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Tour de l'Avenir 2010: Risoultato pieno per Quintana - Tappa e maglia al colombiano

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L'arrivo solitario di Quintana a Risoul © LeTour.frNon ha tradito le attese la sesta tappa del Tour de l'Avenir, da Saillans a Risoul: la salita finale rivoluziona la classifica generale e riporta in vetta la nazione che domina quando la strada sale, la Colombia, con la vittoria in solitaria di Nairo Quintana, ora anche nuova maglia gialla.

La penultima frazione, con partenza da Saillans, è stata caratterizzata, per prima cosa, dal chilometraggio importante: 204 km per atleti Under 23 sono veramente tanti; se a questi si aggiungono ben 6 Gpm, di cui i primi 5 racchiusi nei primi 90 km, e poi l'arrivo in salita a Risoul, potete capire a che sforzo siano stati sottoposti gli atleti.
La bagarre inizia ancora nei primi km, lungo i quali era posizionata la prima salita di giornata: il Col de Pennes (1a categoria). Sulle rampe della prima salita si forma un primo drappello di fuggitivi con il francese Yoann Barbas (già in fuga nella tappa di ieri), l'eritreo Daniel Teklehaymanot, il bielorusso Kanstantin Klimiankou e lo spagnolo Jon Izagirre: al passaggio del Gpm hanno un vantaggio di soli 25" sul gruppo guidato da Romain Hardy (Francia A), Jarlinson Pantano (Colombia), e dal belgio con Pieter Serry e la stessa maglia gialla Yannick Eijssen in quarta posizione. Durante la discesa dal Col de Pennes, Teklehaymanot e Klimiankou cadono e l'eritreo è costretto ad abbandonare il Tour de l'Avenir: ora più nessuno dei primi 10 dello scorso anno è presente in corsa.

Lungo la stessa discesa, dal gruppo escono Romain Hardy e Jarlinson Pantano (terzo in classifica a solo 17" dalla maglia gialla) e in pochi km raggiungono i fuggitivi, tornati quindi ad essere 4 dopo la caduta. In cima al Col de Cabre gli attaccanti passano con un vantaggio di 1'45" sul plotone guidato dal Belgio con Gaetan Bille e Arthur Vanoverberghe, perché Eijssen vede davvero in pericolo la sua maglia gialla con Pantano nel gruppo davanti.
Dopo circa 70 km, altri 4 corridori si aggiungono alla fuga e sono il tedesco Martin Gründen, l'australiano Benjamin King, lo sloveno Andi Bajc e il britannico Luke Rowe: nonostante queste aggiunte, la fuga non riesce a creare un vantaggio significativo perché il Belgio mantiene il distacco sempre intorno al minuto e mezzo.

Vedendo il loro vantaggio diminuire sempre di più, Jarlinson Pantano cerca di mantere le forze per la salita finale e mentre il gruppo si avvicina (ormai notevolmente ridotto), anche la fuga perde un corridore dopo l'altro; al km 171 il gruppo condotto da Stati Uniti, Belgio e Polonia raggiunge gli ultimi fuggitivi rimasti. A 15 km dalla meta il plotone è rimasto con solo 30 corridori, ma sono presenti tutti i favoriti.
Appena la strada comincia a salire il primo a tentare l'allungo è il russo Dmitriy Ignatiev, seguito subito dopo dal colombiano Nairo Quintana, che fa esplodere il plotone: all'inizio la maglia gialla cerca di rispondere all'attacco, ma poi è costretta a cedere (a fine tappa pagherà ben 3'56") e agli altri non resta che cercare di limitare i danni e cercare di perdere il meno possibile in vista della cronoscalata di domani.
Nairo Quintana giunge al traguardo di Risoul in solitaria con un vantaggio di 39" sullo statunitense Andrew Talansky e lo spagnolo Mikel Landa Meana. A 41" giunge l'altro colmbiano Darwin Atapuma e Jarlinson Pantano, che si era prodigato anche nella fuga, è arrivato con un ritardo solamente di 1'38". Va sicuramente però segnalata la prova magistrale dell'australiano Michael Matthews, che oggi ha stupito tutti giungendo sesto in un tappa lunga, dura e con arrivo in salita: le potenzialità di questo giovane aussie sono veramente incredibili. Anche il giovanissimo primo anno Wilko Kelderman, giunto alle spalle di Matthews, merita di essere segnalato.

La maglia gialla passa sulle spalle ora di Nairo Quintana, pronto a difenderla dagli ultimi assalti nella tappa di domani, la cronoscalata di 13,5 km da Guillestre a Risoul: i colombiani potrebbero anche fare il colpo grosso essendo presenti in 3 nei primi 5 della classifica generale.

Laura Grazioli

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