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Dilettanti 2013: Un Piccolo Lombardia per un immenso Villella - Bell'assolo nell'ultima internazionale. Simion vince ancora

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Davide Villella vince il Piccolo Lombardia dopo un bellissimo assolo © Rodella

Prima che la scena passasse ai grandi, con la riconferma di Purito Rodríguez nella classica delle foglie morte, il Piccolo Giro di Lombardia, giunto alla sua 85esima edizione, ha offerto nel pomeriggio di sabato 5 ottobre un degno antipasto di un week end ciclistico da non perdere, segnando tra l'altro l'ultimo appuntamento internazionale di questo 2013 per i dilettanti.

Gara che quindi non poteva chiudersi senza che qualcuno dei grandi protagonisti dell'annata provasse a lasciare il segno, prima di compiere il grande salto tra i professionisti, riuscendo magari anche a prendersi un'adeguata rivincita per l'esito del Mondiale di Firenze. Tutti ingredienti che ci portano dritti al nome del vincitore, in grado di regalare al pubblico (e regalarsi) un'ultima grande impresa per poter chiudere adeguatamente il rapporto con la categoria che tantissime soddisfazioni gli ha regalato soprattutto nelle ultime due stagioni, ovvero Davide Villella.

Il bergamasco del Team Colpack ci aveva provato già lo scorso anno a lasciare il segno nel prestigioso albo d'oro ma, se nel 2012 si era dovuto inchinare alla verve dello sloveno Jan Polanc, questa volta è stato proprio lui a staccare tutti a venti chilometri dalla conclusione per arrivare tutto solo in quel di Oggiono e firmare così la sesta perla stagionale, altro successo di grande qualità per un'annata che l'ha visto arrivare anche ben nove volte secondo. Non spetterà a lui questa volta lo scettro di atleta plurivittorioso ma se si osserva il peso specifico delle vittorie ottenute ed anche degli innumerevoli piazzamenti, si capisce come Villella si sia confermato assolutamente come uno degli indiscussi protagonisti del panorama dilettantistico, nonché come uno dei migliori prospetti azzurri di un avvenire che ora lo vedrà meritatamente gareggiare nel professionismo con la casacca della Cannondale, con cui pure già si è ben comportato nelle prime uscite da stagista.

Prima che venisse preso il via da Oggiono per 166 chilometri che avrebbero riportato il gruppo nella cittadina lecchese, dopo aver affrontato le asperità del Ghisallo e del Colle Brianza, c'è stato spazio per vivere attimi di concitazione e disappunto alla partenza, con il fresco campione del mondo Matej Mohoric ed i due campioni d'Italia Andrea Zordan e Paolo Colonna che han fatto bella mostra delle proprie casacche per i fotografi in prima fila, convinti anche del fatto di poter gareggiare con le proprie insegne di riconoscimento. I giudici però sono stati chiari e inflessibili sul regolamento: essendo il Piccolo Lombardia una gara classificata come 1.2 ME (ossia aperta anche agli atleti Elite oltre che agli Under 23) ed equiparata pertanto ad altre gare del calendario professionistico internazionale, a poter vestire le maglie di campione del mondo e di campione italiano potevano essere quindi i soli rappresentanti professionistici, vale a dire Rui Costa e Ivan Santaromita (ovviamente in gara l'indomani nella classicissima). Pertanto Mohoric ha dovuto abbandonare l'idea di poter indossare, almeno per un giorno, la maglia arcobaleno anche tra gli Under 23 ed anche Colonna e Zordan si sono dovuti, a malincuore, svestire di tricolore per indossare la tradizionale casacca dei rispettivi team d'appartenenza.

Dopo una fase iniziale caratterizzata da vari allunghi, tutti però presto rintuzzati dal gruppo, sono stati in quattro a prendere il largo dopo una sessantina di chilometri, vale a dire dopo il primo passaggio sul traguardo ad Oggiono. Quartetto in avanscoperta che, tra l'altro, è stato composto da atleti più che validi, visto che ad uscire dal gruppo sono stati Fausto Masnada della Colpack, Simone Petilli del Delio Gallina, Michele Scartezzini della Trevigiani e Alessandro Pettiti del Team Idea, capaci di guadagnare un vantaggio massimo superiore ai due minuti. Vantaggio drasticamente ridotto all'imbocco del Ghisallo, dove Scartezzini non è stato più in grado di proseguire nel tentativo, dal quale hanno successivamente alzato bandiera bianca anche Masnada e Pettiti, con il solo Petilli a proseguire in testa ed ha transitare per primo in vetta alla salita simbolo della classica lombarda, con venti secondi scarsi di vantaggio sul gruppo in forte rimonta.

Successivamente è Tonelli della Zalf ad operare un bell'allungo, accompagnato per una decina di chilometri dall'olandese Bouwman che pure era fuoriuscito dal gruppo, prima di ritrovarsi nuovamente solo al comando con non più di venti secondi nei confronti del gruppo. È proprio in questo frangente che Villella ha fiutato l'occasione per tentare l'allungo e provare a sorprendere il gruppo, ormai lanciato verso l'ascesa verso il Colle Brianza, ultima vera asperità prima del traguardo. A circa venti chilometri dal traguardo pertanto il bergamasco ha raggiunto e staccato Tonelli, avventurandosi in un'azione solitaria di ottima fattura, che gli ha consentito di scollinare in vetta con 16" di vantaggio nei confronti di un Gianfranco Zilioli pronto ad intervenire in prima persona in caso di ricongiungimento e con una trentina di secondi sul gruppo, dal quale avevano tentato la sortita anche Filosi e Taliani.

Nessuno però è stato in grado di operare un concreto e deciso inseguimento nei confronti di Villella, che ha continuato a spingere al massimo ed è giunto in beata solitudine sul traguardo, per firmare una bellissima impresa che gli è valsa la sesta vittoria stagionale. A 27" ha conquistato la seconda posizione un ancora bravissimo Iuri Filosi della Viris Maserati, capace di cogliere un altro prestigioso risultato dopo essersi aggiudicato nelle scorse settimane la Milano-Rapallo e giungendo, tra l'altro, sul traguardo con entrambe le ruote sgonfie, dopo aver forato a 300 metri dalla conclusione. Il corridore bresciano è comunque riuscito a salvare la piazza d'onore, resistendo al rientro di Gianfranco Zilioli, terzo a 30" e ancora una volta ottimo protagonista dopo le ottime uscite tra i professionisti che l'hanno addirittura vincere a Prato.

A 37" si è invece disputata la volata del primo gruppo insegutore, in cui ha prevalso il francese Pierre-Roger Latour della Chambery Cyclisme Formation, squadra satellite dell'AG2R con cui il giovane transalpino, protagonista anche sul Ghisallo, ha già sostenuto della gare da stagista. Alle sue spalle un altro atleta del Team Colpack, ovvero il generosissimo Davide Orrico, quindi a seguire Luca Benedetti, l'iridato Mohoric, Corrado Lampa e l'altro francese Clement Chevrier. A 50" invece Paolo Colonna ha completato la top-10 regolando un drappello comprendente anche Tedeschi (11esimo), Formolo (13esimo) e Tonelli (14esimo), per tutti gli altri distacchi sensibilmente superiori al minuto.

La festa per il Team Colpack è proseguita anche nella giornata di domenica 6 quando Francesco Rosa si è aggiudicato a Valperga, nel torinese, il 10° Giro del Canavese, gara tornata in calendario dopo ben tre stagioni (l'ultima edizione risaliva al 2010 con il successo conquistato da Sonny Colbrelli) e che in passato era stata anche internazionale. Gara decisa dall'azione di un drappello di nove corridori in cui a prevalere nello sprint è stato il corridore trentino, che ha così ottenuto la seconda affermazione stagionale, dopo quella colta il mese scorso alla Targa Libero Ferrario, riscattando così la sfortunata primavera, segnata dallo stop forzato per un incidente avvenuto in allenamento. Sarà sicuramente uno dei corridori da tenere in maggior considerazione per la prossima annata nelle file di una Colpack che, nel frattempo, ha raggiunto la ragguardevole cifra di 32 vittorie stagionali. Agli altri due gradini del podio si sono invece accomodati Andrea Meggiorini del Delio Gallina e Marco Chianese della Palazzago, quest'ultimo seguito dal compagno di squadra Zmorka (ancora protagonista) e da Niccolò Lavazza. Bene anche gli altri primi anno Ippolito della Palazzago, Scerbo della SC Cene e Consonni, anche lui della Colpack, tutti in top-ten.

Chi invece continua a vivere un vero e proprio stato di grazia è senz'altro Paolo Simion, che con il successo ottenuto nel 31esimo Trofeo Biondi disputato domenica Podenzano, in provincia di Piacenza, ha ottenuto la sua terza vittoria nel giro di quindici giorni, che l'ha portato a quota otto successi stagionali. Senz'altro notevole il momento di forma vissuto dal rosso velocista della Zalf Euromobil Désirée Fior, capace di vincere al termine di una gara resa molto dura anche dalle condizioni atmosferiche ed in cui ha messo in mostra anche una grandissima caparbietà. Simion infatti, riuscitosi ad inserire nel drappello di quindici atleti che poi è arrivato a giocarsi la gara, è stato vittima di una caduta a soli cinque chilometri dalla conclusione, che sembrava aver compromesso in maniera determinante le sue possibilità di successo. L'atleta veneziano però è prontamente tornato in sella e dopo un rapidissimo recupero ha potuto così disputare la volata, pilotato in maniera perfetta dai propri compagni di squadra e giungendo così all'ennesima affermazione. Entrambi in maglia Food Italia i due battuti di giornata, con Davide Martinelli in seconda posizione e Damiano Cima in terza, con Gomirato e Cavasin poco più indietro in un drappello comprendente anche Maestri (sesto), Leonardi (settimo) e Balykin (nono e fresco di firma con il team RusVelo, che lo vedrà debuttare nel professionismo nella prossima stagione).

Infine nella giornata di ieri è arrivata anche la seconda affermazione stagionale per Dario Mantelli, vincitore a Castiglion Fibocchi nell'aretino della 64esima Festa Patronale-11esimo GP Fransconi Fosco. Ottimo finale di stagione quello del corridore del Malmantile, già vincitore lo scorso 22 settembre del Trofeo Alvaro Bacci, che sul traguardo in salita è riuscito a precedere Marco Bernardinetti della Big Hunter-Seanese e Danilo Celano della Calzaturieri Montegranaro. Poco più indietro il resto del gruppo con l'azzurro della cronometro Simone Antonini che ha conquistato la quarta posizione a 5", precedendo Mirko Tedeschi e Alfio Locatelli (decimo posto invece per Valerio Conti).

Dilettanti ancora in gara nel pomeriggio di oggi, con il Circuito Molinese ed il Gran Premio di Calvatone che chiameranno in causa le ruote veloci mentre nel prossimo week end saranno il Gran Premio Ezio del Rosso e il Gran Premio di Somma Lombardo a monopolizzare l'attenzione, in attesa della tradizionale Coppa del Mobilio di Ponsacco (con la consueta formula della prova in linea del mattino, seguita dalla cronometro pomeridiana) che martedì prossimo rappresenterà l'ultimo appuntamento nazionale del 2013.

Vivian Ghianni

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