Alberto Loddo appende la bici al chiodo
Versione stampabileIn un'intervista rilasciata qualche giorno fa al quotidiano La Nuova Sardegna (poi ripresa da alcuni siti internazionali di ciclismo), Alberto Loddo annuncia che lascia il ciclismo. Il velocista cagliaritano si è ritrovato senza squadra: racconta che aveva deciso qualche mese fa di lasciare l'Androni; dopodiché «Il mio manager si era accordato sulla parola con un'altra squadra. L'errore è stato non firmare un precontratto. Quando sono andato per il contratto mi hanno detto che non se ne faceva più nulla, che non facendo firmare me avrebbero potuto liberare dal suo vecchio team un altro corridore. Ho provato a richiamare la mia squadra dell'anno scorso e ovviamente i giochi erano già chiusi. Avevo una sola possibilità: portare uno sponsor da 46mila euro. Non è facile, anzi, diciamo pure che è impossibile. Così ho cominciato a riflettere, ho realizzato che dopo nove anni di professionismo è arrivato il momento di tornare nella vita reale». Loddo lascia con 27 vittorie ottenute in 8 stagioni da professionista (lui dice 9 anni contando anche il 2005, in cui fu inattivo), l'ultima delle quali proprio nella sua terra, a Cagliari, al Giro di Sardegna 2010. Nel corso della sua carriera ha vestito le maglie di Lampre, Saunier Duval, Diquigiovanni (e poi Androni) e Tinkoff. Anche da dilettante aveva ottenuto ottimi risultati: brilla nel suo palmarès il Gp Liberazione del 2001.