Tour de l'Avenir 2011: Hofland su Bardet, ma Mammini c'è - Soluzione nel finale, Dennis nuovo leader
Molti si sarebbero aspettati una tradizionale conclusione con volatone di gruppo nella prima frazione in linea di questo Tour de l'Avenir ma, come spesso accade, i pronostici sono fatti per essere sovvertiti. Così sul traguardo di Lunéville dopo 160 chilometri è andata in scena una conclusione di tappa spumeggiante, che ha portato un nuovo cambiamento nella classifica generale: a comandare è sempre un australiano ma si tratta di Rohan Dennis, promotore dell'azione decisiva a pochi chilometri dal traguardo in cui hanno saputo infilarsi anche alcuni atleti da tenere estremamente d'occhio per i giochi di classifica.
Leadership che resta agli aussie mentre il successo di giornata premia l'arancio olandese grazie a Moreno Hofland, vent'anni compiuti da neanche una settimana, che sul traguardo è riuscito a far valere il suo buonissimo spunto veloce (recentemente si era piazzato al terzo posto nell'ultima tappa del Tour du Poitou-Charentes, battuto nello sprint di gruppo solamente dal nostro Davide Appollonio, oltre che da Dowsett a cui era riuscito il colpo di mano) per centrare la sua terza vittoria stagionale. Notizie liete anche per l'Italia dopo un prologo parecchio avaro di soddisfazioni, soprattutto per Matteo Mammini che in sei chilometri e mezzo di tracciato aveva lasciato per strada un minuto scarso a causa di una foratura occorsagli a un chilometro e mezzo dalla conclusione della prova. Proprio il toscano della Mastromarco però quest'oggi è stato lesto ad inserirsi nell'azione decisiva ed alla fine è stato premiato da un terzo posto da accogliere in maniera senza dubbio positiva.
La tappa, scattata nuovamente da Yutz, ha impiegato appena nove chilometri per animarsi grazie alla verve di Ramon Sinkeldam, eccellente passista che in stagione aveva già avuto modo di dar sfoggio delle proprie doti conquistando la prestigiosa vittoria nella Parigi-Roubaix Espoirs. All'atleta olandese si accodano immediatamente il colombiano Chaves e il britannico Moses e la fuga prende subito il largo, con un gap che raggiunge addirittura i 10'08" al km 45, dopo che era stata superata la Côte d'Altroff, prima asperità di giornata. La distribuzione dei traguardi nell'avanscoperta è equa: Sinkeldam conquista i traguardi volanti mentre Chaves transita per primo su tutte le ascese di giornata mentre alle spalle del terzetto è l'Australia a sobbarcarsi principalmente l'onere dell'inseguimento, con risultati tangibili: a circa 60 chilometri dalla conclusione il vantaggio del terzetto si attesta sui 4 minuti ma in prossimità del secondo sprint intermedio si scende già a 2 minuti e mezzo circa.
Il gran lavoro dell'Australia si completa a circa 15 chilometri dal traguardo quando il gruppo torna compatto ed inizia la bagarre nella strada che porta verso l'arrivo. Si registra qualche scatto che però non si rivela fruttuoso, finchè è proprio l'australiano Rohan Dennis a scattare, trascinandosi dietro un drappello di atleti dalle ottime qualità: all'australiano si accodano infatti il francese Bardet (una delle punte francesi per la classifica), l'austriaco Preidler (vincitore in primavera del Toscana-Terre di Ciclismo e del Palio del Recioto, pericolosissimo in chiave generale), il canadese Boily, il kazako Kamyshev, l'olandese Hofland e il nostro Mammini. L'accordo è subito ottimale e, grazie alla presenza di Dennis, l'Australia smette logicamente di tirare in testa al gruppo, costringendo le altre formazioni (in primis quelle che possiedono il velocista) a reagire. Il vantaggio dei 7 però raggiunge rapidamente una trentina di secondi e scende di poco solamente in prossimità del traguardo, quando però i fuggitivi sono ormai irraggiungibili e possono così giocarsi il successo di tappa: a circa 200 metri Preidler molla, giungendo così lievemente staccato (a 4") mentre lo sprint a sei premia il veloce Hofland davanti a Bardet e a Mammini, seguiti da Kamyshev, Boily e Dennis. Il gruppo termina distanziato di 26 secondi e viene regolato allo sprint da un altro olandese, Wouter Wippert, che conquista così l'ottava posizione (Christian Delle Stelle, una delle due ruote veloci presenti qui in maglia azzurra, termina invece al 12esimo posto).
Rohan Dennis conquista così il primato, strappandolo così al compagno Hepburn, ora distanziato di 22" mentre il canadese Boily è terzo a 24". Importante la risalita di Preidler, ora quarto a 35" mentre entra in top-ten anche Bardet, nono a 46" (Mammini invece risale in 19esima posizione a 55"). Domani tappa mossa da Rambervillers a Bruyères di 150 chilometri, anche se l'ultima asperità (il Colle de Grosse Pierre) è distante ben 70 chilometri dal traguardo anche se, visto l'andazzo della tappa odierna, non è possibile escludere ulteriori sorprese.