GiroBio 2012: Colpo Colpack! Villella va in rosa - Tappa a Tleubayev, anche Penasa guadagna 1'50"
- Giro Ciclistico d'Italia - GiroBio 2012
- Team Colpack [Dilettanti] 2012
- Zalf Désirée Fior [Dilettanti] 2012
- Alberto Cecchin
- Alessio Camilli
- Alfio Locatelli
- Antonio Doneddu
- Davide Villella
- Ettore Carlini
- Francesco Manuel Bongiorno
- Giorgio Bocchiola
- Giuseppe Brovelli
- Ilnur Zakarin
- Luca Dugani Flumian
- Luca Vaccari
- Marco D'Urbano
- Massimo Coledan
- Matteo Azzolini
- Matteo Busato
- Matteo Ciavatta
- Matteo Collodel
- Mauro Vicini
- Michele Foppoli
- Michele Gazzara
- Mirko Nosotti
- Mirko Trosino
- Nicola Boem
- Nicola Gaffurini
- Pierre Paolo Penasa
- Roberto Giacobazzi
- Roberto Greselin
- Ruslan Tleubayev
- Sjoerd Kouwenhoven
- Pianeta giovani
dal nostro inviato
I 211 chilometri che separavano Notaresco da Sora, in quella che era la tappa più lunga in assoluto di questa edizione del GiroBio, rappresentavano una ghiotta occasione sia per quei corridori desiderosi di sfruttare una tappa a tratti altimetricamente complicata per attaccare da lontano e marchiare così la propria corsa con un bel successo di tappa, sia per qualche corridore di classifica deciso a sfruttare le prime vere salite del Giro per tastare il polso agli avversari.
Alla fine si può affermare che la frazione odierna abbia finito per soddisfare sul serio solamente i primi, anche se qualche formazione questa sera potrà sicuramente andare a letto soddisfatta: in primis il Team Colpack, che riuscendo ad inserire nell'azione decisiva un atleta temibile come Villella è riuscita nell'intento (nonostante la vittoria di tappa sia sfumata per un soffio) di conquistare la leadership togliendo pressione a Zardini; in secundis una Zalf che ha mandato in avanscoperta un buon scalatore come Penasa, reduce da un ottimo Giro delle Pesche Nettarine concluso in seconda posizione, che a questo punto, con i quasi due minuti guadagnati oggi sul gruppo, si candida a divenire cliente molto scomodo per le prossime frazioni, a cominciare dalla frazione di domani, dove le pendenze impegnative a tratti ma non proibitive del Terminillo, chiameranno finalmente allo scoperto i grimpeur di razza. Ma uno dei più contenti quest’oggi è senz’altro il kazako Ruslan Tleubayev, fresco di vittoria domenica scorsa alla Coppa della Pace e che vanta già qualche vittoria e buoni piazzamenti anche in gare professionistiche (fa parte infatti del team continental dell’Astana), capace di far valere al meglio il suo spunto veloce sul traguardo, seppur per questione di pochissimi centimetri.
Dopo le schermaglie iniziali, la tappa si anima poco prima del quarantesimo chilometro, quando sui mangia e bevi iniziali Mirko Trosino dell’Hopplà dà il via all’azione che alcuni saranno in grado di prolungare fin sul traguardo di Sora: oltre al toscano in testa vanno Coledan (Trevigiani), Boem (Zalf), Bocchiola (Colpack), Tleubayev (Kazakistan), Dugani Flumian (Palazzago), Busato (Team Idea), Collodel (Marchiol), Nosotti (Casati), Vaccari (General Store), Brovelli (Idea Shoes), Carlini (Farnese), Azzolini (Viris) e Cannuccia (Vega), ai quali poi si sono aggiunti Kouwenhoven (Olanda), Foppoli (Delio Gallina), Zakarin (Russia), Doneddu (Palazzago) e Locatelli (Trevigiani), con questi ultimi due che portavano in superiorità numerica le rispettive formazioni; il russo Vorobev invece, anche a causa di una caduta, non riusciva a riportarsi sulla testa, venendo così riassorbito. I 18 atleti in testa hanno guadagnato subito terreno, arrivando a toccare fino a 3’30” sul gruppo, in cui si è fatta carico dell’inseguimento la nazionale statunitense. In queste fasi si è verificata anche qualche caduta in discesa, fortunatamente senza conseguenze, nel plotone (tra gli atleti coinvolti Bongiorno).
Il gruppo riduce il gap e sulla prima salita di giornata, l’ostico gpm che da Raiano portava verso il Monte Urano con pendenze superiori al 10%, il drappello dei battistrada si è via via sfaldato, col tandem composto dal coriaceo Tleubayev e da Vaccari (che ha poi fatto suo il Gpm) che ha scollinato in testa, seguito da Azzolini e l’assottigliato gruppo inseguitore a 8” ed il gruppo, che nel frattempo si era rifatto sotto, a 47”. Vaccari ha poi proseguito la sua azione anche verso il Valico Olmo di Bobbi, posto sopra Goriano Sicoli con una quarantina di secondi su Busato, Brovelli, Tleubayev, Foppoli, Doneddu, Kouwenhoven e Boem ma alle loro spalle la situazione è ulteriormente cambiata, dal momento che dal gruppo sono riusciti a rientrare anche Cecchin (Marchiol), Gaffurini (Delio Gallina), D’Urbano (Aran) e Gazzara (Zalf). Nel tratto di discesa e pianura che precedeva l’ascesa al Valico di Forca D’Acero, ultima asperità di giornata, la situazione si è fatta ancor più interessante, dal momento che si sono mossi dal gruppo anche Giacobazzi (General Store), Ciavatta (Monturano), Camilli (Vega), Greselin (altro Palazzago) ma soprattutto Villella (Colpack) e Penasa (Zalf), a formare un gruppo di testa composto da 18 uomini. Balzava subito all’occhio l’assenza della Trevigiani (un corridore come Barbin avrebbe potuto indubbiamente beneficiare del finale odierno), così come quella dell’Hopplà (un buon scalatore come Manfredi poteva ritornare utile alla causa nelle tappe successive se fosse riuscito a prendere un buon margine di vantaggio), presenti in precedenza nelle azioni nella fase iniziale della tappa mentre verso il gran premio della montagna qualche schermaglia in gruppo, orchestrata da Bongiorno, è stata prontamente rintuzzata dai Palazzago (Aru e Rosa nella fattispecie).
Superata l’ascesa (nella quale è l’olandese Kouwerhoven a transitare per primo) , dove Boem e Doneddu avevano perso contatto, i battistrada sono filati via velocemente nei 25 chilometri in discesa che conducevano a Sora, col vantaggio sul gruppo che era nel frattempo tornato a salire attorno ai 2 minuti. Si è così giunti allo sprint conclusivo, dove Villella e Cecchin sembravano avere lo spunto vincente ma sono stati beffati proprio in prossimità della linea da Tleubayev, che ha colto così il secondo successo negli ultimi sette giorni e fatto valere così nel migliore dei modi le proprie doti velocistiche. Dietro i nostri due atleti nostrani sono giunti a seguire Busato, Vicini (rientrato anche lui sui primi sulla Forca d’Acero), Giacobazzi, Gaffurini, Penasa, Gazzara e Ciavatta e via via tutti gli altri. Il gruppo è giunto sul traguardo con un ritardo di 1’50” regolato da Tedeschi della Petroli Firenze, senza grosse defezioni tra gli uomini di classifica (di rilievo gli oltre undici minuti persi dal colombiano Quintero del Delio Gallina).
Grazie ai minuti guadagnati quest’oggi Davide Villella è riuscito a strappare la maglia di leader dalle spalle di Novak ed ora guida la classifica con 14” su Tleubayev (che ha conquistato anche la leadership nei traguardi volanti) e 20” su Busato. Penasa invece è ora 9° a 36” ma con un vantaggio che varia dal minuto e dieci al minuto e mezzo sugli avversari più pericolosi (mentre per Villella sono circa 2 i minuti di vantaggio). Luca Vaccari invece grazie all’azione odierna è divenuto invece il nuovo leader dei Gran Premi della Montagna.
Domani primo attesissimo arrivo in salita sul Terminillo al termine di 168 km dopo il via da Avezzano. Certamente non avremo sull’ormai nota vetta laziale il nome del vincitore di questo GiroBio ma probabilmente potremo capire chi i sogni di gloria dovrà abbandonarli.
A questo link la galleria fotografica della 3a tappa