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Giro della Valle d'Aosta 2013: Sütterlin chiude il Villella d'Aosta - Tappa finale al tedesco, classifica al Colpack

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Villella vince il 50° Giro della Valle d'Aosta, Chianese si aggiudica la maglia degli sprint, Petilli è il miglior scalatore © RodellaRestava una sola fatica per concludere il Giro della Valle d'Aosta 2013 e gli 89 chilometri conclusivi che da Prè Saint Didier conducevano al capoluogo regionale si presentavano come i meno impegnativi dell'intera corsa. Difficile quindi inventare qualcosa di eccezionale o tendere adeguate imboscate, cosicchè adesso possiamo ritrovarci ad emettere quel verdetto che già l'ultimo tappone di montagna di ieri aveva sancito in maniera eloquente: Davide Villella è il vincitore del Giro della Valle d'Aosta 2013, realizzando così la terza vittoria di un atleta italiano nelle ultime tre stagioni (nel 2011 e nel 2012 infatti la gara era stata dominata da Fabio Aru).

Un' affermazione che, se vogliamo, è assolutamente carica di significati per l'atleta bergamasco e che assume importanza per due motivi fondamentali: in primis il ritrovato feeling di Villella con la vittoria, dopo la strepitosa stagione 2012 in cui era riuscito a giungere in doppia cifra. La costanza al leader della Colpack non era mancata neppure in questi mesi ma unita anche alla bravura degli avversari aveva fatto sì che si fosse presentato a questo appuntamento con appena una vittoria in cascina e l'essersi decisamente sbloccato proprio in un appuntamento così importante non poteva essere toccasana migliore; in secondo luogo, vincendo il Giro della Valle d'Aosta, gara che ha sempre dato indicazioni interessanti per coloro che poi sarebbero andati a confrontarsi nel professionismo (futuro che attenderà lo stesso bergamasco, che dalla prossima stagione farà parte del mondo dei grandi con la divisa della Cannondale), Villella entra in una dimensione nuova.

Mai prima d'oggi infatti era riuscito ad imporsi in una gara a tappe, anche se le prove generali non erano di certo mancate: già lo scorso anno infatti riuscì a disputare un buon GiroBio, vestendo per un giorno la maglia rosa ed occupando la quarta posizione della generale fino a due frazioni dal termine, prima che le dure rampe del Gavia lo facessero scivolare fuori dalla top-ten (prima di esso aveva chiuso in ottava posizione il Giro del Friuli). Il buon Giro delle Valli Cuneesi (l'altro tradizionale giro a tappe del mese di luglio) disputato, con il podio appena sfiorato (quarto posto finale e la vittoria nella frazione delle Terme di Vinadio) ed il Giro delle Pesche Nettarine dello scorso maggio, in cui si era inchinato al solo Davide Formolo, facevano comunque intendere che Villella, corridore che come abbiamo già ricordato si presenta abbastanza completo, resistente in salita ma dotato anche di ottimo spunto veloce, potesse acquisire ulteriore resistenza su determinati tracciati e dire quindi la sua anche in corse come quella valdostana che generalmente finiscono per premiare grimpeur di razza.

Ulteriore spartiacque per la carriera del bergamasco pertanto, che ora nella massima categoria sarà chiamato a cercare la sua dimensione definitiva, vale a dire se divenire corridore particolarmente adatto alle classiche o se invece puntare a far bene nelle corse a tappe (anche se non necessariamente una cosa deve escludere l'altra ed anche esempi ammirati in anni recente lo dimostrano). Intanto con la vittoria suggellata oggi Villella si presenterà anche in condizioni ideali al via del campionato europeo di domenica prossima a Olomouc in Repubblica Ceca, su un tracciato che sulla carta dovrebbe adattarsi molto alle caratteristiche del 22enne bergamasco. Frattanto a chiudere la corsa ci ha pensato colui che l'aveva aperta altrettanto col successo a Pont-Saint-Martin, ovvero quel Jasha Sütterlin che si conferma atleta da seguire e che dà un'ulteriore dimostrazione della bontà del movimento tedesco in queste ultime annate.

Come detto in apertura tappa sostanzialmente priva di difficoltà quella conclusiva, tanto che non vi è stata neppure la consueta bagarre delle giornate precedenti per cercare di portar via un nutrito drappello di battistrada: l'onere di animare la corsa è pertanto toccato solamente allo svizzero Felix Baur e al tedesco Jan Brockhoff, scattati poco dopo il quinto chilometro e proseguiti di comune accordo per una trentina di chilometri, quando l'atleta del Thüringer ha alzato bandiera bianca, lasciando il solo Baur a proseguire nel tentativo. Lo svizzero ha guadagnato al massimo 50" nei confronti del plotone ma è stato raggiunto a circa 30 chilometri dalla conclusione sul GPM di Epillod, su cui è transitato per primo Berlato. Si è così giunti ad Aosta per affrontare le cinque tornate di circuito previste prima della conclusione allo sprint pressochè certa, tanto che non si sono registrati ulteriori tentativi. È stata soprattutto la Zalf a cercare di tenere maggiormente cucito il gruppo nel tentativo di arrivare a lanciare al meglio Andrea Toniatti e conquistare pertanto la seconda vittoria parziale di questo Giro.

Propositi ottimi, quasi ben riusciti, dal momento che tra il corridore trentino ed il bis si è frapposta la sagoma di Sütterlin che con uno spunto deciso ha ottenuto la sua terza vittoria stagionale, la prima in linea (le altre due erano state il campionato nazionale tedesco a cronometro ed il prologo inaugurale di Pont-Saint-Martin). Terzo posto per lo spagnolo Barbero, atleta dotato di buonissimo spunto veloce (è giunto sesto ai recenti Giochi del Mediterraneo) mentre non è riuscito ad andare oltre la quarta posizione Rino Gasparrini, probabilmente la più attesa tra le ruote veloci rimaste in gruppo. Senni, Meggiorini, Formolo (lanciatosi nella mischia, hai visto mai che a volte si crei un buco alle spalle...), Meurisse, Vliegen e Loncin hanno poi completato la top-10 di giornata.

Classifica generale quindi immutata con Davide Villella che si aggiudica il successo finale con 28" su Davide Formolo e 32" sul francese Clèment Chevrier (da seguire in futuro anche il transalpino), chiudono sotto il minuto di distacco anche il belga Vervaeke, quarto a 36" e il russo Foliforov, quinto a 38". Il danese Garby, l'altro grande e generoso protagonista di questa edizione, è sesto a 1'17" mentre il basco Iturria, anche lui animatore della gara con vari tentativi di fuga, chiude settimo a 1'43". Più indietro invece altri due azzurri molto attesi, vale a dire Daniele Dall'Oste, ottavo a 2'29" e Pierre Paolo Penasa, da cui ci si attendeva qualcosa in più, che termina nono a 3'50". Chiude la top-ten il kazako Semyonov, decimo a 11'04" mentre le altre graduatorie vedono i successi di Villella, che si aggiudica anche la classifica a punti, Chianese (primo negli sprint intermedi) e Petilli, vincitore della maglia a pois di miglior scalatore.

Appuntamento, come anticipato, al prossimo fine settimana con i campionati europei in Repubblica Ceca mentre per quanto concerne le gare a tappe occorrerà attendere il 28 luglio, giorno in cui prenderà il via il Giro delle Valli Cuneesi.

Vivian Ghianni

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