Palio del Recioto 2011: Preidler, questa non è fortuna - Lunga fuga di Georg, Puccio e Locatelli sul podio
- GP Palio del Recioto 2011
- Giro del Belvedere 2011
- Team Colpack [Dilettanti] 2011
- Team Hopplà - Truck Italia - Mavo Infissi - Valdarno Project [Dilettanti] 2011
- Tyrol Team 2011
- Zalf Désirée Fior [Dilettanti] 2011
- Alfio Locatelli
- Andrea Manfredi
- Axel Domont
- Davide Gennari
- Enrico Battaglin
- Fabio Aru
- Francesco Manuel Bongiorno
- Georg Preidler
- Gianfranco Zilioli
- Jules Pijourlet
- Lawrence Warbasse
- Marco Guadagnini
- Mattia Pozzo
- Mattia Sinigaglia
- Mitchell Lovelock-Fay
- Moreno Moser
- Nicola Boem
- Romain Bardet
- Salvatore Puccio
- Stefano Agostini
- Stefano Locatelli
- Pianeta giovani
Si è conclusa da pochi giorni la Coppa delle Nazioni in Toscana e il nome dell'austriaco Georg Preidler torna a farsi sentire in Veneto: e se al Toscana la vittoria è arrivata anche con una buona dose di fortuna (o sfortuna se le guardiamo dal punto di vista di Fabio Aru), al Palio del Recioto il trionfo è giunto dopo tanti tanti chilometri di fuga. Il giovane austriaco, classe 1990, del team Tyrol mette così nel proprio palmares personale la seconda vittoria dell'anno e della carriera negli Under23 ed entra di diritto tra i migliori atleti della sua categoria.
La fuga vincente di Preidler è partita al km 21 di gara insieme ad Alfio Locatelli (Palazzago) e a Mattia Pozzo (Viris Vigevano), entrambi grandi protagonisti del Trofeo Edil C di Collecchio: i tre allungano sulla prima scalata della salita di Fane, da ripetere 3 volte, e il loro vantaggio cresce sensibilmente man mano che i km del primo giro passano. Il gruppo sembra lasciar fare anche se in 8 atleti tentano il contrattacco per ricongiungersi ai 3 in avanscoperta: del resto Mattia Pozzo non è nuovo a imprese lunghe chilometri; al termine del primo giro il vantaggio degli uomini di testa è già superiore al minuto e mezzo.
La svolta della corsa avviene dopo 39 km di gara quando gli 8 contrattaccanti si agganciano alla testa della corsa formando così una fuga molto consistente di 11 atleti: oltre ai tre già citati, davanti si trovano Marco Guadagnini (Palazzago) compagno di squadra di Alfio Locatelli, Mattia Sinigaglia (Trevigiani), Davide Gennari (Podenzano), Axel Domont e Jules Pijourlet (Chambery), Lawrence Warabasse (Usa), Mitchell Lovelock-Fay (Jayco) e Gianfranco Zilioli (Colpack). Con 11 davanti il distacco del gruppo comincia a crescere e quando i fuggitivi stanno per affrontare per la terza volta la salita di Fane (che misura 9 chilometri) il loro vantaggio è di 3'15".
La salita di Fane fa le sue vittime e sulle rampe rimangono davanti solamente in 5: Georg Preidler, Mattia Pozzo, Marco Guadagnini, Lawrence Warabasse e Mitchell Lovelock-Fay, il più giovane del drappello essendo solamente del 1992 (lo scorso anno Campione del Mondo nell'Inseguimento a Squadre su pista juniores). I 5 vanno perfettamente in accordo e il loro vantaggio aumenta notevolmente fino ad oltre 4 minuti: il gruppo esita molto ad occuparsi del ricongiungimento, finchè la Colpack, rimasta priva dell'uomo in avanscoperta si incarica dell'inseguimento. Il lavoro della Colpack, poi aiutata dalla Lucchini, si vede e il tanto vantaggio accumulato si assottiglia sempre di più.
I fuggitivi non ci stanno ad essere ripresi dopo tanta fatica, alla quale nell'ultima ora e mezza di corsa si è aggiunto anche un brutto temporale, e in tre allungano ancora: sono Marco Guadagnini, Lawrence Warabasse e il mai domo Georg Preidler in giornata di grazia. Sulla salita di San Peretto la situazione cambia ancora perchè l'italiano Guadagnini non riesce a tenere il ritmo dell'austriaco e dell'americano e cede il passo mentre dietro, nel gruppo, si muovo in big a partire da Stefano Locatelli (Colpack), Romain Bardet (Chambery), Moreno Moser (Lucchini) e Manuel Bongiorno (Zalf): per il calabrese trapiantato in toscana della Zalf non sono però fortunate le internazionali di Pasqua e paga subito lo sforzo staccandosi dai migliori.
Sull'ultima salita di giornata, Fiamene, Georg Preidler lancia l'attacco definitivo, favorito anche dalla scivolata, senza nessuna conseguenza, dell'americano Lawrence Warabasse e si invola per una trionfale passerella di 10 km in solitaria. E mentre davanti il portacolori del Tyrol insiste nella sua marcia, dietro i favoriti della vigilia cominciano la loro battaglia per tentare di riportarsi sulla testa della corsa, anche se i chilometri ormai sono passati. Il numero più importante lo fa Salvatore Puccio (Hopplà), mattatore della prima parte di stagione, che in discesa si riporta da solo, prima sugli immediati inseguitori di Preidler e poi li stacca con un disperato tentativo di accodarsi all'austriaco: purtroppo all'ultima curva scivola e cade e così la vittoria di Preidler è sicura.
Salvatore Puccio conquista una sfortunata seconda posizione davanti a Stefano Locatelli e ad Enrico Battaglin (Zalf) anch'esso riuscito a rientrare sui primi inseguitori: ottima le prove anche di Moreno Moser, quinto e Fabio Aru, sesto, giunto con 24" di ritardo. Per l'americano Warabasse, caduto nella discesa di Fiamene, un meritato ottavo posto dietro ad Andrea Manfredi, giovane compagno di squadra di Salvatore Puccio. Non conosciamo i programmi futuri del talento d'oltralpe, ma se dovesse trovarsi alla partenza del prossimo GiroBio andrà certamente inserito tra i favoriti per la classifica finale.
Ieri, Lunedì di Pasqua, si è corsa invece l'altra internazionale del Veneto, il Giro del Belvedere con il trionfo della Zalf Désireé Fior grazie al suo portacolori Nicola Boem che porta a tre le vittorie stagionali dopo Mercatale e Frare De Nardi: al secondo posto ancora Salvatore Puccio, che oltre ai successi, colleziona anche numerosi podi importanti, e al terzo posto Enrico Battaglin. La Zalf ottiene anche il quinto posto con il Campione Italiano Stefano Agostini portandone ben 3 ai primi 5 posti e avendo animato tutta la corsa grazie all'azione di Manuel Bongiorno.