Coppa delle Nazioni 2011: Battaglin e Puccio alfieri di Amadori - Il 19 parte il Toscana-Terra di Ciclismo
- Toscana - Terra di Ciclismo - Coppa delle Nazioni 2011
- Mastromarco - Chianti Sensi - Benedetti [Dilettanti] 2011
- Palazzago Elledent Rad Logistica - MCipollini [Dilettanti] 2011
- Team Hopplà - Truck Italia - Mavo Infissi - Valdarno Project [Dilettanti] 2011
- Trevigiani Dynamon Bottoli [Dilettanti] 2011
- Zalf Désirée Fior [Dilettanti] 2011
- Arman Kamyshev
- Christian Delle Stelle
- Enrico Battaglin
- Fabio Aru
- Matteo Mammini
- Piotr Gawronski
- Richard Lang
- Romain Bardet
- Salvatore Puccio
- Sonny Colbrelli
- Tosh Van der Sande
- Pianeta giovani
La Coppa delle Nazioni Under 23 torna in Italia e lo fa con un'interessantissima corsa a tappe in Toscana, regione da cui prende il nome: Toscana-Terra di Ciclismo. Questa corsa a tappe va a sostituire il Giro delle Regioni che l'anno scorso si era svolto in due sole tappe. Gli organizzatori di Toscana-Terra di Ciclismo sono i medesimi del GiroBio e dell'Eroica e hanno deciso quindi di mantenere una linea di continuità con le loro corse proponendo, nell'ultima tappa, lo sterrato che porta a Gaiole in Chianti, località simbolo delle Strade Bianche.
Le tappe saranno cinque (clicca qui per il percorso nel dettaglio), con partenza martedì 19 aprile da Grosseto e si snoderanno per il territorio della Toscana con dei tracciati piuttosto impegnativi, in particolare nella terza tappa dove gli atleti dovranno affrontare ben cinque gran premi della montagna con pendenze medie che variano dal 4.7 al 7.4% (quest'ultima è anche una delle salite più lunghe di tutto il Giro e misura 8-6 km).
La prima frazione, con partenza e arrivo a Grosseto, è la più semplice, dopo aver scalato la salita di Scansano, lunga quasi 12 km, il gruppo affronterà solamente la discesa e poi tutta pianura fino all'arrivo per l'unica tappa dedicata alla ruote veloci (tra le quali anche gli italiani Sonny Colbrelli e Christian Delle Stelle).
La seconda tappa, da Follonica a Casciana Alta, sarà l'unica con arrivo in salita, ma tutto il percorso sarà un susseguirsi di salite e strappetti anche se i Gpm segnalati saranno solamente 2: questa è sicuramente la tappa più importante per gli uomini di classifica senza essere, per forza, la più difficile, palma che invece toccherà alla frazione del giorno successivo.
Al giro di boa, la terza tappa da Lucca a Montecatini Terme, ci saranno da affrontare i cinque Gpm segnati all'inizio, tre di terza categoria, uno di seconda e uno di terza categoria anche se gli ultimi 20 km sono piuttosto semplici intervallati da un solo Gpm di terza categoria: tra le salite da affrontare anche il celebre San Baronto asperità simbolo del Gran Premio di Larciano per professionisti.
La quarta, e penultima tappa, da Capannori a Subbiano, sarà invece quella più adatta alle fughe da lontano facilitate dalla pianura all'inizio e poi da due salite delle quali l'ultima a 25 km dal traguardo (sono due scalate piuttosto semplici anche se la lunghezza e i già 3 giorni e mezzo di gara cominceranno a farsi sentire): questa tappa è anche la più lunga di tutta la corsa con i suoi 166 km.
L'ultima tappa, la quinta, ripartirà da Subbiano e arriverà, come detto, a Gaiole in Chianti: fondamentali di questa frazione saranno i 16,6 km di strade bianche, con l'ultimo tratto che si concluderà a solo 15 km dal traguardo, ma la carovana dovrà comunque affrontare, prima dello sterrato, un Gpm di prima categoria e, terminate le strade bianche, un altro GPM di seconda categoria. Si vedrà se saranno le Strade Bianche a decidere la classifica generale oppure questa sarà già delineata dalle tante salite dei giorni precedenti.
Saranno 31 i paesi al via della corsa di cui 6 rappresentati nella formazione mista dell'UCI che convoca atleti provenienti da quelle federazioni che non possono permettere un'attività ad alto livello ai propri atleti più promettenti: la principale stella straniera è, senza dubbio, il belga Tosh Van der Sande, ragazzo del 1990 in forza alla Omega-Pharma Davo, che si è aggiudicato sabato la Liegi-Bastogne-Liegi Espoirs. Saranno presenti anche l'australiano Richard Lang vincitore del Trofeo Piva, il Campione Europeo in carica il polacco Piotr Gawronski e il kazako Arman Kamyshev vincitore, lo scorso anno, dello ZLM Tour in Olanda (anch'essa prova della Coppa delle Nazioni). La Francia porta molti atleti adatti alla classifica generale come Romain Bardet (sesto nell'ultimo Tour de l'Avenir), mentre la grande assente sarà la Colombia mattatrice delle corse a tappe del 2010.
L'Italia si presenterà ai nastri di partenza con una formazione altamente competitiva su tutti i terreni a partire già dalla prima tappa. I leader per la classifica saranno verosimilmente due, Enrico Battaglin della Zalf e Salvatore Puccio della Hopplà. I due ragazzi, entrambi del 1989, vengono da una prima parte di stagione veramente esaltante; Battaglin ha già vinto tre corse tra le quali le internazionali Trofeo Zssdi e GP San Giuseppe, mentre Puccio, pochi giorni fa, ha vinto, con la divisa dell'Italia il Giro delle Fiandre Under 23, valido per la Coppa delle Nazioni. I due alfieri azzurri, il 5 aprile scorso, nel Trofeo Mario Zanchi, hanno dato vita a un bellissimo duello che ha visto vincere il più esplosivo Battaglin proprio davanti a Puccio nell'arrivo in salita toscano di Castiglion Fibocchi. Per il commissario tecnico Marino Amadori, con solo 6 uomini a disposizione (oltre ai quattro già citati saranno al via anche Fabio Aru della Palazzago e Matteo Mammini della Mastromarco), ci sarà l'arduo compito di mantenere l'equilibrio all'interno della Nazionale e di trovare, strada facendo, il capitano ideale per questo percorso così impegnativo.