzelli, che ha vinto il Giro nel 2000 e che anche quest'anno è tra i favoriti per il successo finale nella corsa rosa. Il dubbio è che Garzelli sia entrato nel momento migliore della sua stagione con un po' di anticipo rispetto al previsto: se va così forte già in aprile, come riuscirà a tenere una condizione ottimale fino alla fine di maggio, quando il Giro vivrà le sue fasi decisive?
Qualche risposta ce l'avremo al Giro del Trentino, che inizia giovedì e che dovrebbe vedere ai nastri di partenza sia Garzelli che Simoni, ultima maglia rosa. Mentre il varesino dava tutto a Liegi, il trentino si riposava a casa, avendo rinunciato alla corsa belga ed essendosi ritirato dalla Settimana Lombarda per non sottoporre ad eccessive sollecitazioni il ginocchio destro malandato (dopo la botta rimediata alla Settimana Catalana). Dalla corsa bergamasca Simoni ha comunque avuto buone risposte, che hanno tranquillizzato lui e i suoi tifosi: la marcia di avvicinamento al Giro può continuare quasi secondo i programmi, malgrado questo piccolo incidente di percorso.