Tour de l'Avenir 2010: Giovani di sicuro Avenir - Piccola Boucle, l'analisi dei favoriti
Saranno 120 i partenti per l'edizione 2010 del Tour de l'Avenir: 18 nazionali (la Francia come paese ospitante ha diritto a due squadre) e il Team del Centro Mondiale del Ciclismo di Aigle. In questi 120 ci sono quasi tutti i migliori under23 del mondo. Nonostante ce ne fosse la possibilità, nessuna nazionale ha deciso di portare atleti provenienti da squadre Pro Tour, anche per l'impossibilità di schierarli poi nei Campionati del Mondo.
Il percorso estremamente selettivo dell'Avenir 2010 ha obbligato le squadre a diminuire le ruote veloci, ridotte a solo una o due per team, per optare su corridori più completi e forti in salita. Nazione faro è ovviamente la Francia che è chiamata a difendere la vittoria di Romain Sicard e si affida a 12 corridori di assoluto talento, uno di loro recente vincitore anche al Giro della Valle d'Aosta nella tappa con arrivo al Forte di Brad: Thomas Bonnin. Nella stessa squadra saranno presenti il campione nazionale francese Geoffrey Soupe, Thomas Damuseau e Arnaud Courteille attaccanti puri perfetti per animare la corsa nelle tappe intermedie. Non da meno è l'altra squadra francese che ha in Loic Desriac il capitano designato.
Sarà invece Timothy Roe il capitano della nazionale australiana, passista scalatore che si difende ottimamente anche a cronometro, quest'anno giunto secondo al Giro di Turingia: la squadra può contare anche su uno dei più forti velocisti del mondo, Michael Matthews, che quest'anno ha raccolto vittorie anche in corse piuttosto importanti come il Giro di Malesia.
La Germania si presenta con due talenti di primissimo livello come il campione nazionale John Degenkolb, recente vincitore del Giro di Turingia e con già 7 successi stagionali; insieme a lui David Rosch capitano designato per la classifica generale quest'anno nella top ten di 3 corse a tappe.
Al via tutti i migliori anche per gli Stati Uniti che portano ben 3 punte per la classifica generale come Andrew Talansky (decimo al Val d'Aosta), Ian Boswell (terzo al Tour of Utah) e Alex Howes; potrebbero anche aggiudicarsi la prima maglia gialla grazie alla presenza di Taylor Phinney (vincitore di 4 cronometro quest'anno oltre che dell'Olympia's Tour e della Parigi Roubaix U23).
È certamente una delle nazionali più belle quella dell'Olanda che presenta 6 atleti di altissimo livello come Tom Dumoulin, vincitore del Giro del Portogallo e della cronometro del GiroBio, il velocista Coen Vermeltfort e il campione nazionale Tom-Jelte Slagter: da guardare con attenzione è il primo anno Wilko Kelderman vincitore del Tour d'Alsace.
Quando ci sono le salite c'è la Colombia che porta i suoi grimpeur e la presenza di una cronoscalata aumenta sicuramente le credenziali di questa nazionale: Nairo Quintana, Jarlinson Pantano e Darwin Atapuma saranno le tre punte per la classifica generale.
La nazionale russa porta alcuni atleti molto interessanti come Nikita Novikov che si è ben comportato al Giro della Valle d'Aosta, Rodrigues Arguelyes e Viacheslav Kuznetsov vincitore della Cote Picardie. Notevoli sono anche le nazionali slovena e bielorussa, la prima con Marko Kump, Jan Tratnik, Blaz Furdi e Luka Mezgec e la seconda con Siarhei Papok, Andrei Krasilnikau e Kanstantin Kliamyankou.
La squadra mista dell'UCI ha due punte di assoluto rilievo come il venezuelano Jonathan Monsalve, sempre in prima linea quando la strada sale, e l'eritreo Daniel Teklehaymanot già sesto lo scorso anno: è possibile, però, che questo percorso sia troppo duro per il giovane africano.
Anche le altre nazionali hanno portato i loro migliori U23 e di certo meritano di essere nominati: Nelson Oliveira e Domingos Goncalves del Portogallo, Yannick Ejissen del Belgio (nazionale coraggiosa, che non schiera al via nè Debussechere, nè Vandousselaere e nemmeno De Vreese), Jesus Herrada Lopez della Spagna, Pit Schlechter del Lussemburgo, Luke Rowe e Alex Dowsett della Gran Bretagna, Michael Baer della Svizzera, Piotr Gawronski e Michal Kwiatkowski della Polonia, Arman Kamyshev del Kazakistan e Sebastian Lander e Christopher Juul-Jensen della Danimarca.