Coppa delle Nazioni 2011: Maremma belga, festeggia De Bie - Secondo Reguigui, Delle Stelle quinto
dal nostro inviato
Sorride subito al Belgio la prima tappa della Toscana-Terre di Ciclismo, competizione a tappe internazionale per Under 23 valida come quarta prova della Coppa delle Nazioni. A sorridere sul traguardo di Grosseto è il ventenne Sean De Bie, vincitore dello sprint a ranghi compatti con cui si è conclusa questa prima giornata. Una vittoria, quella della compagine belga, che giunge a pochi giorni di distanza da quella ottenuta da Tosh Van Der Sande (osservato speciale in questa competizione) nella Liegi Espoirs e che quindi non fa che confermare la bontà di un movimento in grado di mantenersi sempre sotto la luce dei riflettori con giovani talenti in rampa di lancio.
150 sono gli atleti che prendono il via da Grosseto (assente la nazionale iraniana inizialmente indicata tra le partecipanti) e dopo 20 chilometri di tranquillità si registra la prima azione degna di nota, operata dal bielorusso Bazhkou e dallo spagnolo Garcia Nicolas, in avanscoperta per una decina di chilometri con un vantaggio massimo di 43 secondi. Sulle rampe dell'unico Gpm di giornata verso Scansano è invece il belga Tim Wellens a rompere gli indugi e a transitare solitario in vetta con 18 secondi di vantaggio sul gruppo, azione che naturalmente gli vale la prima maglia di leader della speciale classifica.
Giunti al km 51 arriva il primo vero scossone di giornata: si sgancia un quartetto composto dal kazako Bederbekov, l'olandese Van Geffen, lo sloveno Dzamastagic, e il ceco Danacik (quest'ultimo perderà poi contatto), su cui dopo circa quindici chilometri si riportano altri otto atleti tra cui spicca il nome del nostro Sonny Colbrelli. Assieme al bresciano della Zalf si portano in testa anche due svizzeri (Aubert e Schelling), un tedesco (Mayer), un uzbeko (Dronin, in gara con la mista UCI), un polacco (Gluszak), un altro kazako (Davidenok), uno spagnolo (Simon Casulleras) e l'eritreo Tewelde. Ci piace sottolineare proprio l'abnegazione di quest'ultimo, che seppur costretto ad alzare bandiera bianca alcuni chilometri più avanti, ha voluto subito tenere alta la bandiera della propria nazionale, sicuramente una delle rappresentative accolte con maggiore simpatia in questa competizione (applaudita tra l'altro anche dall'ambasciatore eritreo in Italia Zemede Tekle).
Il drappello di 12 battistrada trova subito un buon accordo e guadagna fino a 2'40" sul gruppo, chiamato inevitabilmente alla reazione. La situazione appare ideale per i colori azzurri che, in caso di buona riuscita, potrebbero contare sulle ottime doti velocistiche di Colbrelli ma naturalmente il plotone capisce che non può lasciare ulteriormente spazio ai battistrada e, sotto l'impulso della nazionale russa (desiderosa di portare allo sprint il forte Tsatevich) riduce notevolmente il vantaggio: da 1'50" si passa a 56" dopo il 2° traguardo volante situato al 125esimo chilometro. A poco meno di 10 dall'arrivo Colbrelli, Mayer e Davidenok, gli unici superstiti dell'azione vengono riassorbiti e ci si prepara così ad assistere alla volata conclusiva. Gli ultimi chilometri sono però convulsi anche per i nostri: Puccio resta infatti attardato per un problema meccanico (nella fattispecie la rottura di una ruota che gli fa perdere 45"), poi ai -3 si registra una caduta che scombina inevitabilmente i piani di qualcuno, come Battaglin (staccato di 32"), o come McCarthy, Elissonde, Klimiankou (tutti a 45"). La volata premia la scaltrezza di Sean De Bie (figlio d'arte in quanto suo padre Eddy fu ciclista professionista) che sulla sinistra beffa l'algerino Youcef Reguigui, atleta che a quanto pare sarà meglio seguire con attenzione (nello scorso week end fu 3° allo ZLM Tour) mentre il kazako Lutsenko coglie la terza piazza. Solo piazzamenti per gli azzurri con Christian Delle Stelle quinto e Colbrelli, che ha trovato così ulteriori energie per sprintare, settimo.
Festa sul podio quindi per De Bie, che già da juniores si era fatto conoscere dal pubblico italiano vincendo una tappa alla Tre Giorni Orobica e che all'attività su strada ha sempre affiancato con buone risultanze quella nel ciclocross (nel 2008 fu medaglia di bronzo ai campionati europei).
Domani la seconda frazione, che scatterà da Follonica, proporrà l'arrivo in salita a Casciana Alta, dando così spazio ad un probabile ribaltone nella generale. Per l'Italia sarà l'occasione di un immediato riscatto, dal momento che Battaglin e Puccio continuano ad attraversare un momento di forma abbastanza soddisfacente.