Dilettanti - L'analisi: MirabIlya di San Giuseppe - Splendido assolo di Gorodnichev a Montecassiano, Benfatto re della Popolarissima
- GP Industria e Commercio Stabbiese 2012
- Gran Premio San Giuseppe 2012
- Memorial Gandolfi 2012
- Popolarissima 2012
- Trofeo Edilizia Mogetta 2012
- Big Hunter - Effepi Auto - Fil 3- Seanese [Dilettanti] 2012
- Casati - MI Impianti [Dilettanti] 2012
- Team Idea 2010 [Dilettanti] 2012
- Team Idea Shoes - M.C.S. - Madras [Dilettanti] 2012
- Team Simaf Carrier Wega Truck Italia Valdarno [Dilettanti] 2012
- Trevigiani Dynamon Bottoli [Dilettanti] 2012
- Viris Maserati [Dilettanti] 2012
- Zalf Désirée Fior [Dilettanti] 2012
- Alberto Cecchin
- Alessio Mischianti
- Alfonso Fiorenza
- Andrea Zordan
- Antonino Puccio
- Antonio Viola
- Claudio Imhof
- Cristian Rossi
- Davide Gomirato
- Davide Martinelli
- Diego Rosa
- Domenico Maria Salviani
- Dominik Oborski
- Edoardo Costanzi
- Eugenio Bani
- Fabio Aru
- Gennaro Giustino
- Gianni Bellini
- Ignazio Moser
- Ilya Gorodnichev
- Kristian Sbaragli
- Liam Bertazzo
- Luca Chirico
- Manuel Capillo
- Manuel Senni
- Marcel Aregger
- Marco Benfatto
- Massimo Coledan
- Matteo Azzolini
- Matteo Belli
- Matteo Mammini
- Mattia Marcelli
- Mauro Vicini
- Michele Gazzara
- Mirko Nosotti
- Nicola Ruffoni
- Patrick Facchini
- Pierre Paolo Penasa
- Renzo Zanelli
- Rino Gasparrini
- Simone Bernardini
- Thomas Fiumana
- Pianeta giovani
Il primo mese di gare tra i dilettanti si appresta ad andare già in archivio e non passa week end senza che non si assista a gesti tecnici notevoli e spunti di discussione di una certa rilevanza. Tra chi ha il bilancio già decisamente in attivo, chi guarda il bicchiere mezzo pieno e chi invece attende che la ruota inizi a girare diversamente, le gare di sabato 17 e domenica 18 marzo si sono consumate con il consueto interesse.
Le luci della ribalta questa settimana se le prendono il Team Hopplà Wega Truck Italia Valdarno ed Ilya Gorodnichev, che hanno confezionato sul tradizionale traguardo di Montecassiano il primo successo di un certo peso per la stagione 2012 (complessivamente sono già quattro le volte in cui i ragazzi del team toscano hanno già alzato le braccia al cielo), conquistando il 52esimo Gran Premio di San Giuseppe. Chi ha seguito il mondo dilettantistico nelle precedenti annate sicuramente non sarà rimasto stupito dall'assolo operato dal russo nell'importante appuntamento marchigiano, a coronamento di una giornata corsa all'arma bianca fin dai primissimi chilometri e fiaccando via via una concorrenza che ha cercato in tutti i modi di dargli del filo da torcere, salvo arrendersi alla stoccata da lui operata a poco meno di dieci chilometri dall'arrivo. Un successo convincente e significativo, dal momento che per il biondo atleta dell'Est l'esperienza nella categoria comincia ad essere notevole (è infatti al terzo anno da Elite), almeno quanto l'aspirazione di un definitivo salto nel mondo professionistico, assaggiato in maniera marginale nel 2006 con la militanza in una piccola Continental del proprio Paese. Fondamentale sarà però la costanza nel corso della stagione, da mostrare sia in termini di risultati (ed il successo di Montecassiano è già un bel viatico per lui, capace di imporsi due anni fa anche a Montappone) che di apporto alla squadra, specie per le interessanti soluzioni a disposizione del team di Forconi.
Il gioco di squadra continua inevitabilmente ad essere un'altra delle armi in più della squadra toscana dalle divise giallofluo-nere di quest'avvio di stagione, personificata ottimamente dal rendimento di Matteo Belli: ci eravamo già espressi più che positivamente sul corridore marchigiano nelle precedenti puntate ma le prestazioni offerte nell'ultimo week end, nel doppio impegno maceratese, sono state l'ulteriore conferma dell'evidente bontà del suo acquisto. Per lui un doppio podio, colto in entrambi i casi allo sprint dapprima al Mogetta (in una volata che ha visto protagonista anche Kristian Sbaragli, quarto) e poi proprio al San Giuseppe, in cui ha dapprima badato a supportare al meglio (assieme all'esperto Antonino Puccio) l'azione di Gorodnichev, per poi andare a cogliere nuovamente il gradino più basso del podio nello sprint per la seconda piazza. Il bene della squadra innanzitutto ma le probabilità che la casella di successi di Belli resti vuota anche in questa stagione sembrano diminuire col passare delle settimane.
La gara internazionale di Montecassiano ha offerto comunque ulteriori spunti di discussione: il fatto che fin dalle prime battute si sia formata un'azione di una trentina di atleti, con ottimi calibri presenti ed altri che sono andati poi via via ad aggiungersi, ha inevitabilmente inciso in maniera determinante sull'esito finale di gara, tanto che appena in trentanove sono poi giunti sul traguardo. Prestazione ben al di sopra della sufficienza per il Team Colpack con un Matteo Mammini ancora una volta garibaldino e presente nell'azione principale di gara ed un Manuel Senni che con il quarto posto finale non ha fatto altro che confermare quanto di bene si sia detto su di lui finora; non sarà ancora nella sua condizione migliore ma anche Fabio Aru ci ha tenuto a non disputare una corsa anonima, inserendosi nel drappello di sette fuggitivi che a meno tre giri dalla conclusione ha infiammato la gara, anche se poi la verve di Gorodnichev ha finito col fare la differenza. Buon test comunque per il forte sardo e Palazzago che, seppur ancora a secco di affermazioni, ha potuto salutare nuovamente con soddisfazione l'ennesima buonissima prestazione di Diego Rosa, che anche allo sprint ha saputo farsi valere centrando il sesto posto. Continua a guadagnare consensi anche Alfonso Fiorenza, nuovamente piazzato in top-5 in una corsa dal percorso decisamente non banale e che, pertanto, sta facendo della costanza uno dei suoi punti di forza (nel Gragnano in evidenza anche il lituano Bliakevicius nel tentativo decisivo). Gara da protagoniste anche per Zalf e Trevigiani e se i primi hanno strappato la sufficienza grazie a Michele Gazzara (presente nella fuga a sette a -3 giri) e alla decima piazza di Pierre Paolo Penasa, la squadra di Remo Mosole può essere estremamente soddisfatta della propria "linea verde", con prestazioni decisamente da segno più registrate dai propri secondo anno, a cominciare da Luca Chirico, l'ultimo ad arrendersi alla furia di Gorodnichev e pertanto autore forse della sua miglior prestazione tra i dilettanti dal suo passaggio nella categoria, avvenuto lo scorso anno dopo una parentesi tra gli juniores molto proficua (fu sua la 3-Tre Bresciana 2010). Bene anche Andrea Zordan, settimo sul traguardo e che comincia ad apparire anch'egli con frequenza degli ordini d'arrivo mentre in quel di Treviso incoraggianti segnali sono venuti sia da Liam Bertazzo che da Ignazio Moser, entrambi piazzati sabato al Gandolfi (ottavo e nono rispettivamente) in appoggio a Rino Gasparrini (quinto posto per lui), anche se qualcosa nella gestione dei finali di gara dovrà inevitabilmente essere rivista. Ancora una volta agrodolce invece il San Giuseppe della Brunero, costretta ad accontentarsi per il secondo anno consecutivo della piazza d'onore, toccata questa volta a Manuel Capillo che con il suo spunto veloce è riuscito così ad aggiudicarsi la volata degli inseguitori, dopo che il giorno prima si era già fatto vedere in avanscoperta nel Gandolfi.
Quello appena trascorso è stato anche il week end delle doppiette ad alta velocità, con i migliori velocisti a darsi ancora una volta battaglia fino all'ultimo metro: due sono diventati infatti i centri stagionali di Marco Benfatto e del Team Idea, che hanno fatto propria la 97esima edizione della Popolarissima di Treviso, in cui al termine di una gara caratterizzata anche da varie cadute (coinvolti, tra gli altri, Gaggia ed il vincitore uscente Papok), la contesa ha finito per risolversi curiosamente tra ex portacolori della Zalf, che hanno finito per monopolizzare l'intero podio: alle spalle di Benfatto sono infatti finiti Alberto Cecchin e Davide Gomirato e la presenza costante del suddetto trio negli ordini d'arrivo di quest'avvio di stagione è probabilmente la conferma di nuovi stimoli trovati dopo anni di militanza nel team trevigiano. Considerazione questa che sembra cozzare in maniera evidente con l'avvio di stagione della formazione di Luciano Rui, ancora a secco di successi dopo ben quattro week end come mai era successo nelle ultime stagioni ma che trova spiegazione anche con il folto rinnovamento operato in quest'annata e che necessita dei dovuti rodaggi anche in termini di esperienza (Paolo Simion, ancora una volta il miglior classificato con la sua settima posizione, è difatti un secondo anno mentre gli ex compagni di squadra finiti sul podio sono tutti Elite e ben si può immaginare quanto l'esperienza conti in gare dalla tradizione importante). Per Benfatto il nuovo successo rappresenta un altro tassello importante in una stagione verità mentre la Marchiol, che già con Guarnieri e Viviani grandi soddisfazioni si era tolta nella classica trevigiana, può comunque essere molto soddisfatta della prestazione di un Cecchin finora abbastanza concreto. Altro podio invece per Gomirato, ancora alla ricerca della vittoria e fin qui sempre ben spalleggiato da Simone Fruini negli ordini d'arrivo. Qualcosa di meglio invece si sarebbe aspettata la Trevigiani, che nella gara di casa non è andata oltre il sesto posto con Massimo Coledan. Da salutare invece in maniera molto positiva e di grande auspicio per il futuro il quarto posto di Davide Martinelli, unico atleta del primo anno piazzato nel week end, che ha replicato alla grande l'ottima prestazione offerta all'esordio alla San Geo, sfiorando addirittura il podio nello sprint finale, a dimostrazione di doti assolutamente interessanti in grado di renderlo competitivo su più terreni, non ultimi gli sprint di gruppo. Ulteriore nota lieta per l'Hopplà in un week end denso di soddisfazioni. Quinta piazza invece per i Colpack con Nicola Ruffoni che cercava di dar continuità al successo ottenuto al Tre Province la settimana scorsa.
Non vuol perdere il feeling col successo neppure Cristian Rossi che ha scelto il 39esimo Memorial Fratelli Gandolfi per cogliere la sua seconda affermazione stagionale, che consente alla Casati di affiancare l'Hopplà in cima alle plurivittoriose di quest'avvio di stagione. Il finale della corsa parmense è stato anche l'occasione per osservare la differenza di gestione dello sprint tra la Trevigiani che, come detto in precedenza, ha piazzato tre atleti nei 10 senza però trovare la giusta organizzazione ed il team lombardo in cui, oltre allo spunto vincente di Rossi, è stato fondamentale ancora una volta il prezioso lavoro da apripista di Mirko Nosotti, poi terzo classificato. Sfida in cui sono stati della partita anche Edoardo Costanzi, ancora una volta nuovamente vicino al podio ed una General Store che continua a raccogliere piazzamenti in attesa di trovare la giornata giusta (Forner e Dal Cappello rispettivamente sesto e settimo).
Bis stagionale anche per Mattia Marcelli, vincitore del 12esimo Trofeo Edilizia Mogetta a Sambucheto di Montecassiano, in cui si è riproposto il duello con il lucano Antonio Viola, già andato in scena nella gara inaugurale di Civitanova Marche e che ora vede i due contendenti in perfetta parità (la settimana scorsa invece fu il più giovane Michele a piazzarsi, con Antonio invece rimasto nel secondo gruppo). Una sfida che senza dubbio anima i confronti in terra marchigiana e che continua a vedere Aran e Farnese ancora in prima fila, così come la SCAP, sempre presente finora negli ordini d'arrivo (ancora molto bene Mischianti, nono, mentre Gennaro Giustino si è classificato in ottava posizione). In questa settimana va poi segnalata anche la buona prestazione del crossista Domenico Maria Salviani, sesto classificato e reduce anch'egli come il vittorioso compagno di squadra Marcelli da un proficuo inverno di attività fuoristrada mentre la Vega Prefabbricati, che guarda anche ad Est alla ricerca di nuovi talenti, piazza in settima posizione il polacco Dominik Oborski, classe 1992.
Il 48esimo Gran Premio Industria e Commercio Stabbiese ci offre lo spunto per parlare di due protagonisti: il primo è indubbiamente Gianni Bellini, capace di vittorie a grappoli nelle scorse annate (specie tra gli allievi, dove furono ben 19 nel biennio), che non solo ha regalato al Team Idea Shoes la prima affermazione stagionale ma ha centrato anche il primo successo assoluto tra i dilettanti, imponendosi in maniera convincente allo sprint e che appare quindi deciso a ritrovare quella brillantezza che non sembrava avere nelle ultime annate. Alle sue spalle è finito Simone Bernardini, portacolori della Big Hunter Seanese, a cui va senza dubbio la palma di "piazzato del week end", dal momento che era stato proprio lui ad arrendersi a Cristian Rossi nel Memorial Gandolfi del giorno prima. Prestazioni, le loro, da accogliere senza dubbio con fiducia, dal momento che costituiscono una bella alternativa a quelle squadre numericamente e qualitativamente più attrezzate, come possono essere l'Hopplà (il team in cui Bellini aveva esordito lo scorso anno tra gli Under 23, non ottenendo però risultati di rilievo) o anche la Petroli Firenze, vicinissima al podio con Balykin in questa occasione. Se dell'Idea Shoes avevamo potuto apprezzare la buona condotta già nella scorsa annata, ulteriormente incoraggianti sono le prestazioni del neonato team di Seano che va ad archiviare il suo week end con buonissimo doppio podio. Su quest'ultimo è salito ancora una volta Eugenio Bani, terzo classificato a Stabbia mentre si è rivisto tra i primi anche Thomas Fiumana che, in attesa di ritrovare una certa continuità di rendimento, è andato a cogliere la settima piazza.
La domenica appena trascorsa, infine, ha visto atleti nostrani protagonisti anche in Svizzera, nel 72esimo Giro del Mendrisiotto vinto dal campione elvetico Under 23 Marcel Aregger (professionista nel team Continental Atlas Personal-Jakroo) davanti all'interessante pistard Claudio Imhof: Matteo Azzolini della Viris Maserati (che ha piazzato nei primi dieci anche Mattia Pozzo, quinto, e Mauro Vicini, sesto) è infatti salito sul gradino più basso nel podio non senza rimpianti, visto che una foratura a pochi chilometri dall'arrivo quando si trovava solitario in testa gli ha impedito di festeggiare la prima affermazione da Under 23. Sfortuna a parte resta comunque ottima la prestazione del passista della formazione pavese, atteso da conferme nelle prossime settimane. Buona prova anche per il vincitore della San Geo 2011 Renzo Zanelli, che ha chiuso in quarta posizione regolando il gruppo degli immediati inseguitori mentre Patrick Facchini, attesissimo dopo le ultime vittoriose uscite, ha concluso all'ottavo posto.
Nel prossimo week end saranno sei gli appuntamenti in programma (seguiti il martedì successivo dai primi due appuntamenti infrasettimanali): nessuna gara internazionale in calendario ma attesa soprattutto per la Piccola Sanremo, tradizionale appuntamento 1.12 che andrà in scena nel vicentino a Sovizzo.