Giro del Medio Brenta 2011: Moser-Battaglin, gli azzurri ci sono - Ottima la prova della Nazionale di Amadori
dal nostro inviato
Il Giro del Medio Brenta quest'anno aveva un sapore speciale: la prova è stato un ottimo test a una settimana dalla prova su strada degli Europei di Offida, che la squadra azzurra ha superato brillantemente, conquistando primo e secondo posto. Il domino, dalla seconda parte di gara in poi, è stato netto, con 5 atleti della nazionale che andavano a giocarsi il successo sui 17 rimasti tra i papabili. Alla fine a spuntarla è stato Moreno Moser, alla sesta vittoria stagionale, con una bella azione da finisseur, mentre Enrico Battaglin ha regolato il gruppo dei battuti.
Il percorso di quest'anno del Giro del Medio Brenta era parecchio selettivo, tant'è che al traguardo arriveranno solo 47 atleti dei 190 partenti. La partenza è stata data di Villa del Conte, nei pressi della sede della Generali Ballan, per arrivare a Cittadella passando da un circuito sull'altopiano di Asiago, che prevedeva la scalata di Rubbio, Gallio e Monte Corno. Suggestivo l'arrivo a Cittadella, localizzato a Piazza Pierobon, dentro le mura del fossato che circonda la parte antica del paese.
I corridori hanno dovuto affrontare una giornata afosa (35° ieri a Cittadella) che ha reso ancor più aspre le difficoltà della giornata. La gara partiva in salita per la nazionale azzurra, costretta a fronteggiare la fuga di 25 atleti dei quali il solo Gazzara rappresentava la nostra nazionale. Boem e Agostini in questa parte hanno avuto il compito di ricucire, mentre Fabio Aru, sulla salita di Rubbio, ha dimostrato il suo stato di forma eccelso andando tutto solo a riportarsi sui fuggitivi. Sull'altopiano di Asiago si formava dunque un gruppetto di 5 uomini: Aru, Gazzara, il belga Denis Vanendert, da quest'anno punta di diamante dell'UC Pistoiese, Mario Sgrinziato (UC Trevigiani) e Andrea Vaccher (Zalf). A questo gruppo poi riuscivano a ricongiungersi della nazionale anche Cattaneo, Battaglin e Moreno Moser, più Pantò (Gragnano), Troian (Gruppo Lupi), Gorodnichev (Fausto Coppi Gazzera), Zanco e Marcolin (Zalf), e altri 4 nella fase di pianura, ovvero il campione nazionale austriaco Krizek (Marchiol), Sinigaglia (UC Trevigiani), Novikau (Bielorussia), Polivoda (Mantovani). La fase di salita dunque manteneva una certa incertezza che avrebbe dovuto risolversi negli ultimi 25 km di pianura. La chiave tattica è stata l'azione a 2 di Marcolin e Gazzara ai - 10, che ha sfiancato quella metà del gruppetto che non apparteneva nè alla nazionale, nè alla Zalf. I 2 hanno mantenuto a lungo un vantaggio di una decina di secondi, prima di essere ripresi ai - 5. Così ai -2 sguscia via Moser e nessuno ha più le gambe per riprenderlo: il trentino alza le braccia mentre dietro Enrico Battaglin vince nettamente lo sprint per il secondo posto davanti al belga Vanendert.
Esame superato, dunque? Sentiamo cosa ha detto ai nostri microfoni Marino Amadori alla fine della gara sulla condotta di gara dei suoi ragazzi. Facendo anche un accenno al giallo su Trentin il quale, a detta di Amadori, potrebbe non essere della partita a Copenaghen.
Abbiamo anche parlato col vincitore, Moreno Moser, il quale ci ha dato le sue impressioni sulla squadra in corsa, ci ha parlato un po' dei possibili avversari e del percorso di Offida, da lui già visionato nella categoria Juniores.
Cresce dunque l'attesa per l'appuntamento del 17 luglio, quando gli azzurrini si confronteranno coi migliori atleti d'Europa. Quest'anno, complice il terreno di gara e il giocare in casa, gli azzurri sembrano avere il ruolo di squadra da battere e, dopo ciò che si è visto ieri a Cittadella, sembra proprio che batterli non sarà facile.
Infine, a proposito di Offida, una parentesi sui nostri juniores impegnati in Lussemburgo al Gp Patton, 2 giorni valida per la Coppa delle Nazioni: il francese Adrien Legros ha vinto la prova, in classifica il migliore azzurro è il primo anno Enrico Salvador della Enrico Caneva, giunto 12° in classifica a un ritardo di 1' 20".