Tour de l'Avenir 2013: Amazing Yates! Italia sfortunata - A Morzine Simon su Adam. Formolo fora e perde terreno
- Tour de l'Avenir 2013
- Adam Yates
- Alexis Gougeard
- Davide Formolo
- Davide Martinelli
- Derk Abel Beckeringh
- Guillaume Martin
- Heiner Rodrigo Parra Bustamante
- Jasha Sütterlin
- Jasper Stuyven
- Jeffrey Perrin
- Julian Alaphilippe
- Kristian Haugaard Jensen
- Lasse Norman Hansen
- Louis Vervaeke
- Magnus Cort Nielsen
- Maxat Ayazbayev
- Michael Valgren Andersen
- Mike Teunissen
- Patrick Konrad
- Rubén Fernández Andújar
- Simon Yates
- Simone Andreetta
- Tim Mikelj
- Toms Skujins
- Pianeta giovani
Seguendo gare da tanti anni è sempre più difficile che non si replichino scene già viste, azioni simili ad altre nel passato, arrivi fotocopia. Ma ciò che si è visto oggi a Morzine rientra nel campo delle "Cose Mai Viste", almeno nell'ambito del ciclismo moderno, fatto salvo che un qualche esperto armato di almanacco scomodi un Tour de France a cavallo tra le due guerre. È infatti un evento raro, rarissimo, vedere due gemelli fare 1° e 2° in una corsa che è sì dilettantistica, ma rappresenta comunque il vertice del ciclismo giovanile internazionale. Stiamo parlando dei gemelli Yates, Simon e Adam, nuove leve del ciclismo britannico, che oggi, in un finale quantomeno concitato di una tappa brevissima, sono stati bravi e fortunati a mettere alle loro spalle l'ex-maglia gialla, il combattivo Alexis Gougeard.
Ma andiamo con ordine. Tappa breve, dicevamo: appena 70 km da Saint Gervais a Morzine, con due GPM. Giornata di media montagna, difficile da interpretare, adatta sia a cacciatori di tappe che a uomini di classifica. Al contrario dei giorni precedenti una fuga riesce a prendere il largo, con dentro Davide Martinelli, uno degli azzurri dal rendimento migliore finora. Gli altri protagonisti sono Derk Abel Beckeringh (Olanda), Guillaume Martin (Francia), Jasha Sütterlin (Germania), Maxat Ayazbayev (Kazakistan), Jeffrey Perrin (Stati Uniti), Mike Teunissen (Olanda), Tim Mikelj (Slovenia), Lasse Norman Hansen (Danimarca). Il gruppetto raggiunge subito un vantaggio di 2'40", che si stabilizza e poi comincia a scendere sul primo GPM, la Côte de Châtillon-sur-Cluses.
A 25 km dal termine dal plotone parte un contrattacco che sembra interessante: dentro c'è l'ex-maglia gialla Gougeard, c'è Simon Yates, c'è un Vervaeke voglioso di riscatto accompagnato da Jasper Stuyven, c'è il vincitore della terza tappa, Valgren Andersen, che sulla côte precedente aveva ritentato lo stesso scherzetto in compagna di Magnus Cort Nielsen, c'è Toms Skujins (Lettonia) e c'è il nostro Simone Andreetta. Con loro si ritrova anche Sütterlin, causa foratura. L'attacco prende consistenza e i fuggitivi della prima ora approcciano l'ultima salita con 30" di vantaggio sugli inseguitori ed 1'20" sul gruppo.
Sulla salita i distacchi tra i tre gruppi tendono a schiacciarsi. Davanti restano Martinelli, Beckeringh e Perrin, mentre dietro Haugaard Jensen prima, ansioso di riprendersi la maglia a pois ora addosso a Parra, ed Adam Yates poi ne approfittano per riportarsi sui fuggitivi. Dal gruppo inseguitore, sotto la spinta di Gougeard, si riportano e vanno via i gemelli Yates, Andreetta e Haugaard Jensen, che scollina in testa e si riprende la maglia, mentre il solo Beckeringh dei fuggitivi della prima ora riesce a rimanere agganciato.
Negli 8 km conclusivi succede praticamente di tutto. Formolo fora e perde le ruote del gruppo principale; anche Andreetta e Beckeringh forano praticamente in contemporanea, a 3 km dalla fine; alla flamme rouge è Haugaard Jensen ad essere staccato da noie meccaniche. Il gruppetto di testa è dunque dimezzato, con Gougeard nella morsa dei due gemelli inglesi. Fin troppo facile prevedere chi vincerà: Simon Yates è campione del mondo in carica della Corsa a punti. Meno prevedibile che i due inglesini facessero doppietta a spese di Gougeard. Dietro un redivivo Davide Martinelli vince la volata del gruppetto inseguitore, a 17", conquistando così punti preziosi per sfidare Ewan nella lotta per la maglia verde: il velocista australiano è a sole 11 lunghezze. Martinelli passa davanti a Skujins, Teunissen, Sütterlin, Perrin, Stuyven e Valgren Andersen. A 37" il gruppo degli uomini di classifica, regolato dall'immancabile Alaphilippe, con dentro la maglia gialla Rubén Fernández Andujar, Formolo invece accusa 1'02" dai primi.
In classifica, Adam Yates si proietta al secondo posto, con 1'03" di distacco da Fernández Andujar, mentre Formolo scivola dalla terza alla nona posizione (2'04" il distacco) e dovrà attaccare per riprendersi il podio. Nella tappa di domani, ad esempio, da Morzine a Châtel per un totale di 125 km, che coi suoi quattro colli, sembra l'ideale per mettere in difficoltà il leader della classifica; forse è la tappa che sin dall'inizio i colombiani avevano cerchiato per tentare di far saltare il banco in caso di fallimento a Saint François Longchamp. Ai nostri non resta che tentare di approfittarne e collaborare per ottenere una rivincita dopo la nera giornata odierna.