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L'analisi: Kristian li Sbaraglia, Bonifazio li battezza - Hopplà e Viris sorridono nel parmense. A Dugani Flumian la Vicenza-Bionde

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Sbaragli all'Edil C batte Boem e Busato - Foto Ufficio stampa Team Hopplà © ScanferlaAncora un fine settimana di appuntamenti importanti quello appena trascorso tra i dilettanti, in cui non sono mancate anche alcune sorprese molto liete. Gare in cui le big non si sono tirate indietro nell'attesa di vivere una settimana molto ricca di avvenimenti che culmineranno nella giornata di mercoledì 25 con il tradizionale appuntamento col "mondiale di primavera", vale a dire il Gran Premio Liberazione.

Ancora una volta Team Hopplà sugli scudi, con il 16esimo Trofeo Edil C di Collecchio (unico appuntamento internazionale di questo week end) che ha salutato il primo successo stagionale di Kristian Sbaragli, giunto finalmente all'acuto pesante dopo tre podi (tra cui spicca naturalmente il terzo posto ottenuto al Fiandre Espoirs nella settimana precedente). Un successo di giustezza, ottenuto sfruttando l'ottimo lavoro di Nicola Testi, ultimo uomo d'eccezione che conferma l'ottimo momento avendo trovato le forze per piazzarsi appena giù dal podio in quarta posizione, e regolando una decina di atleti. Ad arrendersi al suo spunto due nomi di un certo calibro quali Nicola Boem, sbloccatosi a Mercatale e che continua ad inanellare podi e piazzamenti con ottima regolarità, e il campione italiano Elite Matteo Busato, sempre valido negli appuntamenti che contano.

Prima di giungere all'esito finale però, la gara (disputatasi peraltro con un tempo inclemente) ha visto le principali formazioni ben presenti nei principali tentativi d'avanscoperta (la stessa Hopplà e le varie Colpack, Palazzago, Trevigiani, Zalf presenti con uno o più uomini a testa) ed un Mattia Pozzo protagonista indiscusso, promotore di tutte le principali azioni nel tentativo di portare via un gruppetto in grado di giocarsi le proprie chanche in volata ristretta. L'ottavo posto finale non ha reso probabilmente giustizia al battagliero piemontese, trovatosi ad un certo punto all'interno di un terzetto niente male assieme a due tra i corridori più in forma del momento, ovvero Ilya Gorodnichev e Diego Rosa (e le belle prestazioni dell'ex biker non fanno ormai più notizia), costringendo così gli inseguitori a lavorare a fondo per limare un gap superiore al minuto. Il fatto che poi Pozzo ci abbia riprovato anche il giorno successivo sulle strade vicentine, entrando ancora una volta in un'azione importante e centrando alla fine un quinto posto nello sprint finale non ha fatto che confermarlo tra i migliori "guastatori" della categoria, rendendo ulteriormente positivo un week end che, come vedremo, per la Viris Maserati non ha lesinato soddisfazioni.

Detto del primo acuto stagionale di Sbaragli, tanto atteso quanto auspicato per il giovane talento di Castelfiorentino, chiamato ora ancor più che nel passato a dare continuità a questo successo, specie nelle gare di un certo peso, l'appuntamento parmense ha probabilmente lasciato un po' d'amaro in bocca nelle file della Trevigiani e del Team Colpack: i primi, con Cattaneo rimasto nel secondo gruppo, si attendevano sicuramente una miglior risultanza da Enrico Barbin, specialmente dopo quanto mostrato nell'ultimo periodo e che in questa occasione non è riuscito ad andare oltre la decima piazza; i secondi, come sempre tra gli animatori della gara, si sono ritrovati con ben quattro atleti nell'azione buona ma alla fine si sono dovuti accontentare di piazzamenti di rincalzo (Villella e Colonna nei 10, Mammini e Zardini nei 15). Da rimarcare poi come non si siano fatti sorprendere dall'azione decisiva alcuni tra gli atleti più esperti del gruppo: detto già del podio di Busato e dei piazzamenti di Colonna e Zardini, nel tentativo sono entrati anche Alessandro Mazzi (presente, come sempre, nelle gare caratterizzate dalla pioggia), giunto settimo, e Marco Da Castagnori, appena fuori dai dieci (dodicesimo).

 

Accennavamo poco prima al bel fine settimana vissuto dalla Viris Maserati che si è aggiudicata, nel segno della linea verde, il 18esimo Memorial Gigi Pezzoni di San Secondo Parmense, la gara nazionale che chiudeva idealmente la due giorni di appuntamenti in provincia di Parma. Al termine di una volata serrata si è infatti registrato il primo successo tra di Under 23 di Niccolò Bonifazio, divenuto così il secondo atleta del primo anno dopo Martinelli a riuscire ad andare a bersaglio. Una vittoria sorprendente fino ad un certo punto, visto che il giovane velocista di Diano Marina era già riuscito a segnalarsi con un paio di ottimi piazzamenti fin qui, che facevano presagire come l'essere approdato nella nuova categoria dopo essere stato uno dei più vincenti tra gli juniores (ben 10 successi lo scorso anno) poteva presto tramutarsi in aspettative ben riposte.

Il valore di questo primo successo poi è stato testimoniato da coloro che sono finiti alle sue spalle: la piazza d'onore è stata infatti appannaggio di Paolo Simion (seconda beffa per la Zalf nel giro di ventiquattr'ore quindi), che ha conteso il successo a Bonifazio fino all'ultimo, arrendendosi solamente al colpo di reni e confermando l'ottimo momento di forma che gli aveva permesso la settimana precedente di timbrare i primi due successi stagionali.

Uno sprint che ha avuto tra i protagonisti anche Nicola Ruffoni, probabilmente indicato come il grande favorito per il successo e che nei vari passaggi in salita era apparso in eccellente condizione ma che poi non ha avuto lo spunto necessario negli ultimi 100 metri per aggiudicarsi il successo, anticipando un po' troppo lo sprint e terminando così in sesta posizione (Colpack protagonista anche qui con Villella, Ceolan e Zilioli). Molti meriti del successo di Bonifazio vanno però anche a Matteo Cigala, altro primo anno che in questa circostanza ha vestito alla perfezione i panni dell'ultimo uomo lanciando il proprio compagno verso il successo e terminando appena fuori dai primi 10 (undicesimo per l'esattezza): meglio di così il team pavese non poteva sperare ed il fatto che proprio i più giovani inizino già a trovare una certa affinità nei finali di gara non può che far ben sperare per i prossimi appuntamenti. Per il resto il podio è stato completato da Eugenio Bani (per la terza volta sul gradino più basso del podio in stagione), la Big Hunter ne ha piazzati due tra i primi dieci (Bernardini quarto e Grassi nono) mentre Mirko Nosotti (quinto) e Liam Bertazzo (ottavo) hanno portato in top ten anche Casati e Trevigiani, peraltro tra le animatrici della gara con i propri atleti.

 

Senza venir meno a condotte di gara da protagonista, comincia a raccogliere decisamente i frutti del proprio lavoro anche la Palazzago, che dopo aver rotto il ghiaccio nel lunedì dell'Angelo con ben due affermazioni, è riuscita a portare a casa anche la 68esima edizione della Vicenza-Bionde, in cui lo spunto vincente (così come ad Alba Adriatica sei giorni prima) è stato nuovamente quello di Luca Dugani Flumian. Potrebbe essere giunto finalmente il momento della consacrazione per l'esperto velocista friulano, spesso presente negli ordini d'arrivo nelle scorse stagioni ma con scarso feeling con il successo. In questa circostanza il successo è stato fortemente voluto, visto che era riuscito ad inserirsi già ad una settantina di chilometri dal traguardo in un tentativo variegato di una trentina di atleti, in cui non mancavano nomi di spicco, per poi castigare tutti nella volata finale a cui si era giunti dopo che era stato neutralizzato proprio in prossimità del triangolo rosso il bel tentativo operato da Alessandro Pettiti della Brunero.

Alle piazze d'onore si sono accomodati nuovamente Alberto Cecchin, che continua così nella sua sfilza di piazzamenti (per lui si tratta del terzo podio stagionale, se si escludono le due vittorie fin qui ottenute) regalando  un nuovo podio alla Marchiol e Andrea Dal Col, anch'egli tra i più regolari di quest'inizio stagione ma a cui finora è mancato sempre l'acuto vincente, visto che finora vi sono stati ben due secondi e tre terzi posti per il forte atleta di una Trevigiani che comunque ha trovato modo di consolarsi con il secondo successo stagionale di Jakub Novak, ottenuto nella prova a cronometro di Montichiari di sabato scorso che ha aperto ufficialmente il Bracciale del Cronoman (battuti Diego Florio e Davide Martinelli mentre Matteo Azzolini, quarto, ha conquistato il titolo lombardo). Proprio Martinelli è riuscito ad essere ancora una volta protagonista, terminando in nona posizione nella volata finale (sempre più positivo il suo avvio di stagione) mentre tra i più giovani continua a destare impressioni positive anche Nicola Toffali della General Store Medlago, settimo classificato in questa circostanza. Meglio invece si sarebbe aspettato il Team Idea, che ha lanciato nuovamente Busato in avanscoperta ma che invece non è riuscita questa volta a trovare lo spunto vincente di Marco Benfatto, costretto ad accontentarsi della sesta posizione.

 

Fine settimana contraddistinto dalle prime volte anche in Toscana ed Emilia - Romagna: il 3° Gran Premio Sportivi di Chiassa Superiore ha infatti visto il primo successo stagionale della Ciclistica Malmantile per merito di Massimo Pirrera che, dopo i podi alla Firenze-Empoli e al GP di San Giuseppe di Marane, è riuscito a ritrovare quella vittoria che mancava da un anno e mezzo (ultimo successo per lui a Lamporecchio nel 2010). Un meritato premio alla costanza per lui, alla ricerca di quegli acuti necessari per sperare ancora in un salto di categoria, visto che al quarto anno da Elite le occasioni non cominciano ad essere più così tante. Molta soddisfazione anche per la Fracor Aba Arredamenti, società organizzatrice della prova che può comunque consolarsi con l'ottimo secondo posto ottenuto da Sebastian Stamegna, vicinissimo al primo successo assoluto al quinto anno di militanza tra i dilettanti. Meno soddisfatta invece è stata sicuramente la Petroli Firenze, che puntava al colpo grosso e che invece ha dovuto accontentarsi di un nuovo podio di Davide Gomirato (il quarto per lui finora) mentre Thomas Fiumana ha concluso al sesto posto. Prima top-ten da Under 23 invece per Tommaso Targetti dell'Amore&Vita Etruria, decimo classificato.

Chi invece ha potuto finalmente festeggiare il primo successo assoluto tra i dilettanti è stato l'abruzzese Gian Marco Di Francesco, che a Villa Verucchio in Romagna, nella prima edizione del Memorial Daniela Ferrini, Marco Manfroni e Devis Mancini, è riuscito finalmente a rompere il ghiaccio dopo aver più volte sfiorato l'acuto nelle scorse stagioni, regalando così anche la prima vittoria stagionale alla Monturano-Civitanova-Cascinare. Una vittoria importante per l'atleta vibratiano, che nella scorsa stagione aveva saputo attirare anche l'interesse dell'Acqua&Sapone, con cui aveva disputato alcune gare tra i professionisti come stagista, arrivata regolando i propri avversari allo sprint in una volata in cima ad uno strappo, in grado di esaltarne le doti di atleta capace di tener bene in salita e di far valere anche un buon spunto veloce. Alle sue spalle si è piazzato il tenace Michele Simoni della General Store Medlago, protagonista già sabato all'Edil C dove è giunto in quinta posizione mentre tra i battuti figurano anche Diego Rosa (bene anche in questa occasione, quinto) ed Edoardo Zardini (sesto), il tutto al termine di una gara particolarmente tirata.

Le note liete per la Monturano però non sono finite qui: al di là dell'ottavo posto di Davide Censori, va infatti sicuramente segnalato il podio centrato dal teramano Graziano Di Luca (nessuna parentela col più famoso Danilo), atleta al secondo anno ma reduce da una prima annata tra i dilettanti tutta da dimenticare, in cui aveva attaccato il numero sulla schiena in pochissime occasioni, dopo aver mostrato ottime doti tra gli juniores (ha saputo conquistare anche una tappa al Lunigiana nel 2009). Per lui un terzo posto che va ad aggiungersi alla top-ten già ottenuta al Trofeo Mario Zanchi e che lo rende quindi un protagonista ritrovato, da seguire sicuramente con attenzione nei prossimi appuntamenti. Doppio piazzamento in Romagna anche per il Team Ciclisti Padovani 2011 (Mengardo quarto, l'esperto Tiozzo nono) mentre ancora bene il giovane primo anno moldavo Cristian Raileanu, settimo sul traguardo.

 

Da oggi fino a sabato riflettori tutti puntati sulla seconda edizione del Toscana-Terre di Ciclismo, gara a tappe internazionale valida per la Coppa delle Nazioni, in cui sarà della partita anche la nazionale azzurra di Marino Amadori, composta per l'occasione da Fabio Aru, Mattia Cattaneo, Enrico Barbin, Daniele Dall'Oste, Francesco Manuel Bongiorno e Davide Formolo. Domenica 22 invece andrà in scena l'appuntamento più importante del fine settimana con il Memorial Angelo Fumagalli, gara nazionale in programma a Castello in Brianza nel lecchese.

Vivian Ghianni

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