Giro della Valle d'Aosta 2010: Bel Gazzara, non è un film! - Fuga di 59 e doppietta Trevigiani a Quart
La prima tappa del Giro della Valle d'Aosta è un trionfo della Trevigiani che conquista il primo e il secondo posto in questa frazione di apertura: la vittoria è andata al giovane siciliano Michele Gazzara, classe 1990, che ha attaccato sul penultimo Gpm di giornata, dopo essersi trovato davanti già quando mancavano 100 km all'arrivo insieme ad altri 58 atleti, e si è involato da solo fino al traguardo di Quart. Ai lati del podio il compagno di squadra Mario Sgrinzato e il francese Jerome Mainard della Rhone Alpes.
Gli organizzatori per la tappa inaugurale avevano inserito ben 6 Gpm da scalare negli ultimi 100 km (un circuito da ripetere tre volte con il San Brissogne e il Chetoz), ma probabilmente non si aspettavano che la vera bagarre ci sarebbe stata nei 50 km pianeggianti che precedevano le salite: l'andatura elevatissima fin dai primi km, che aveva stroncato ogni tentativo di allungo, spezza il gruppo in due tronconi e davanti si ritrovano in 59 con la Trevigiani al completo e ben 4 uomini rispettivamente per Beevern, Bergamasca, Zalf e Katusha; è chiaro che questa azione prospetta un finale del tutto diverso da quello che molti si attendevano, ossia un'attacco sull'ultimo GPM di alcuni corridori per giocarsi la tappa. Ci sono nomi molto importanti all'interno di questa azione, oltre ai componenti delle squadre citate in precedenza, come il francese Nicolas Edet, il russo Alexey Tsatevitch, Matteo Fedi del Team Hopplà, lo statunitense Alex Howes e il venezuelano della Mastromarco Jonathan Monsalve.
La fuga guadagna rapidamente sul resto del gruppo e ai piedi del primo GPM di San Brissogne il ritardo degli inseguitori è già quasi di 3 minuti. Nonostante ciò, chiaramente in un gruppo così numeroso è difficile trovare l'accordo, e quindi la bagarre è continua, almeno fino al 70esimo km quando un attacco di Jimmy Turgis (Francia), Michele Gazzara (Trevigiani) e Matteo Mammini (Mastromarco) mette fine ai continui allunghi in testa al plotone dei fuggitivi.
Michele Gazzara, Matteo Mammini e Jimmy Turgis proseguono di comune accordo per circa 40 km, Gazzara passa per primo su qusi tutti i Gpm e questo gli permetterà di indossare anche la maglia a pois di questa speciale classifica, mentre dietro di loro la situazione è molto fluida con il gruppo dei fuggitivi che si sfalda, ma con il grosso del plotone che perde ancora ulteriore contatto dalla testa della corsa. Ai piedi della penultima salita del San Brissogne il gruppo si trova a 3'35".
Sul San Brissogne attacca Michele Gazzara e guadagna velocemente sui compagni di fuga che in cima al Gpm passano entrambi con più di un minuto di distacco; all'inseguimento di Gazzara, a 2 minuti, si è formato un gruppetto di 6 corridori con Ignatenko (Katusha), Di Carlo (Futura), Bekaert (Bevereen), Sgrinzato (Trevigiani), Mainard (Rhone Alpes) e Bernardetti (Mastromarco).
È un'impresa quella di Gazzara, perché il ragazzo riesce a rimanere in testa, da solo, per quasi 30 km, e resiste anche al recupero degli inseguitori che sull'ultimo Gpm transitano con solo 1'20" di distacco. Il trionfo è meritato e, per il suo team, la Trevigiani, va aggiunta la gioia per il secondo posto di Mario Sgrinzato che, per come si era messa la corsa, sembrava impensabile.
La tappa di domani è certamente quella più impegnativa con 5 Gpm di cui l'ultimo, il San Carlo, posto a 1951 m di quota: lo scollinamento sarà a 21 km dal traguardo e, da lì, tutta discesa fino a Morgex; senza dubbio è la tappa più dura di tutto il Giro e stavolta i favoriti non potranno stare a guardare.
