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Dilettanti 2014: Gaffurini sprinta contro il dolore - Vittoria e toccante dedica al San Giuseppe. Continua lo show di Marini

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Dedica speciale per Nicola Gaffurini, vincitore del GP San Giuseppe © Bettiniphoto

Appare quasi surreale trovarsi a fine marzo, ossia quando la stagione dilettantistica (e non solo) entra sempre più nel vivo, per commentare un fine settimana in cui si è disputata solamente una gara. In realtà gli appuntamenti del week end appena trascorso erano due ma purtroppo, come vedremo, uno dei protagonisti è stato anche il maltempo che ha costretto ad interrompere bruscamente le operazioni sulle strade toscane.

Insomma, di questi tempi occorre anche essere fortunati nel non imbattersi in capricci meteorologici sopra le righe ma il quadro d'insieme non può non lanciare un campanello d'allarme. Tre sole gare disputate sul suolo italico nelle ultime due settimane sono un record negativo di cui non si ha memoria e che rimanda a problematiche già più volte enunciate anche su queste pagine. In questo modo si vengono a creare molteplici situazioni, quali l'evidente sovraffollamento dovuto, appunto, alla penuria di appuntamenti mentre chi può evade dai confini nazionali e cerca il confronto anche in gare in cui vi sono presenti professionisti a tutti gli effetti (è il caso del Gragnano, ormai da oltre una decina di giorni impegnato sulle strade algerine, in cui si sta mettendo in particolare evidenza Devid Tintori, capace di chiudere al secondo posto nella generale proprio il Tour d'Algérie).

Emblematico quindi che la domenica che ci siamo appena lasciati alle spalle ci consegni alle cronache la 54esima edizione del Gran Premio San Giuseppe, il più importante appuntamento primaverile del ciclismo dilettantistico marchigiano che fino alla scorsa stagione era classificato come gara internazionale ma che, purtroppo, ha anch'esso optato per questa stagione per la "retrocessione" a gara nazionale 1.12. Potremmo dedicarci alla mera cronaca, al sottolineare come ancora una volta la vittoria abbia sorriso ad una squadra Continental, per di più autoctona in questo caso (la Vega-Hotsand) ma qualche parola dobbiamo indubbiamente spenderla per il vincitore, ovvero il bresciano Nicola Gaffurini.

Il 24enne di Villanuova sul Clisi è infatti nome non del tutto sconosciuto agli appassionati, che l'hanno visto protagonista nelle ultime stagioni con la casacca del Team Delio Gallina, con cui è riuscito a conquistare varie vittorie e ad ottenere ottime risultanze in varie prove nazionali ed internazionali (compresi i campionati italiani, in cui è riuscito anche a salire sul podio, ed il GiroBio). L'allestimento da parte dell'entourage Vega di una formazione Continental per questo 2014 ha fatto così che per lui si aprisse la possibilità di cominciare ad assaggiare concretamente il professionismo, con un avvio neppure così malvagio, dato che nel Trofeo Laigueglia è riuscito a tagliare il traguardo nelle prime venti posizioni (al 17esimo posto, per la precisione).

Gaffurini, corridore che sa ben difendersi in salita ed è in possesso di un buon spunto veloce, è però anche un ragazzo in possesso di una notevole forza d'animo, in grado di dare tutto se stesso quando a spingerlo sono motivazioni particolari: lo scorso anno lo vedemmo vincere il Memorial Lorenzo Mola, impegnandosi allo spasimo per conquistare quella vittoria che onorasse al meglio la memoria dell'ex compagno di squadra ed amico scomparso. Questa volta però un lutto ben più grave aveva segnato le ultime settimane del corridore lombardo, costretto a far fronte alla dolorosissima perdita di una delle persone più amate in assoluto: la propria fidanzata Claudia, scomparsa prematuramente.

Un macigno pesantissimo, di quelli che farebbero venire voglia di mollare tutto ma che invece hanno dato a Nicola quella rabbia agonistica e motivazione supplementare necessaria a scaricare proprio sulla bici il proprio dolore e a cercare nelle gare l'occasione ideale per una semplice dedica, un pensiero, uno sprone in un momento di difficoltà. Così è stato domenica pomeriggio in quel di Montecassiano, con Gaffurini a centro strada nel prodursi in una volata irresistibile che non ha lasciato alcun spazio alla rimonta dei compagni d'avventura e che ha invece dato sfogo alla sua esultanza fatta di indici al cielo, urla liberatorie e comprensibili lacrime.

La corsa fino a quel momento era scivolata via con la consueta vivacità, con un gruppo di quasi trenta corridori ad animare l'azione, costringendo (visto il vantaggio di gran lunga superiore ai due minuti) alla reazione il resto del plotone, in cui facevano bella mostra le maglie della Zalf. Proprio Gaffurini era uno dei più attivi a dare impulso all'azione, al pari di Luca Benedetti, capace di sbloccarsi la settimana precedente in Francia e deciso a lasciare il segno finalmente anche in Italia, dopo il podio ottenuto al San Giuseppe lo scorso anno. Successivamente a salire in cattedra è stato un attivissimo Team Pala-Fenice, che ha tentato di dare ulteriore impulso battagliero alla gara, lanciando in avanscoperta prima Stefano Ippolito e poi, in maniera maggiormente perentoria, il campano Marco Chianese, atleta interessante che già dalla scorsa annata ha cominciato a dimostrare di essere qualcosa in più di un semplice velocista.

Esaurito anche questo tentativo in un pomeriggio sferzato dal vento, si è giunti all'azione decisiva, nata a due giri dalla conclusione: al comando si sono infatti portati Matteo Marcolin, Giacomo Berlato, Michele Gazzara, ancora Nicola Gaffurini ed il duo straniero composto dall'ucraino Marlen Zmorka (altro esponente del team di Locatelli) e dal colombiano James Jaramillo, ultima scommessa sudamericana della Calzaturieri Montegranaro. Momenti di grande incertezza quando sul traguardo è suonata erroneamente la campana, dal momento che erano ancora due i giri da portare a compimento ma fortunatamente ci si è resi conto dell'inghippo e la gara è proseguita regolarmente. Proprio i due atleti stranieri sopracitati hanno perso contatto dalla testa della corsa nell'ultimo giro, dove però è riuscito a riportarsi sui primi un altro atleta estero, ovvero il coriaceo polacco Marcin Mrozek della Vejus, che ha così dato ulteriore impulso a quella che ormai era divenuta l'azione decisiva.

Si è così giunti al traguardo con cinque corridori pronti a giocarsi il successo ma lo spunto di un Gaffurini già rodato, come ricordato in precedenza, sui ritmi di gare dal chilometraggio più elevato, si è rivelato proibitivo per tutti quanti gli altri ed ha consegnato al bresciano la prima gioia stagionale. Buon secondo posto per Matteo Marcolin del Cycling Team Friuli, che potremmo ritrovare ancora negli ordini d'arrivo nelle prossime settimane dopo che già nel 2013 era stato autore di un bel finale di stagione. A completare il podio ci ha invece pensato il sempre battagliero Giacomo Berlato, protagonista atteso nelle gare altimetricamente più complicate, seguito a breve distanza da Mrozek e Gazzara. Più staccati invece tutti gli altri con Paolo Totò ancora ben piazzato in sesta posizione, con Toniatti, il bielorusso Koshevoy (attenzione anche a lui per i prossimi appuntamenti), Tonelli e Pacchiardo che hanno completato la top-ten.

Chi non aveva optato per l'appuntamento marchigiano aveva invece scelto come palcoscenico di gara le colline toscane, a cavallo tra le province di Firenze, Arezzo e Siena, in cui circa 200 atleti erano attesi al via del 24esimo Giro delle Colline Chiantigiane. Dopo che erano state percorse però poche decine di chilometri una violenta grandinata si è improvvisamente abbattuta sul tracciato e sul gruppo, obbligando così giuria e organizzatori a sospendere le ostilità in quanto non vi erano più le condizioni di sicurezza necessarie alla prosecuzione della gara. Tutti in fretta e furia su furgoni e ammiraglie e arrivederci al 2015 per ritrovare questa prova regionale che ormai è diventata un appuntamento tradizionale del marzo toscano.

Non si arresta invece la fame di vittorie di Nicolas Marini che nel 63esimo Gran Premio della Possenta disputato ieri pomeriggio a Ceresara, nel mantovano, ha conquistato il suo quinto successo stagionale. Continua ad apparire pertanto incontenibile il velocista bresciano della Zalf Euromobil Désirée Fior che, dopo essere stato assistito ancora una volta alla perfezione dalla squadra, non ha lasciato scampo a tutti gli altri avversari nella conclusiva volata, disputata da una ventina di atleti. Questa volta i nomi dei battuti, costretti ad accontentarsi di un posto sul podio, sono quelli di Michael Bresciani della General Store e di Giorgio Bocchiola della Viris Maserati, rispettivamente secondo e terzo, seguiti a breve distanza da Diego Brasi e Simone Viero.

Saranno quattro le gare in programma nel prossimo fine settimana: oltre al Gran Premio San Giuseppe di Marane in Abruzzo e al consueto appuntamento con la Bolghera a Trento (entrambe gare regionali), troveremo due gare nazionali di assoluto interesse. Sovizzo ospiterà come ogni anno la Piccola Sanremo mentre a Villastanza di Parabiago saranno chiamate all'opera principalmente le ruote veloci nel Trofeo Antonietto Rancilio.

Vivian Ghianni

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