Vuelta a España 2010: Farrar, rimonta a Cavendish - L'ultimo atto allo statunitense
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- Cofidis, le Crédit en Ligne 2010 [3]
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- Liquigas - Doimo 2010 [5]
- Team HTC - Columbia 2010 [6]
- Team Katusha 2010 [7]
- Xacobeo Galicia 2010 [8]
- Allan Davis [9]
- Carlos Sastre Candil [10]
- David Moncoutié [11]
- Dominik Roels [12]
- Ezequiel Mosquera Miguez [13]
- Fränk Schleck [14]
- Gonzalo Rabunal Rios [15]
- Javier Ramírez Abeja [16]
- Joaquim Rodríguez Oliver [17]
- Jurgen Van Goolen [18]
- Luis León Sánchez Gil [19]
- Mark Cavendish [20]
- Marzio Bruseghin [21]
- Nicolas Roche [22]
- Olivier Kaisen [23]
- Peter Velits [24]
- Thomas Danielson [25]
- Tyler Farrar [26]
- Vincenzo Nibali [27]
- Xavier Tondo Volpini [28]
- Uomini [29]
Tyler Farrar riesce a dare una grande emozione anche in una tappa che sa più di passerella come quella di Madrid: lo statunitense della Garmin-Transitions s'è reso protagonista di una grande rimonta sul rettilineo finale, approfittando dei tempi un po' sbagliati della coppia HTC composta da Goss e Cavendish, scegliendo la sinistra della sede stradale (contro la destra del britannico), rimanendo coperto dalle sagome di Davis e Weylandt (poi 3° e 4°) fino agli ultimi 150 metri, per poi liberare tutta la propria straripante potenza, vicendo nettamente sul folletto dell'Isola di Man.
Cavendish si consola comunque con la maglia verde della classifica a punti (dopo quella vinta al Tour), ottenuta con 7 punti sullo stesso Farrar, mentre le altre classifiche speciali finali sono appannaggio di David Moncoutié (quella Gpm, su Serafín Martínez), Vincenzo Nibali (Gran Combinata, su Mosquera) e del Team Katusha (a Squadre, con 33" sulla Caisse d'Epargne).
Anche la tappa di Madrid ha visto dei fuggitivi provare a sovvertire l'epilogo con la volata finale: Ramírez Abeja, Van Goolen e Rabuñal potevano contare sulla voglia di Roels e Kaisen, veri e propri stakanovisti delle azioni a lunga gittata di questa Vuelta a España. Kaisen era l'ultimo ad arrendersi, a poco meno di 3 giri dalla conclusione, con Team HTC e Garmin che non hanno lasciato nulla al caso ed evitato di impiccarsi nel finale per riprendere l'azione del mattino.
Nel finale Tosatto ha dato la solita grande trenata, ma dietro a Maes non c'erano né Weylandt, né Stauff, bensì Förster; bene ha fatto dunque il belga a spostarsi a 500 metri dal traguardo lasciando il tedesco del Team Milram al vento. Förster si è ovviamente piantato di lì a breve, e a quel punto Goss ha prodotto un'accelerazione così violenta tanto - probabilmente - da mettere in difficoltà Cavendish, che da una parte è stato indeciso se partire, controllando che nessuno passasse il compagno, per lasciare il successo all'australiano, dall'altra è stato nettamente sorpreso dalla scelta opposta alla sua effettuata da Farrar che, come già raccontato, ha praticamente realizzato uno sprint speculare a quello del britannico, ma restando per più tempo coperto dal vento ha potuto accelerare in maniera più decisa nel momento clou della volata.
La classifica generale finale recita Nibali primo in 87 ore 18 minuti 33 secondi, Mosquera secondo a 41", Peter Velits terzo a 3'02" per il podio. Joaquím Rodríguez, Schleck, Tondo, Roche, Sastre, Danielson e Luis León Sánchez chiudono la top 10. Buona anche la resistenza di Bruseghin, nonostante i 19 punti di sutura al ginocchio dopo la caduta che ha fatto fuori l'allora leader Igor Antón: per il veneto un 22esimo posto finale a 28'54" dal siciliano.