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Dilettanti 2013: Ewan da Re(cioto), Kueng è un Belvedere - Solo stranieri nelle due internazionali. Villella e Zordan si difendono | Cicloweb

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Dilettanti 2013: Ewan da Re(cioto), Kueng è un Belvedere - Solo stranieri nelle due internazionali. Villella e Zordan si difendono

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Al 52° Palio del Recioto l'australiano Caleb Ewan batte il tedesco Silvio Herklotz e lo sloveno Luka Pibernic © Riccardo ScanferlaIl lungo week end dilettantistico, protrattosi fino alla giornata di ieri poiché venuto a cadere nel bel mezzo delle festività pasquali, ci porta subito a fare un'eloquente riflessione: gli atleti nostrani dovranno farsi trovare in ottima forma nei prossimi appuntamenti internazionali (su tutti il Toscana-Terre di Ciclismo, la prova di Coppa delle Nazioni in programma tra un paio di settimane) se vorranno riuscire ad avere la meglio sugli avversari stranieri, siano essi facenti parte di formazioni Continental o selezioni nazionali. 

Una riflessione che pare opportuno fare dopo che gli attesi appuntamenti internazionali di quest'ultima settimana, vale a dire il Giro del Belvedere di lunedì 1 aprile e il Palio del Recioto di martedì 2, non solo hanno visto entrambi trionfi esteri ma hanno visto entrambi l'intero podio occupato da atleti non italiani, con i nostri costretti ad accontentarsi al massimo della medaglia di legno. Un grido d'allarme per il nostro movimento in attesa di vivere le prossime sfide negli altri appuntamenti-clou di questa stagione? Presto per dirlo ma di certo questi exploit non riescono a passare inosservati, sia per la giovanissima età dei vincitori e di coloro che si sono piazzati (a parte Mulhern, classe 1991 giunto terzo a Cordignano, gli altri sono nati nel 1993 o addirittura nel 1994, quindi con relativa esperienza accumulata finora in questo tipo di gare), sia per il percorso formativo di questi ragazzi, atleti fortissimi sul passo, in grado di tenere abbastanza bene in salita e dotati anche di uno spunto veloce eccezionale che hanno avuto (o hanno ancora) a che fare con la pista o magari hanno praticato il ciclocross, a testimonianza che con una programmazione seria e con un ricco bagaglio di esperienze si possono avere risultati assai egregi anche su strada (ma del resto questo è un punto su cui stiamo battendo incessantemente da tempo).

Partendo dal fondo, il 52esimo Palio del Recioto ha visto entrare nel suo albo d'oro un corridore che potrebbe far parlare moltissimo di sé negli anni che verranno, dal momento che Caleb Ewan, 18enne australiano dai tratti somatici molto simili a quelli dell'oriente asiatico, da almeno un paio d'anni ha fornito eccellente materiale agli osservatori (campione del mondo dell'Omnium nel 2011 e vice iridato su strada nel 2012 tra gli juniores, ma soprattutto capace, nonostante la minore età, di battere un professionista del calibro di Allan Davis in una tappa del Jayco Bay Classic, gara d'apertura del calendario australiano, sempre lo scorso anno). C'era molta attesa per vedere questo baby prodigio all'opera anche nel nostro Paese ed il successo ottenuto nella classica corsa veronese (in grado di sorridere maggiormente ai passisti-scalatori in passato ma pur sempre selettiva) è una prima autorevolissima risposta. Del resto la nazionale australiana (ottimo anche il rendimento di Damien Howson, settimo al traguardo) si era impegnata a fondo per ricucire il gap sulla prima importante azione di giornata (protagonisti, tra gli altri, Brasi della Palazzago, Tonelli della Zalf e Martinelli del Food Italia). Quando poi il gruppo ha cominciato a sfaldarsi, lo stesso Ewan è stato bravo ad inserirsi in un tentativo di una decina di atleti, in cui oltre ai bravissimi Brasi e Tonelli si erano inseriti anche Masnada della Colpack, il kazako Ayazbayev e lo sloveno Pibernic, prima che sull'ultima asperità posta a Corrubio fosse Davide Formolo, secondo lo scorso anno, ad accendere ancor più le miccie.

La successiva discesa ha poi regalato uno show in tutti i sensi da parte del tedesco Silvio Herklotz (di cui parleremo a parte più avanti), che dopo un tentativo d'allungo è finito rovinosamente a terra ma ha avuto le forze per risalire in sella e riagganciare il gruppo di testa. Al comando quindi si sono ritrovati in non più di dieci ed in questo drappello discretamente numeroso era difficile ipotizzare che il successo potesse sfuggire al velocissimo Ewan, che ha così conquistato nettamente il successo sull'indomito Herklotz e sul campione sloveno Pibernic. I nostri sono stati così costretti ad accontentarsi del quarto posto per merito di Davide Villella ed è evidente come nel corridore bergamasco, plurivittorioso della scorsa stagione con 11 successi, manchi ancora qualcosa per essere al top, dal momento che finora è stato bravo a farsi trovare spesso nei momenti topici delle gare ma non è ancora riuscito a lasciare il segno. Buone indicazioni per Valerio Conti (quinto posto per lui), che appare in crescita e cominciano a farsi vedere nelle posizioni buone anche Davide Formolo (protagonista in salita ed anche nell'ultimo chilometro, dove ha cercato di anticipare allo sprint) e Pierre Paolo Penasa, rispettivamente ottavo e nono in attesa di trovare nelle prossime settimane il colpo di pedale dei giorni migliori.

Dicevamo, in precedenza, di Silvio Herklotz, ragazzo interessantissimo nato nel 1994 proprio come Ewan e ingaggiato, per il salto di categoria, dal Team Stölting, squadra Continental tedesca. I maggiori osservatori del ciclismo giovanile rimasero impressionati dalle doti di questo atleta, completo e dedito anche al ciclocross durante l'inverno, nell'ultima edizione del Giro della Lunigiana in cui diede letteralmente spettacolo, attaccando su tutti i terreni (le sue doti in discesa sono notevoli) e vincendo ben tre frazioni su quattro, mancando il successo nella generale solamente a causa dei secondi di troppo accumulati nella prima frazione. La sua ottima e coraggiosa prova nel Palio del Recioto in cui, seppur ferito, è stato in grado di rientrare sui primi e giocarsi la volata, assume ancor maggior risalto se si pensa che, appena 24 ore prima, era stato capace di centrare l'identico risultato nel 75esimo Giro del Belvedere, al termine di una gara garibaldina in cui era stato capace di andare a riprendere i fuggitivi della prima ora e poi di andarsi a giocare le proprie chanche allo sprint, a testimonianza del fatto che fondo e recupero non mancano a questo tosto teutonico.

Il successo gli è però sfuggito anche in questa circostanza poichè davanti a sé ha trovato un grande Stefan Kueng, svizzero classe 1993 della BMC Development Team, che ha saputo cogliere la prestigiosa affermazione dopo una corsa assai dispendiosa ma gestita in maniera assai intelligente, non forzando in salita per evitare rischiosi fuorigiri ma preferendo rientrare in discesa ed eventualmente giocarsi il successo in volata. Alla fine ha avuto ragione e così anche il suo nome è finito sui taccuini degli ossservatori, anche se su pista aveva già avuto modo di far parlare di sé (presenza ormai fissa del quartetto svizzero dell'Inseguimento, è stato capace di conquistare anche la medaglia di bronzo ai recenti mondiali nell'Inseguimento individuale). Kueng era stato capace di entrare nell'azione buona di dodici atleti (presenti solamente tre italiani: Troia, Cigala e Ghezzo) che ha saputo guadagnare un vantaggio tale da permettere ad alcuni di questi di arrivare a giocarsi il successo. Oltre allo svizzero e a Herklotz il grande protagonista della prova di Villa di Cordignano è stato l'australiano Mitchell Mulhern, forte passista classe 1991 che nelle scorse stagioni ha vestito anche la maglia della Bibanese qui in Italia; è stato sicuramente il più convincente nei passaggi in salita, selezionando il drappello e cercando di andarsene in solitudine, prima di subire il ritorno degli altri due. Probabilmente l'impostazione dello sprint finale non è stata del tutto ottimale ma anche per lui resta un buon terzo posto e un'ottima prestazione.

Chi si mangia senza dubbio le mani per l'esito della gara di Pasquetta è la Zalf, che ha cercato in ogni modo di rendere selettiva la gara con i vari Milani, Andreetta, Zurlo e Berlato ma ha probabilmente peccato nel non inserire un atleta nella fuga decisiva. In questo modo i ragazzi di Rui sono stati costretti sempre ad inseguire invano e così Andrea Zordan, che continua nel suo buon momento di forma, non ha potuto fare altro che accontentarsi di vincere lo sprint per il quarto posto, con un distacco di 32", davanti a Howson e Villella. Se è vero comunque che la due giorni veneta è stata di gran lunga dominata da atleti stranieri, qualche nota lieta per i colori italiani è comunque arrivata, per cui ci piace sottolineare soprattutto le prestazioni di Simone Petilli, 20 anni da compiere il prossimo mese di maggio, premiate da un sesto posto al Recioto e dal nono al Belvedere, anche se il portacolori del Delio Gallina era stato protagonista anche nelle scorse settimane, svolgendo un ruolo importante per condurre al successo Nicola Gaffurini. Un ragazzo che andrà indubbiamente seguito e che potrebbe magari essere preso in considerazione anche in chiave azzurra.

Se le due internazionali le hanno regalato solamente piazzamenti di rincalzo, la Zalf Euromobil Désirée Fior è riuscita comunque a concludere in attivo la propria settimana, centrando due successi di ottima fattura tra sabato 30 marzo e lunedì 1 aprile: a Villa Verucchio nel 2° Gran Premio Primavera Go&Fun disputatosi nella giornata di sabato è giunto finalmente il momento di alzare le braccia per Paolo Simion, che ha così conquistato la prima vittoria stagionale sfruttando il gran lavoro di squadra e lesto ad approfittare di una caduta avvenuta in testa al gruppo a meno di 5 chilometri dal traguardo proprio mentre gli zalfini guidavano il plotone. Oltre a Milani (poi quarto all'arrivo) la maggior parte del merito del successo del rosso pistard è da attribuirsi senz'altro ad un Federico Zurlo in forma smagliante, capace di aprire la strada a Simion e di accompagnarlo fin sul traguardo, dove ha colto la terza piazza d'onore di un avvio di stagione eccellente per un primo anno come lui. Terza posizione e un po' di rammarico per Nicola Ruffoni, che ha regolato il gruppo a 7" con la consapevolezza di poter ottenere forse qualcosa in più, in un finale certamente non adatto agli sprinter puri (tra i piazzati anche il bielorusso Bazhkou, settimo, e l'abruzzese Graziano Di Luca, decimo).

La seconda gioia per il team di Rui e Faresin è invece arrivata nella giornata di Pasquetta ed ha regalato anche in questo caso una prima, che però è assoluta per la categoria dilettantistica: Nicolas Marini, velocista al secondo anno che tanti successi aveva saputo mietere nelle altre categorie giovanili e già due volte secondo agli esordi di questa stagione, è riuscito finalmente a rompere il ghiaccio, aggiudicandosi il 68esimo Trofeo Gino Visentini di Bagnolo di Nogarole Rocca nel veronese. Anche in questo caso perfetta gestione del finale della squadra trevigiana, apparsa scaltrissima con l'esperto Cavasin (quarto) e proprio con Simion (secondo) a fare il buco ai 300 metri dal traguardo per favorire l'azione del bresciano, che ha così tirato dritto, sprigionando la sua potenza per andare a vincere. Podio completato dall'australiano Ryan Macanally, una delle nuove proposte della Bibanese (secondo podio per lui quest'anno), bene anche Michele Zanon del Breganze (quinto) e altro piazzamento per Jakub Mareczko della Viris Maserati, settimo proprio davanti a Marco Amicabile, in cerca di riscatto dopo un 2012 da dimenticare.

La carta dell'anticipo non è stata solamente una prerogativa della Zalf, visto che anche la Trevigiani è riuscita a timbrare un successo, conquistando il 51esimo Gran Premio Sportivi di Poggio alla Cavalla grazie a Michele Scartezzini, lesto ad approfittare del buco in testa al gruppo operato da Zhupa mentre tutto sembrava pronto per preparare il terreno a Gasparrini e Dal Col, i due velocisti principe del team ancora a secco (per loro rispettivamente terzo e quarto posto sul traguardo). La stoccata del 21enne veronese però ha sorpreso tutti e così agli altri non sono rimasti altro che i piazzamenti di rincalzo, con Gianni Bellini della Mastromarco a conquistare la piazza d'onore. Nei dieci per la prima volta in stagione anche il promettente campano Domenico Saldamarco, classe 1994 della Petroli Firenze, giunto nono.

A completare il panorama di gare i due appuntamenti disputatisi nelle Marche e in Abruzzo: nella giornata di ieri la 38esima Classica di Colbuccaro ha finalmente visto primeggiare un corridore da sempre distintosi per generosità e dedizione alla squadra come Davide Orrico del Team Colpack, capace di centrare il suo secondo successo tra i dilettanti al termine di una corsa molto selettiva portata a termine da appena sedici concorrenti. Decisivo il suo allungo nell'ultimo chilometro, che non ha dato scampo nè all'albanese Redi Halilaj, vincitore del Giro delle Tre Province nelle scorse settimane, costretto ad accontentarsi della piazza d'onore né a Giorgio Cecchinel, principale protagonista del Delio Gallina (nei dieci anche Lampa e Gaffurini), terzo e giunto anch'egli a 10". Buone prove anche per l'ucraino Zmorka, sesto a 45" e per il giovane polacco Rekita, classe 1994 della Sestese, ottavo a 1'22".

Lunedì invece il 13esimo Trofeo Di Pietro Immobiliare disputatosi a Casasanta di Alba Adriatica nel teramano aveva fatto registrare il primo successo stagionale sulle strade di casa anche per Gian Marco Di Francesco, che ha regalato allo sprint la prima vittoria anche alla Monturano Civitanova Cascinare. Dopo le schermaglie in salita la gara si è decisa con una volata di una decina di atleti che ha premiato l'atleta del team di Mauro Sandroni, capace di precedere il duo della Vini Fantini costituito da Michele Viola e Riccardo Stacchiotti, rispettivamente secondo e terzo. Bella prova anche qui di Gaffurini (protagonista di vari attacchi in salita) e Orrico, che hanno concluso in quarta e quinta posizione.

Il prossimo week end sarà ancora ricco di appuntamenti di cartello: sabato 6 aprile infatti si disputerà la Milano-Busseto ma l'attesa principale sarà tutta per il Giro delle Fiandre Espoirs che aprirà la Coppa delle Nazioni e vedrà protagonista anche la selezione azzurra (Il BMC Ignazio Moser si unirà ai Mastromarco Simone Antonini, Alberto Bettiol, Mirko Trosino, Mirko Ulivieri e Stefano Verona). Domenica 7 invece sarà la volta di un altro appuntamento internazionale con la disputa del Trofeo Piva, corsa che nelle ultime due stagioni ha visto trionfare atleti australiani. Dopo le grandi prestazioni straniere degli ultimi giorni sembrerebbe proprio l'occasione ideale per sfatare il tabù.

Vivian Ghianni

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