GP Capodarco 2011: Cattaneo scrive un altro saggio - Mattia vince in solitaria, poi Battaglin-Moser
- GP Capodarco - Comunità di Capodarco 2011
- Futura Team Matricardi [Dilettanti] 2011
- Trevigiani Dynamon Bottoli [Dilettanti] 2011
- Anatoliy Kashtan
- Antonino Puccio
- Donato De Ieso
- Enrico Battaglin
- Fabrizio Venezia
- Giuseppe Fonzi
- Ilya Gorodnichev
- Maksym Averin
- Marco Tapparello
- Mattia Cattaneo
- Moreno Moser
- Nicola Boem
- Patrick Facchini
- Pierre Paolo Penasa
- Rafael Andriato
- Stefano Locatelli
- Winner Anacona Gomez
- Pianeta giovani
In questa stagione dilettantistica italiana abbiamo visto grandi espressioni del nostro ciclismo per il futuro. Abbiamo visto emergere un forte passista come Trentin al Liberazione e ai campionati nazionali, abbiamo assistito al confermarsi di Battaglin e Moser ad alti livelli e abbiamo gioito dei primi, pesanti successi di Fabio Aru, il quale quest'anno ha mostrato ben più di quanto dica il suo palmares. Ma se dobbiamo scegliere una foto per indicare questo 2011 tra i dilettanti, probabilmente sceglieremmo questa: Mattia Cattaneo, ventunenne di Alzano Lombardo, che alza le braccia in perfetta solitudine sul traguardo del 40° Gp di Capodarco.
Sì, il personaggio di questa stagione è lui: nonostante i risultati ottenuti sin da quando era juniores, Mattia non è mai stato particolarmente sotto i riflettori. È sempre stato sottovalutato, messo come outsider. Dopo la sua vittoria al Pesche Nettarine, in pochi avrebbero scommesso che sarebbe riuscito a portare a casa il Giro Baby, neanche quando aveva 2' di vantaggio sul resto della concorrenza. E adesso che ha preso di petto il Muro di Capodarco, affrontandolo in perfetta solitudine, non possiamo più ignorare di trovarci di fronte a un talento più che legittimato, anche scorrendo l'ordine d'arrivo di oggi: i primi 5 son tutti corridori che, se non si perderanno per strada, hanno un promettente avvenire davanti ai loro occhi. E questo a soli 2 giorni dal successo di Poggiana, dove ha battuto Novikau in una volata a 2.
Il percorso, di 180 km, prevedeva un circuito di 10 km in pianura da ripetere 4 volte, poi 5 tornate di un tratto in salita con scollinamento all'altezza del monumento dedicato a Fabio Casartelli, infine 2 giri del circuito finale, col famoso muro di Capodarco che ha reso celebre questa corsa.
La prima azione degna di nota si è sviluppata al km 28, con prima 8 e poi 27 corridori lanciati all'attacco. Tra loro, gli uomini più pericolosi sono il Trevigiani Patrick Facchini e lo Zalf Penasa, nonché Andriato della Petroli Firenze e gli ucraini Kashtan (Cerone) e Averin (Palazzago). Questi uomini al comando raggiungono un vantaggio di 3'20" al secondo passaggio dal monumento Casartelli. Al terzo giro la coppia del Futura Team Fabrizio Venezia e Marco Tapparello prova il tutto per tutto e lascia la compagnia, arrivando a guadagnare 40" sui diretti inseguitori che cominciano a non collaborare più tra loro.
Al quarto giro parte dunque una reazione dal gruppo e si forma un altro gruppetto di inseguitori, di 26 unità, che durante l'ultimo giro col monumento Casartelli riprende il duo Futura. Stavolta i nomi in ballo sono ancor più grossi: con Facchini c'è adesso Cattaneo, ci sono due forti scalatori come il rivale di Cattaneo al Giro, Anacona (Caparrini) e Gorodnichev (Coppi Gazzera), c'è l'australiano Lane, l'esperto Mucelli (Hopplà) e Famoso (Vega), recentemente 2° al Bastianelli. Inoltre sono rimasti della precedente azione Kashtan, Averin, Penasa e Andriato. E già sull'ultimo scollinamento Cattaneo fa il diavolo a quattro, con Gorodnichev e Fonzi (Colpack), mentre De Ieso (Vejus) e Boem (Zalf) tentano una reazione dal gruppo.
Sembra ormai roba del gruppo al comando, che si è ridotto a una ventina di unità, ma Cattaneo proprio non vuole aspettare: sul primo attacco del muro di Capodarco fa il vuoto, solo Anacona tenta, vanamente, di resistergli. Cattaneo scollina al primo passaggio con 15" di vantaggio su ciò che resta dei contrattaccanti e 1'40" sul gruppo, decisamente troppo da recuperare su un corridore della sua caratura. Comincia così una cavalcata solitaria di 20 chilometri.
La reazione del gruppo, che assorbe gli altri fuggitivi, arriva violenta, ma è tardiva. Cattaneo attacca la seconda ascesa al muro con 47" e giunge al traguardo con 40", ovviamente rallentando per esultare: segno di una superiorità assoluta. Quinto successo (più cronosquadre) stagionale e dedica per David Facciano, massaggiatore della squadra (è il suo compleanno). Dietro di lui i migliori combattono per un secondo posto, e a prevalere allo sprint è Battaglin (Zalf), vincitore della passata edizione, su Moreno Moser (Lucchini) e Stefano Locatelli (Colpack). 5° Puccio, appena due giorni fa vincitore della Firenze-Viareggio, a completare un quintetto che farà molto parlare di sé nei prossimi anni, tra i pro'. Bravo anche Facchini che nonostante tutta la giornata trascorsa in fuga conclude con un 8° posto.