GP Cuoio e Pelli 2011: Parrinello, ancora assi nella manica - Primo su Lupori e Pantò

Versione stampabile

Antonino Parrinello alza le braccia al cielo nel 66° GP Industria del Cuoio e delle Pelli, battendo in una volata ristretta Lupori, Pantò, Tintori e Fedi. Un cielo che in realtà ha riservato più di un grattacapo ai 121 atleti al via della classica di Santa Croce sull'Arno, scattata alle 12 in punto sotto una fastidiosa pioggia, poi fortunatamente placata per poi ripresentarsi in una fase della gara rivelatasi decisiva.

La prima parte della corsa vola via ad oltre 43 di media con il gruppo sostanzialmente compatto, che non ha mai concesso più di una manciata di secondi agli attaccanti di turno. Ma se la salita di Santa Maria a Monte, inclusa nel primo circuito da ripetere 3 volte, non è stata in grado di offrire il trampolino di lancio giusto, è la successiva asperità di Montefalcone che seleziona un gruppetto di 13 atleti che riesce a guadagnare qualche centinaio di metri di vantaggio.

La svolta decisiva accade pochi km dopo, quando sullo strappetto di Staffoli molti elementi del plotone si riportano sui fuggitivi, andando a formare un gruppone vero e proprio quando al traguardo mancavano ancora 100 km.

Al terzo passaggio - dei 5 in programma - sulla salita di Montefalcone, la seconda parte del gruppo accusa già 2' di ritardo, mentre davanti la corsa è più infiammata che mai da numerosi tentativi lanciati a ripetizione. Proprio in questa fase di gara ritornano però le nuvole, nerissime, ad occupare il cielo, e l'acqua a scendere copiosamente sull'asfalto reso viscido dal lungo periodo arido.

A farne le spese sono in molti, fra cui il campione italiano Busato, rimasto vittima di una scivolata e per questo fuori dai giochi per la vittoria. Quando la campanella suona in piazza Matteotti a Santa Croce, sono solo 22 i ragazzi rimasti in gara. Fra loro: Barindelli (Carmiooro NGC), Locatelli (Palazzago), Lupori (Bedogni Grassi Natalini), Mucelli, Fedi e Parrinello (Hopplà Truck Valdarno), Nibali e Wackermann (Mastromarco), Da Castagnori (UC Pistoiese), Troian (Gruppo Lupi), Poljanski (GS Campi Bisenzio), Pantò (Gragnano Sporting Club) e Tintori (Idea Shoes).

Nell'ultima tornata ci prova prima Fedi, poi ripreso, e quindi il duo Barindelli-Poljanski subito bloccato dal plotoncino. Mucelli è intanto vittima di una foratura e rimane attardato insieme a Boem - anche lui per lo stesso problema - uscendo definitivamente dal lotto dei probabili vincitori.

L'allungo decisivo è quello al termine della sempre decisiva "Limina" (il falsopiano che da Staffoli sale verso Poggio Adorno), dove Pantò, Lupori e Parrinello guadagnano 80 metri sugli altri. Tintori si lancia all'inseguimento lungo la discesa, riuscendo a rientrare solamente al passaggio sotto l'arco dell'ultimo km.

Con il gruppo vicino ma oramai fuori dai giochi, sono i 4 in avanscoperta a contendersi la vittoria, che va nettamente a Parrinello. Il corridore diretto dal ds Borgheresi precede Lupori (Bedogni) - attanagliato dai crampi - e Pantò (Gragnano), mentre Tintori stremato dal lungo inseguimento si deve accontentare del quarto posto.

Ed a proposito di chi si deve accontentare, è ancora un secondo posto amaro per la Bedogni Grassi Natalini, al secondo anno di fila costretta alla piazza d'onore (nel 2010 fu Pirrera, regolato allo sprint da Colbrelli). Mentre per il vincitore Parrinello si tratta dell'ennesimo biglietto da visita valido per un passaggio fra i pro', più che meritato vista la bella stagione disputata fin qui dall'atleta di Castelvetrano.