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Dilettanti 2015: Velasco, istinto fuggiasco - L'elbano d'anticipo alla Coppa della Pace. Podio per Hernández e Vlasov | Cicloweb

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Dilettanti 2015: Velasco, istinto fuggiasco - L'elbano d'anticipo alla Coppa della Pace. Podio per Hernández e Vlasov

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Simone Velasco si aggiudica la Coppa della Pace © Soncini

Fine settimana alquanto scarno di appuntamenti quello andato in scena nella giornata di ieri, ravvivato da sole due gare e che, per lo meno, aveva avuto un piccolo prologo nel pomeriggio di sabato con alcuni atleti impegnati nel Bracciale del Cronoman. I motivi li avevamo già anticipati: oltre alla defezione di qualche appuntamento solitamente collocato in questo periodo dell'anno (ad esempio la Coppa Romita), ha pesato soprattutto il rinvio a data da destinarsi del campionato italiano riservato agli Élite Senza Contratto inizialmente previsto per sabato 6 in Toscana e il cui destino è momentaneamente ignoto.

A calamitare l'attenzione degli appassionati c'era però nuovamente una gara internazionale, col tradizionale passaggio di consegne che dalle strade del Trentino e del Veneto (teatro del Trofeo Alcide De Gasperi)si è spostato a quelle della Romagna per la disputa della Coppa della Pace, giunta alla sua quarantaquattresima edizione.

 

Roglic protagonista, poi Velasco si prende la scena
Gara come sempre dal tracciato non banale, con la salita di San Paolo ed il grande caldo a rendere più duro il compito degli oltre 180 atleti al via. Facile pensare subito ad una fuga ben assortita, che ha preso il largo dopo una quarantina di chilometri: a comporla una decina di atleti con alcuni nomi interessanti quali Ferrarotti del GM Cycling Team, Pettiti del Team Idea, Gaffurini della MG Kvis, la coppia della Zalf costituita da Toniatti e Borso e lo sloveno Roglic dell'Adria Mobil.

Dopo aver conquistato un vantaggio di quasi 2 minuti sul gruppo è stato proprio Primoz Roglic a decidere che era il momento di movimentare le acque: lo sloveno, fin qui protagonista di un'ottima stagione che l'ha visto conquistare tra i professionisti il Tour d'Azerbaijan, il secondo posto nel Tour of Croatia e la maglia di miglior scalatore alla Settimana Coppi&Bartali, si è infatti lanciato in un bellissimo attacco solitario che ha costretto agli straordinari gli inseguitori per impedire che il numero riuscisse, avendo buon gioco solo a venti chilometri dalla conclusione.

A quel punto, nel rimescolamento che ha portato in testa un drappello di diciotto atleti, si è aperta una fase animata in cui prevedibilmente in molti cercavano di anticipare la soluzione allo sprint e quando ormai quest'eventualità diveniva sempre più probabile, ecco che Simone Velasco, a circa due chilometri dalla conclusione, ha piazzato il suo scatto secco proprio nel tratto pianeggiante precedente l'arrivo, riuscendo a guadagnare subito una decina di secondi. Da dietro nessuno ha avuto la forza di chiudere e così l'elbano, che compirà 20 anni solo nel prossimo mese di dicembre, è andato a prendersi una meritatissima affermazione che fa il paio con quella ottenuta appena una settimana prima al Giro delle Pesche Nettarine nell'ultima frazione con arrivo a Faenza (le strade romagnole evidentemente gli portano bene). Dopo settimane in cui la scena è stata dominata da Gianni Moscon quindi in casa Zalf si ripropone alla grande anche lui e possiamo star certi che sarà uno dei nomi da tenere in particolare considerazione nelle successive settimane, campionato italiano compreso.

 

Hernández e Vlasov: novità straniere a podio
A 15" da Velasco sono giunti i più immediati inseguitori ma anche qui chi si aspettava la volata a ranghi compatti ha assistito ad un finale diverso: dal gruppetto di testa infatti è riuscito ad evadere un tandem straniero costituito da José Tito Hernández ed Alexander Vlasov, giunti così nell'ordine sulla linea del traguardo per disputarsi i restanti gradini del podio.

Due scommesse che, come già si era avuto modo di vedere al recente Nettarine, paiono ripagare le scelte delle rispettive squadre: il colombiano classe 1994 del GM Cycling Team, l'ambiziosa Continental abruzzese voluta da Gabriele Marchesani, era giunto in Europa con ottime referenze in gare disputate in patria e nei mesi scorsi ha avuto modo di accumulare una discreta esperienza nel confronto con i professionisti (13esimo al Tour of Croatia). Proprio la breve gara a tappe romagnola disputata nella settimana precedente ci ha rivelato un corridore particolarmente battagliero soprattutto quando la strada saliva, tanto che alla fine ha concluso in ottava posizione nella generale (a 55" dal vincitore Lorenzo Rota) e con addosso la maglia blu di miglior scalatore.

Su Alexander Vlasov ha invece deciso di puntare la Viris Maserati, andando a pescare in Russia questo atleta classe 1996 (prima stagione tra i dilettanti per lui) che si difende bene sia sul passo che in salita, tanto da ben figurare in alcune delle principali gare a tappe per juniores lo scorso anno (Corsa della Pace, Trofeo Karlsberg e GP Patton, gara quest'ultima che è riuscito a vincere). Anche per lui il Giro delle Pesche Nettarine ha rappresentato un primo importante banco di prova, concluso ad un passo dalla top ten (si è infatti classificato al dodicesimo posto) ma secondo nella graduatoria dei più giovani, preceduto dal solo Cacciotti. In futuro quindi varrà la pena di continuare a monitorarlo. Per concludere il discorso sulla Coppa della Pace non resta che citare la volata del gruppo inseguitore, giunto a 18" di distacco da Velasco: ad aggiudicarsela è stato Gianluca Milani (compagno di squadra del vincitore), riuscito a mettere la propria ruota davanti a quella di un ancora attivo Davide Martinelli e a quella di Davide Pacchiardo, a cui il rinvio della gara consente ancora di vestire la maglia tricolore. Bonusi, Tizza, Mosca e Nardelli gli ultimi nomi che hanno completato la top ten.

 

All'inferno e ritorno: Alex Turrin ritrova il successo
La domenica di gare appena trascorsa però ha visto un graditissimo ritorno alla vittoria sulle strade toscane: protagonista ne è stato Alex Turrin, portacolori della Mastromarco, che si è aggiudicato con grande autorevolezza il Trofeo Figros di Barberino del Mugello, l'altro appuntamento in programma nella giornata di ieri. Vale la pena soffermarsi un attimo sul veneto di Feltre che solo pochi giorni fa ha compiuto 23 anni: lo scorso anno, dopo aver subito in passato un serio incidente al femore, sembrava lanciato verso la definitiva consacrazione nel mese di maggio, in cui inanellò ben tre vittorie in tredici giorni. A Lamporecchio però una rovinosa caduta gli provocò una nuova frattura alla testa del femore e nuovi mesi di sofferenza.

Nonostante una sorte quantomai avversa però Turrin si è ripresentato a questa stagione con le giuste motivazioni e la serie di buone prestazioni fatte registrare in precedenza (con tre podi) ne è stata una valida testimonianza. L'ostica gara di ieri quindi è stata l'occasione giusta per lasciare il segno e a circa venti chilometri dalla conclusione si è prodotto in un attacco spettacolare che l'ha portato a staccare tutti gli altri fino a ritrovarsi in beata solitudine e giungere così a braccia alzate sul traguardo per un successo letteralmente liberatorio. Agli altri sono rimasti i piazzamenti, con gli altri due gradini del podio curiosamente occupati da due atleti della Moldavia: secondo è giunto infatti Maxim Rusnac del Gragnano e terzo Cristian Raileanu della Bibanese, entrambi già protagonisti nelle scorse stagioni dilettantistiche, quindi a seguire Roberto Giacobazzi del Cycling Team Friuli e Adriano Sacchetti della società organizzatrice Figros (per tutti distacco di 5"). Il resto degli inseguitori sono giunti al traguardo con quasi un minuto, regolati in ottava posizione da Fiorenza.

 

Filippo Ganna inavvicinabile a cronometro
Nelle scorse settimane avevamo commentato le notevoli prestazioni di Filippo Ganna, uno dei migliori prospetti classe 1996 approdati in questa stagione nel dilettantismo, decantandone soprattutto le eccellenti doti sul passo. Inevitabile quindi che il piemontese offra il meglio di sè nelle prove a cronometro, dopo aver sfiorato lo scorso anno una prestigiosa medaglia mondiale. Così, dopo la netta affermazione di Città di Castello, la prova valida per il Bracciale del Cronoman andata in scena sabato a Fontanafredda, in Friuli, si è rivelata un nuovo show per il talento della Viris Maserati: vittoria in 33'35" sui 27,6 chilometri del tracciato ad una media superiore ai 49 orari.

Prestazione notevole, testimoniata anche dai distacchi inflitti a tutti gli altri e che comincia a suonare come un monito in vista del campionato italiano che proprio sulle strade friulane (è infatti in programma il 25 luglio prossimo) avrà luogo a San Vito al Tagliamento: 23" è stato il ritardo accusato da Giovanni Carboni, portacolori dell'Unieuro Trevigiani che pure ha fatto grandi progressi nella specialità; ben 1'04" invece il distacco inflitto da Ganna al tricolore in carica Davide Martinelli, a dimostrazione di una sfida che si fa sempre più interessante e che costringerà il bresciano a dar fondo a tutte le proprie qualità in questa stagione se vorrà conservare il titolo. Notevole anche l'1'07" inflitto all'ucraino Marlen Zmorka, altro grande specialista di questo tipo di prove.

 

Tra una settimana si corre in Toscana e Lombardia
Proiettandoci al prossimo fine settimana, si dovrà far fronte ad ulteriori defezioni visto che era già ufficiale dal mese scorso l'annullamento del doppio appuntamento veneto costituito dalla Notturna di San Donà di Piave e dal Giro dei Tre Ponti. Saranno quindi la Toscana e la Lombardia a spartirsi i quattro appuntamenti regionali in programma: sabato 13 giugno sarà la volta della Medaglia d'Oro Città di Monza (tradizionale appuntamento per velocisti all'interno del noto autodromo) e della Coppa Martiri Lunatesi mentre domenica 14 si correrà rispettivamente a Gessate per il Trofeo Stefano Fumagalli e a Malmantile per il Trofeo Città di Malmantile.

Vivian Ghianni

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