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GiroBio 2012: Questa Trevigiani non ci è Novak - A Dal Col la crono, il ceco nuovo leader. E Benfatto colpisce in mattinata | Cicloweb

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GiroBio 2012: Questa Trevigiani non ci è Novak - A Dal Col la crono, il ceco nuovo leader. E Benfatto colpisce in mattinata

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Andrea Dal Col in azione nella cronometro del pomeriggio da lui vinta © Foto Scanferla

dal nostro inviato

Quando hai in squadra una fornita batteria di ottimi passisti cosa c'è di meglio di una prova a cronometro per esaltarne adeguatamente le doti? Pertanto il responso che ha dato quest'anno il tic-tac al GiroBio non ci sorprende più di tanto. Magari un bis ce lo aspettavamo proprio da Jakub Novak, che nelle ultime settimane a cronometro le aveva suonate a destra e a manca nelle prove del Bracciale ma comunque il fatto che sia stato proprio lui a guadagnarsi le insegne del primato ci fa essere in linea col pronostico. Di certo il nome di Andrea Dal Col in cima alla lista un po' di sorpresa può averla creata ma chi ben conosce le doti del possente atleta trevigiano, sa che nelle prove contro il tempo di lunghezza non particolarmente eccessiva può ben dire la sua (nel 2009, nell'ultimo anno da juniores, fu argento nella prova tricolore, battuto solamente dal compianto Antonj Orsani). Forse questa Trevigiani, forzatamente orfana del proprio leader per la classifica Mattia Cattaneo, questo GiroBio non lo rivincerà ma intanto quest'oggi le sue belle soddisfazioni se l'è prese.

Prima di lasciare la scena al confronto con le lancette però, la giornata odierna per il GiroBio si era aperta già al mattino con la prima semitappa in linea, che da Colonnella sulle colline della Val Vibrata portava il gruppo sul lungomare di Alba Adriatica dopo 75 chilometri. Facile prevedere che dopo la beffa subita ieri i velocisti fossero fortemente decisi a riscattarsi in una delle poche frazioni a loro favorevoli ed è per questo che, filando via ad andatura abbastanza elevata verso il circuito finale, ogni tentativo di avanscoperta non ha avuto un vantaggio superiore alla decina dei secondi. Ci hanno provato in diversi, tra i più attivi si sono segnalati Bocchiola, Gaffurini, l'olandese Wippert (che pure allo sprint avrebbe potuto giocare le proprie chanche) ed il kazako Umerbekov e si è visto brevemente all'attacco anche lo statunitense Boswell ma nulla da fare, negli ultimi due chilometri il plotone si è ricompattato (in testa le maglie della Trevigiani per lanciare proprio Dal Col) e si è così preparato lo sprint. Tra i protagonisti più attesi c'era sicuramente Marco Benfatto ed il velocista patavino non ha tradito le attese, partendo lungo e resistendo di potenza al ritorno degli avversari. Quinto successo stagionale per lui che compie quindi un ulteriore passo verso la strada che porta al professionismo e Team Idea che vede il proprio Giro già col segno "più". 

Alle spalle di Benfatto ottimo secondo posto per il lucano Michele Viola, ruota veloce da tenere in considerazione anche in futuro mentre il podio parziale è stato completato da Alberto Cecchin. Dal Cappello, Zanetti, Gomirato, Ruffoni, Bani (questi ultimi due piazzati anche ieri), Foppoli e Pinaglia hanno completato la top-10 mentre Krizek ha mantenuto agevolmente le insegne del primato nella prima metà di giornata. Da segnalare anche una caduta negli ultimi duecento metri che ha visto nuovamente sfortunato protagonista il bielorusso Papok, già finito a terra nel finale di ieri e per il quale si sono temute fratture (poi scongiurate) ad una mano.

Si è giunti così al pomeriggio con i 12 chilometri, collaudati già dalla precedente edizione, che sul lungomare hanno portato il gruppo da Giulianova nuovamente ad Alba Adriatica, transitando quasi totalmente lungo la pista ciclabile. Una delle possibili incognite della prova era rappresentata dal cambiamento delle condizioni climatiche, col timore della pioggia (qualche goccia, a dire il vero, è anche caduta dopo che circa la metà dei concorrenti aveva preso il via) e che soprattutto il vento potesse improvvisamente cambiare il suo corso. Proprio nella fase iniziale della prova si è rivelato essere particolarmente favorevole alla marcia degli atleti e difatti Andrea Dal Col, tra i primi a scattare per essere arrivato in forte ritardo ieri, ha subito fatto segnare un interessantissimo 14'05", tempo arduo da battere per chiunque (dato eloquente: il tempo fatto registrare quest'anno, peraltro dopo una semitappa corsa al mattino, è stato superiore di oltre un minuto e mezzo a quello dello scorso anno). Nessuno riuscirà a far meglio di lui e così per l'atleta di Conegliano Veneto è giunta la terza affermazione stagionale ma soprattutto una bella rivincita dopo la prima giornata e mezzo di gara, dal momento che anche in mattinata non era riuscito a giocarsi al meglio le proprie chanche allo sprint, terminando appena fuori dai primi 10.

Col passare dei minuti si sono susseguiti gli arrivi ed il più vicino a superare Dal Col è stato proprio il compagno di squadra Jakub Novak, vincitore qui dodici mesi fa e che quindi poteva contare anche su una buona conoscenza del tracciato ma questa volta, pur migliorandosi ulteriormente, è stato costretto ad accontentarsi della piazza d'onore distanziato di appena 4". Staccato di un secondo dal ceco, ha conquistato la terza piazza il russo Ilnur Zakarin, altro atleta particolarmente avvezzo alle prove contro il tempo (nel 2007 fu campione europeo a cronometro tra gli juniores) che per pochi decimi ha impedito a Luigi Miletta di salire sul podio parziale della prova (e per l'atleta della Gragnano si è rivissuta la stessa situazione dello scorso anno, quando fu quarto distanziato di appena un secondo dal terzo). Massimo Coledan (5° a 7") ha completato la festa Trevigiani risultando il terzo atleta della formazione veneta tra i primi 5, buon sesto posto invece per Gianluca Leonardi (medesimo distacco) che, come Dal Col, era stato tra i primi a prendere il via. Prova quasi identica a quella dello scorso anno per il russo Vorobyev (questa volta 7° a 11") mentre molto bravo è stato Mirko Trosino, che ha concluso in ottava posizione con un distacco di 15". Lo statunitense Warbasse (a 16") ed un sempre convincente Villella (17" il suo distacco) hanno concluso la top ten, sfiorata per poco anche da Simion (19" il distacco del velocista della Zalf per la dodicesima piazza). Tra i delusi di giornata invece va annoverato sicuramente Matteo Mammini, distanziato di pochi secondi da Krizek, e quindi desideroso di disputare un ottima prova anche per tentare di conquistare la maglia di leader: per il corridore toscano però un forte vento contrario ed anche l'attraversamento di un cane durante la crono hanno contribuito ad una prestazione poco esaltante, che l'ha portato a concludere in 52esima posizione a 41". Meglio di lui Krizek, che ha concluso in 21esima posizione distanziato di 28", tempo che non gli sarà sufficiente per mantenere le insegne del primato.

E gli uomini di classifica? Indubbiamente colui che ha potuto sorridere maggiormente quest'oggi è stato Andrea Vaccher della Marchiol, undicesimo a 18" ma molto positive sono state anche le prove di Diego Rosa (14esimo) ed Edoardo Zardini (15esimo) entrambi distanziati di venti secondi. Barbin ha concluso 29esimo a 29", un secondo meglio rispetto a Zanco e Facchini, tre rispetto all'abruzzese Di Serafino. De Ieso, una delle grandi rivelazioni della scorsa edizione ha terminato in 37esima posizione con un distacco di 33", due in più rispetto a Fabio Aru, terminato proprio alle sue spalle. Il sardo della Palazzago può comunque essere soddisfatto dalla giornata odierna: sono stati infatti 13 i secondi da lui guadagnati su Manuel Bongiorno (60esimo a  48") e 14 sul temibile statunitense Dombrowski (67esimo a 49" mentre peggio ha fatto Ian Boswell, che di secondi ne ha pagati 56 rispetto a Dal Col).

In virtù di queste risultanze il nuovo leader della corsa è divenuto proprio il ceco Jakub Novak, che ora guida con appena un secondo di vantaggio rispetto a Zakarin e due su Miletta e Krizek ma molto vicini sono anche Villella e Vaccher (distanziati rispettivamente di 13 e 14 secondi). Proprio per questo può diventare molto interessante la tappa di domani che da Notaresco porterà il gruppo a Sora con due impegnativi Gpm posti a circa metà tappa, su cui si potrebbe sviluppare qualche azione di rilievo nonchè divenire terreno per eventuali imboscate. Anche il chilometraggio (passato da 197 a 211 chilometri, oltre agli undici di trasferimento previsti in avvio, per un cambiamento di percorso dell'ultim'ora) potrebbe costituire un fattore importate per una frazione che potrebbe non essere priva di qualche sorpresa.

La galleria fotografica della I semitappa

La galleria fotografica della II semitappa

Vivian Ghianni

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