Tour of Qatar 2013: Mark vincente e incombente - Cavendish si avvicina a Bookwalter con gli abbuoni
- Tour of Qatar 2013 [1]
- BMC Racing Team 2013 [2]
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2013 [3]
- Cannondale Pro Cycling Team 2013 [4]
- IAM Cycling 2013 [5]
- Katusha Team 2013 [6]
- Omega Pharma - Quick Step 2013 [7]
- Sky ProCycling 2013 [8]
- Adam Blythe [9]
- Aidis Kruopis [10]
- Andreas Schillinger [11]
- Barry Markus [12]
- Bernhard Eisel [13]
- Brent Bookwalter [14]
- Chan Jae Jang [15]
- Dmitriy Gruzdev [16]
- Edvald Boasson Hagen [17]
- Elia Viviani [18]
- Filippo Fortin [19]
- Geoffrey Soupe [20]
- Geraint Thomas [21]
- Greg Van Avermaet [22]
- Heinrich Haussler [23]
- John Degenkolb [24]
- Karsten Kroon [25]
- Mark Cavendish [26]
- Mathew Hayman [27]
- Michael Schär [28]
- Nacer Bouhanni [29]
- Pirmin Lang [30]
- Roger Kluge [31]
- Taylor Phinney [32]
- Uomini [33]
Lo si aspettava, lo si sentiva nell'aria non proprio limpida del Qatar e puntualissimo Mark Cavendish ha risposto all'appello con un bel presente. Regalo che il velocista dell'Isola di Man fa a se stesso ed alla squadra, capace di lavorare per gran parte della tappa con il solo scopo di portare il proprio capitano alla vittoria.
Non che servisse - a campioni del calibro di Cavendish non serve quasi mai una vittoria per confermarsi quali fenomeni - ma le occasioni buttate, e per bravura altrui e per sfortuna cominciavano a contarsi. Se nella prima tappa del Tour de San Luis Cav s'era imposto su Modolo, inaugurando al meglio il suo 2013, il giorno successivo, a Terraza del Portezuelo, era stato il velocista della Bardiani-CSF Inox ad essere più lesto.
Tutti aspettavano il Qatar per rivedere Cavendish trionfare ma nella prima tappa una fuga a tre ed una volata non delle migliori aveva relegato l'iridato di Copenhagen al 6° posto, dietro anche all'ex fido scudiero Bernhard Eisel e ad un superlativo Elia Viviani.
Partiamo proprio dal ragazzo di Isola della Scala: quest'oggi era atteso ad una bella prova, del resto la gamba girava e s'era visto già domenica. In Qatar però non si può mai stare tranquilli e così una caduta ad inizio tappa ha messo fuori gioco il velocista della Cannondale, che ha riportato diverse abrasioni e per questo non è stato in grado di gettarsi nella mischia con i migliori sprinters. Peccato, i prossimi giorni, ferite permettendo, potrebbero vederlo di nuovo in scena da protagonista.
Detto ciò, la tappa era un bel piattone (non è una notizia), 143 km da Al Wakra a Mesaieed: volata scontata per non dire assicurata. Subito vanno in fuga cinque uomini: Mathew Hayman (Sky), Dmitriy Gruzdev (Astana), Pirmin Lang (IAM Cycling), Andreas Schillinger (Netapp-Endura) e Chan Jae Jang (Champion System). I fuggitivi arrivano ad avere 2'45" sul gruppo tirato dall'Omega Pharma Quickstep che subito si mette all'inseguimento ed i cinque vengono ripresi al -32 dal traguardo.
Gli uomini di Cavendish restano in testa, alternandosi con l'Orica-GreenEDGE che lavora per Aidis Kruopis. Quando mancano 18 km all'arrivo una caduta coinvolge una ventina di corridori tra cui Taylor Phinney, che si rialza e riparte, e Karsten Kroon. L'olandese della Saxo-Tinkoff viene portato in ospedale per alcuni accertamenti ed è costretto ad abbandonare la corsa. Davanti, oltre ad Omega Pharma ed Orica, negli ultimi 10 km si fanno vedere anche Katusha e Vacansoleil.
Sul rettilineo d'arrivo parte molto lungo Cavendish, ai 150 metri, e supera agevolmente il giovane olandese (classe '91) Barry Markus, al vento troppo presto, ed Aidis Kruopis. Ai piedi del podio troviamo il Campione di Francia Nacer Bouhanni, che precede Heinrich Haussler, vincitore su questo traguardo nel 2011 (precedette Renshaw e Bennati).
Sesto di tappa Edvald Boasson Hagen, ancora non troppo incisivo in questa prima parte di stagione, con Roger Kluge, John Degenkolb, Filippo Fortin (ottimo 9° posto per il velocista di Monselice in forza alla Bardiani-CSF Inox) e Geoffrey Soupe a chiudere la top ten di giornata. Andrea Guardini, ben pilotato dalla sua Astana negli ultimi chilometri di gara, ottiene un 11° posto.
In classifica generale Brent Bookwalter tiene per il terzo giorno consecutivo la maglia gialla. Alle sua spalle Taylor Phinney, a 6", ed Adam Blythe, a 7". C'è poi Cavendish, che alla vittoria odierna unisce 2" d'abbuono conquistati nel primo traguardo volante della tappa e si porta così a 8" dal leader, seguito da Greg Van Avermaet e Michael Schär a 10", Bernhard Eisel a 11", Mathew Hayan a 12", Edvald Boasson Hagen a 14" e Geraint Thomas a 15". Il primo italiano in graduatoria è Elia Viviani, 23° a 34" da Bookwalter. Domani quarta tappa, 160 km da Camel Race Track ad Al Khor Corniche. Ancora ventagli, ancora folate, ancora volate.