Antidoping, la WADA dichiara la Russia e altri cinque paesi non conformi al codice. Sotto osservazione Belgio, Francia e Spagna
Versione stampabileIl comitato della WADA che si occupa della revisione della conformità delle agenzie antidoping nazionali si è riunito oggi a Colorado Springs negli Stati Uniti e dal meeting sono uscite importanti decisioni per favorire una maggiore pulizia nel mondo dello sport a livello globale. Come già era prevedibile dopo il caos che ha coinvolto la federazione russa di atletica proprio in seguito ad un report della WADA, la RUSADA (l'agenzia nazionale antidoping) è stata dichiarata "non conforme" al codice internazionale: stessa decisione anche per quanto riguarda le agenzie di Argentina, Bolivia, Ucraina (tutte per l'utilizzo di laboratori non accreditati), Andorra e Israele (regolamenti non conformi al codice 2015); la WADA ha deciso anche di mettere sotto osservazione Belgio, Brasile, Francia, Grecia, Messico e Spagna che avranno tempo fino al 18 marzo 2016 per apportare i correttivi necessari.
La "non conformità" dichiarata dalla WADA significa che le organizzazioni antidoping nazionali non potranno operare controlli fino a quando non verranno colmate tutte le gravi lacune riscontrate: fino ad allora sarà la WADA stessa in accordo con la Federazioni Internazionali e altre agenzie antidoping ad assicurarsi che tutti gli atleti di questi paesi vengano testati secondo le procedure corrette mentre tutti i costi di tali controlli ricadranno comunque sulle nazioni sanzionate.