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Tour de l'Avenir 2010: Degenkolb ci prende gusto - Secondo successo per il tedesco

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L'arrivo a braccia alzate di John Degenkolb a Loriol-sur-Drôme - Foto www.letour.frL'attesa dell'ultimo weekend di salite ha avuto un bell'antipasto con una tappa trasferimento tutta sali-scendi adatta sia a fughe che a possibili incursioni nella classifica generale: a trionfare, con una volata ristretta sui compagni di fuga, è stato il tedesco John Degenkolb, che porta così a due le vittorie in questo Tour de l'Avenir.

La frazione odierna, da Vals-Les-Bains a Loriol-sur-Drôme di 153 km, presentava due Gpm (di cui uno di 2a categoria) dopo pochi chilometri dalla partenza e poi una lunga discesa fino all'arrivo, intervallata solo da un dentello a meno di 15 km dal traguardo: i primi due Gpm erano perfetti per creare una fuga da portare al traguardo, ma il gruppo non ha lasciato spazio a tentativi lungo queste salite.

Solamente al km 34 riesce a formarsi un gruppetto di attaccanti, un gruppetto di nomi molto interessanti: John Degenkolb (Germania), già vincitore di una tappa, Nelson Oliveira (Portogallo), lo scorso anno medaglia d'argento nel Campionato del Mondo a cronometro, Jesús Herrada López (Spagna), campione nazionale spagnolo, Yoann Barbas (Francia B) quest'anno piazzato sia nella Ronde de l'Isard che al Tour de Pays de Savoie, Jan Tratnik (Slovenia), vincitore del G.P. Liberazione e secondo al Giro delle Regioni, e Benjamin King (Australia). Il gruppetto guadagna un minuto in pochi km, ma il plotone guidato da Francia e Belgio non ha lasciato molto spazio ai fuggitivi vista la presenza del tedesco Degenkolb, non distante dalla vetta della classifica.

Dopo un'ottantina di km, quando il vantaggio degli attaccanti è intorno al minuto e 20 secondi, un albero cade sul percorso del Tour e costringe gli organizzatori a neutralizzare momentaneamente la tappa per permettere le operazioni di sgombero della sede stradale.

La fuga, con questo incidente, viene leggermente favorita e aumenta il vantaggio nei confronti del gruppo dal quale però, dopo il rifornimento, esce al contrattacco il russo Arkimedes Argueles Rodrigues: il quale dopo circa 30 km riesce a riprendere i fuggitivi, ma il gruppo si avvicina sotto l'impulso della squadra belga per difendere la maglia gialla di Yannick Eijssen; infatti nel momento in cui Argueles raggiunge gli uomini davanti, il loro vantaggio si è ridotto a soli 35".

John Degenkolb non cede e in cima all'ultima salitella accelera l'azione del gruppetto e Yoann Barbas e Arkimedes Argueles sono costretti a cedere (troppa la fatica fatta per riprendere gli attaccanti da parte del russo che non ha resistito all'allungo del tedesco): sulla salita i battistrada riescono a riportarsi ad un minuto sul gruppo e in discesa gli attacchi si susseguono. John Degenkolb impone un ritmo veramente impressionante al gruppetto, ma anche al plotone lasciato all'inseguimento perché non riesce a recuperare lo svantaggio: qualcuno tenta addirittura di uscire dal gruppo principale per un tentativo personale, è il caso dello scalatore Thomas Bonnin, ma lo scatto ha esito negativo.

A un km dal traguardo i fuggitivi hanno ancora 40" e sul rettilineo d'arrivo il tedesco Degenkolb accelera ancora e vince con facilità sullo spagnolo Jesús Herrada López, l'unico in grado di tenergli le ruote perché agli altri fuggitivi verrà segnato un secondo di distacco. Al terzo posto arriva Nelson Oliveira davanti a Benjamin King ed a Jan Tratnik mentre il gruppo viene regolato dall'australiano (che ha appena firmato un contratto biennale con la Rabobank) Michael Matthews.

La tappa di domani è di quelle che lasciano il segno perché i trasferimenti sono finiti: 204 km da Saillans a Risoul con 5 Gpm già nei primi 100 km e poi l'arrivo in salita a Risoul, asperità di 13 km al 7% di media.

Laura Grazioli

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