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Giro Bio 2011: Una ventata d'aria Novak - Il ceco vince la cronometro su un ottimo Moser, Cattaneo rafforza il primato | Cicloweb

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Giro Bio 2011: Una ventata d'aria Novak - Il ceco vince la cronometro su un ottimo Moser, Cattaneo rafforza il primato

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Jakub Novak, vincitore della cronometro di Alba Adriatica © ScanferlaLo dicevamo ieri che la frazione a cronometro proposta da questo GiroBio avrebbe potuto vedere distacchi contenuti tra alcuni protagonisti, tuttavia avevamo fatto intendere anche la possibilità che qualche risposta importante arrivasse in attesa delle ultime vere salite in programma nel prossimo week end. Le risposte sono arrivate e ci dicono innanzitutto che la Trevigiani Dynamon Bottoli non ha alcuna intenzione di mollare il primato tanto facilmente, tanto da regalarsi non solo il successo parziale di tappa col ceco Jakub Novak, uno dei favoriti alla vigilia per questo tipo di prova, ma riuscendo addirittura ad incrementare con Mattia Cattaneo il vantaggio su molti di coloro costretti ad inseguire fin dalle scorse giornate.

Il percorso contro il tempo proposto è stato sicuramente suggestivo: 12 chilometri disegnati tra il porto di Giulianova (dove la prova è scattata alle 13.30) ed il lungomare di Alba Adriatica percorrendo praticamente per intero la pista ciclabile che si snoda tra le due cittadine del teramano, attraversando anche il comune di Tortoreto Lido. Dopo i primi tempi di una certa entità, fatti segnare da Claudio De Benedictis della Casati (16'12", sarà 17esimo alla fine) e Innocenzo Di Lorenzo (16'08", 14esimo tempo finale per lui), è Nicola Dal Santo della Mantovani, altro atleta che puntava a far bene nella prova, a realizzare un più che buono 16'01", che lo proietta in testa alla classifica per una buona mezz'ora. Intanto si può notare come la cronometro, al di là di alcuni tratti tecnici costituiti da curve e ponticelli, sia resa più impegnativa per i protagonisti dal vento, che soffia contrario per quasi tutta la durata della gara, costringendo così ad uno sforzo supplementare per realizzare un tempo importante. Quando già in un'ottantina hanno concluso la prova piomba sul traguardo il ceco Jakub Novak, già campione nazionale ceco di specialità e recentemente piazzato in alcune prove del Bracciale del Cronoman, e si capisce come il suo tempo sarà difficilmente battibile: l'alfiere della Trevigiani ferma il cronometro sul tempo di 15'46", ad una media di 45,666 km/h. Tuttavia dopo pochi minuti un altro dei favoriti di giornata, ovvero Luigi Miletta, si avvicina al tempo di Novak fermando i cronometri sui 15'59", con un distacco di 13" e con la seconda piazza parziale (alla fine per il corridore della Gragnano ci sarà la quarta posizione).

Molta attesa c'è naturalmente per la prova di Matteo Mammini, campione italiano di specialità ma dopo pochi minuti dalla partenza ecco il colpo di scena che non t'aspetti: l'atleta della Mastromarco fora e perde così tempo prezioso e concentrazione, vedendo quindi compromesse le proprie chanche di vittoria: alla fine conclude 42esimo a 55" da Novak e con tanto tanto rammarico. In proposito val la pena di segnalare quanto accade nello sfortunato contrattempo di Mammini: ad assisterlo infatti non è nè il proprio ds Giuseppe Di Fresco, nè qualsiasi altro esponente dell'entourage toscana, bensì Marco Milesi, l'ex professionista bergamasco oggi Ds della Trevigiani che, proprio per questo gesto si vede attribuita a fine tappa la maglia etica, normalmente destinata ad un corridore (ad indossarla nella giornata di venerdì sarà proprio Novak).

Il momento clou con tutti i migliori a darsi battaglia sul tracciato intanto si avvicina mentre nella lotta per il successo di tappa si inserisce Cristiano Monguzzi della Casati Named, che con il suo 15'58" riesce a salire sul podio di giornata, accusando 12" di distacco da Novak (sarà terzo alla fine). Giunge poco dopo sul traguardo Stefano Locatelli ma quando il cronometro dà il suo responso si capisce che la grande promessa del Team Colpack è il vero sconfitto di giornata: il suo 17'09" risulta essere il peggiore tra i tempi fatti registrare dai pretendenti al successo di GiroBio, con ben 1'23" (che valgono la 73esima posizione) accusati da Novak che però sono il meno in confronto ai preziosi secondi persi dagli altri big. Il distacco di 2'56" da Cattaneo nella generale obbligherà quindi Locatelli a cercare l'impresa per ribaltare le sorti di questo Giro, in cui finora la sua squadra non si è affatto sottratta al compito di prendere le redini della situazione nelle tappe più impegnative. Senza dubbio meglio sta la Zalf Desirèe Fior, che può vantare ancora molte frecce al proprio arco: se il distacco di Bongiorno è identico a quello di Locatelli nella generale (2'56" dopo l' 1'03" accusato sul traguardo) facendo diventare il toscano una mina vagante da sfruttare nelle successive tappe, l'ottima prova di Busato (5° a 14" e risalito nella medesima posizione nella generale a 1'33"), unita alla discreta difesa di Battaglin e Agostini (che hanno accusato rispettivamente 34" e 37" ma che figurano ancora entrambi in top-ten, staccati di 2'00" e 1'43") non lasciano dubbi su chi abbia le maggiori possibilità di far saltare la corsa nelle prossime giornate con un'azione ben congeniata.

Si giunge così alle fasi conclusive della cronometro: Aru si difende degnamente (19esimo a 27") mentre splendida è la prova di Moreno Moser che fa segnare addirittura il secondo tempo in 15'52", a soli 6" da Novak. Grande dimostrazione di forma e di costanza quindi per il leader della Lucchini che non solo rafforza la leadership della classifica a punti ma risalendo a 1'33" nella generale può ambire ancora al colpo grosso. Non resta quindi che soffermarsi sulle prove dei primi tre della generale: al di sotto delle aspettative la cronometro di Anacona, che si piazza 20esimo a 29", molto peggio invece fa il bielorusso Novikau, solamente 54esimo a 1'03". In tutto questo quella che doveva essere principalmente una giornata di difesa per Mattia Cattaneo si rivela una giornata più positiva del previsto: il leader del GiroBio è autore di una buonissima prova, senz'altro al di sopra delle aspettative, dove fa segnare un ottimo 16' netti che valgono la sesta posizione assoluta a soli 14" dal compagno di squadra.

Annotando quindi i piazzamenti di Vorobev, Trentin e Palandri che chiudono la top-ten dall'ottavo al decimo posto (16, 17 e 18 secondi il loro ritardo), non resta che volgere uno sguardo alla generale: il vantaggio di Cattaneo è salito a 57" nei confronti di Novikau e di 1'03" su Anacona ma a cominciare da Moreno Moser (4° a 1'18"), sono ancora in diversi a sperare nel ribaltone, soprattutto nel caso dovessero riuscire ad isolare il leader della Trevigiani come avvenuto nella tappa di ieri a Campo Imperatore. Dopo il lungo trasferimento di domani, giorno di riposo, non resta quindi che attendere il trittico finale, aperto venerdì dalla Lonigo-Pianezze per sapere finalmente chi sarà a trionfare in questa edizione 2011.

Vivian Ghianni

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