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Dilettanti 2013: Zmorka è il mago, prima Palazzago - Stupendo assolo dell'ucraino alla Vicenza-Bionde. Zordan vince ancora al Fumagalli

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L'arrivo a braccia alzate di Marlen Zmorka alla Vicenza-Bionde © Facebook Palazzago - Foto RodellaSolamente quattro gare hanno animato l'ultimo week di gare tra i dilettanti, numero certamente esiguo ma che con i tempi che corrono non sorprende più di tanto ormai, anche se gli imminenti appuntamenti (con il Gran Premio Liberazione su tutti) avranno modo di ripagare lautamente l'attesa. Non si è però assistito a gare banali, dato che non sono mancati ottimi gesti atletici in grado di fornire adeguati spunti di discussione.

Il nostro resoconto parte sicuramente dalla 69esima Vicenza-Bionde, una delle due gare 1.12 previste nell'ultima domenica, in cui si è potuta annotare finalmente la prima vittoria stagionale della Palazzago. E che vittoria verrebbe da dire, visto che Marlen Zmorka non si è semplicemente accontentato di alzare le braccia al cielo ma l'ha voluto fare dando spettacolo. Di questo giovane ucraino al secondo anno nella categoria abbiamo cominciato a sentir parlare già dallo scorso anno, dove seppe conquistare 3 affermazioni (tra cui la Coppa del Mobilio, la tradizionale gara a frazioni di Ponsacco di fine anno) ma soprattutto impressionare per le ottime doti sul passo che gli permisero di piazzarsi ottimamente (da primo anno) sia ai campionati Europei (quinto posto) che a quelli mondiali a cronometro (a Valkenburg ottenne il sesto posto).

Una scommessa su cui investire per il futuro per Locatelli e soci e così, dopo un avvio di stagione contrassegnato da buone prestazioni (da segnalare anche il settimo posto al recente ZLM Tour, la prova olandese di Coppa delle Nazioni a cui ha preso parte con la nazionale ucraina), Zmorka ha deciso che l'appuntamento veneto di domenica 21 aprile potesse essere l'ideale per rompere il ghiaccio.

L'atleta ucraino ha infatti lasciato la compagnia di un folto drappello di una ventina di atleti (tra i quali Paolo Locatelli, Coledan, Balykin, Gaggia, Mengardo, Mrozek, Zurlo, Conte Bonin, Nechita, Troia, andati a comporre l'avanguardia del gruppo dopo che Gallio, Cecchinel e Rudi avevano animato la prima parte di gara) quando alla conclusione mancavano ancora quaranta chilometri ed ha spinto con veemenza per far valere le proprie doti di passista. In breve il suo vantaggio nei confronti degli inseguitori ha superato di gran lunga il minuto ed è apparso molto chiaro che per le squadre dei velocisti (in primis Zalf e Colpack) sarebbe stata un'impresa ardua riportarsi sul battistrada. Nonostante il grosso impegno alle sue spalle, Zmorka è riuscito a mantenere una trentina di secondi sul gruppo all'imbocco dell'ultimo chilometro ed ha potuto dar sfogo alla propria gioia.

Alle sue spalle la volata del gruppo (che ha tagliato il traguardo 12" dopo) ha vissuto il duello tutto bresciano tra Nicolas Marini ed il sempre costante Nicola Ruffoni, con il velocista della Zalf che è andato a conquistare la sua terza piazza d'onore della stagione. Il team trevigiano ha inoltre piazzato nei dieci anche Simion (quinto) e Zurlo (decimo) mentre appena giù dal podio si è accomodato Niccolò Bonifazio, giunto quarto. Si rivede in top-ten anche Fabio Chinello (sesto posto per lui), la Podenzano piazza Cornelio e De Mori in settima e ottava posizione mentre completa il tutto l'australiano della Bibanese Macanally, nono classificato.

 

Quello appena trascorso è inoltre stato indubbiamente un week end contraddistinto dal "fattore Z", visto che oltre a Zmorka ha monopolizzato la scena ancora una volta la Zalf Euromobil Désirée Fior che con le ultime due affermazioni porta a quota dodici il suo computo stagionale di successi. Cinque di questi portano la firma di uno scatenato Andrea Zordan che ha ormai avviato un'entusiasmante sfida personale con il bergamasco Davide Villella, battendolo ancora una volta (siamo finora al 3 su 3 per il corridore vicentino) nel 9° Memorial Angelo Fumagalli, l'altra gara nazionale in programma domenica a Castello di Brianza in provincia di Lecco.

Un duello, quello tra i due, che non regala solamente ottime indicazioni a Marino Amadori ma che pare il miglior biglietto da visita per ciò a cui si potrebbe assistere giovedì 25 aprile nell'attesissimo Gran Premio Liberazione sull'ormai collaudato circuito romano attorno alle Terme di Caracalla. Di sicuro Zordan vive un momento di forma strepitoso e sarà assistito anche da una squadra fortissima che ha più soluzioni da giocare mentre per Villella non si può che ribadire il fatto che al leader della Colpack stia mancando solamente la vittoria, dal momento che continua ad essere presente, con invidiabile costanza, in tutti gli ordini d'arrivo delle ultime settimane e, per quanto concerne l'imminente appuntamento internazionale, può vantare dalla sua anche il podio ottenuto nella scorsa edizione dietro Enrico Barbin e Andrea Fedi, oggi entrambi professionisti. Il tutto senza dimenticare la presenza di alcuni atleti stranieri di indubbio livello, su tutti l'australiano Caleb Ewan che in caso di conclusione allo sprint (sia ristretto che a ranghi compatti) appare il logico favorito per il successo.

Tornando al Fumagalli. dove proprio Villella si presentava al via come vincitore uscente, è stato proprio lui assieme a Zordan (dopo che Colpack e Zalf si erano assunte l'onere di rintuzzare i vari tentativi di fuga di giornata e dopo che Penasa e Scartezzini avevano tentato, senza successo l'allungo) a caratterizzare gli ultimi chilometri, passando per primo sull'ultimo passaggio in vetta alla salita della Brianzola, prontamente seguito da Zordan con cui ha tentato la sortita in discesa. Il ricongiungimento avvenuto però proprio all'ultimo chilometro ha fatto sì che il tutto si risolvesse in una volata tra dieci atleti e lo spunto di Zordan è stato ancora una volta il più imperioso, tanto da consentirgli di vincere con un netto margine. Detto di Villella secondo, il podio è stato completato da Davide Pacchiardo del Team Cerone, seguito da Michele Simoni e Matteo Busato. Piazzamento nei dieci anche per Orrico, Tedeschi e Penasa, che hanno occupato le posizioni dalla settima alla nona.

 

Che la sfida con Zordan sia indubbiamente la più appassionante (e finora non troppo fortunata) per Villella è ormai assodato ma il corridore bergamasco era stato costretto ad arrendersi appena 24 ore prima ad un altro portacolori della Zalf, visto che il 7° Memorial Gerry Gasparotto disputato nel pomeriggio di sabato aveva regalato la prima gioia stagionale (la seconda da dilettante dopo quella ottenuta lo scorso anno a Gavardo) a Simone Andreetta che ha finalizzato nel migliore dei modi l'ottimo lavoro del team trevigiano (saranno ben cinque gli zalfini nelle prime dieci posizioni). Epilogo allo sprint tra nove corridori dopo una corsa animata da vari tentativi di fuga (tra i più attivi Brayam Anacona, fratello minore del professionista della Lampre Winner, Penasa, Giacobazzi, Orrico, Gazzara e Berlato, con quest'ultimo che ha attuato il forcing sull'ultimo passaggio in salita). Col drappello ormai ridotto e con la Colpack sfortunata per via della caduta di Zilioli negli ultimi chilometri, si è giunti alla volata finale dove Andreetta, già sul podio al Trofeo Piva, è riuscito ad operare la stoccata decisiva ai 500 metri, imboccando in testa l'ultima curva per resistere quel tanto che è bastato per precedere Villella sul traguardo.

Grande soddisfazione per il giovane trevigiano, che nelle dichiarazioni post-gara ha sottolineato l'ottima condizione mostrata fin da inizio anno e l'ottimo lavoro di squadra, con i compagni di squadra che, facendo il buco, sono riusciti a favorire la sua stoccata nel finale. Grande soddisfazione anche per un Andrea Toniatti che pian piano si avvia verso la miglior condizione e che torna dalla gara di Longa di Schiavon con un buon terzo posto. Bravissimo anche Giacomo Berlato, quarto davanti ai generosi Roberto Giacobazzi (anche per l'ex biker le ultime prove sono apparse abbastanza convincenti), Michele Gazzara e Davide Orrico, con il polacco Mrozek, il laziale Simone Sterbini e Pierre Paolo Penasa (quest'ultimo giunto a 15") a completare le prime dieci posizioni.

 

Ancora un fine settimana proficuo anche per la Mastromarco giunta a quota sei vittorie stagionali grazie a Gianni Bellini, capace di conquistare allo sprint anche il 4° Gran Premio Sportivi di Chiassa Superiore, bissando così il bel successo ottenuto la settimana prima al Memorial Pezzoni. La nuova affermazione del velocista pratese è però passata in secondo piano a causa del serio incidente verificatosi appena dopo il traguardo e che ha visto protagonisti Fabio Tommassini, velocista della Bedogni Anico Natalini, che aveva appena conquistato la piazza d'onore ed un giornalista di una televisione locale. Nello slancio dello sprint infatti Tommassini si è scontrato con il giornalista intento nelle riprese a bordo strada ed entrambi sono finiti rovinosamente a terra (coinvolgendo anche un paio di fotografi nell'impatto).

Molta apprensione per le condizioni di entrambi, trasportati immediatamente in ospedale per le cure (rassicuranti le condizioni del giornalista mentre per Tommassini si sospetta la frattura ad una spalla). Un incidente che ripropone senz'altro il tema della sicurezza nei finali di gara, visto anche il tremendo incidente che aveva coinvolto la juniores Linda Fattori la settimana scorsa in Friuli. In tutto questo la Mastromarco continua nel suo momento favorevole che vede anche Alberto Bettiol (terzo), conquistare l'ennesimo podio, proponendosi anche lui assieme a Bellini come corridore da tenere d'occhio in vista del Liberazione. Per la Bedogni dello sfortunato Tommassini si annota invece anche il quarto posto di Marco Ceglia davanti ad Alfonso Fiorenza mentre solo settimo è giunto Thomas Fiumana, uno dei corridori più attesi nella volata finale.

 

Archiviato questo week end, le attenzioni degli appassionati si spostano quindi tutte sulla giornata di giovedì 25 aprile in cui saranno quattro gli appuntamenti che vedranno all'opera i dilettanti e su tutti non può che spiccare il 68esimo Gran Premio Liberazione, il vero e proprio mondiale di primavera che non mancherà assolutamente di regalare emozioni.

Vivian Ghianni

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