Giro delle Valli Cuneesi 2010: Santoro sul Fauniera: un altro show - Lo scalatore lucano è anche nuovo leader
- Giro delle Valli Cuneesi nelle Alpi del mare 2010
- Colpack De Nardi Bergamasca [Dilettanti] 2010
- Mastromarco Chianti Sensi Benedetti [Dilettanti] 2010
- Zalf Désirée Fior [Dilettanti] 2010
- Antonio Santoro
- Murilo Ferraz Affonso
- Nicola Testi
- Ricardo Pichetta
- Salvatore Puccio
- Stefano Locatelli
- Thomas Damuseau
- Yonathan Monsalve Pertsinidis
- Pianeta giovani
Il Fauniera ha scelto: la tappa di oggi, più che essere l'arrivo decisivo per la classifica finale del Giro delle Valli Cuneesi, sembrava una specie di campionato delle squadre italiane in salita, atto a decidere quale sia il miglior scalatore presente attualmente nella categoria Under 23 nazionale.
Questa sfida va ad Antonio Santoro, ventun'anni da compiere a settembre, che s'impone come uno dei corridori da tener d'occhio nel futuro con la consacrazione di oggi. Nonostante fosse chiaro sin dall'inizio dove si sarebbe decisa la tappa, al mattino è partita la classica fuga, alla quale stavolta è stato lasciato un po' di margine. Anche oggi la composizione del gruppo fuggitivo si delinea presto: dopo 4 chilometri il brasiliano Affonso (Progettociclismo) scatta e lo seguono il suo compagno Barbero Piantino, Puccio (Bedogni Grassi Natalini), Anzalone (Palazzago), Testi (Team Hopplà), Durbano (Cerone Rafi), Guderzo (Mantovani), Grava (Viris Isauto), più due Zalf (Penasa e Collodel) - per mettere pressione alla Mastromarco - e Di Corrado (Colpack), quest'ultimo come possibile appoggio per un'eventuale azione di capitan Locatelli. In classifica il migliore è Puccio a 4'24", così le squadre interessate, Mastromarco in primis, limitano il margine intorno ai 2 minuti e mezzo.
Margine che comincia inevitabilmente a calare sulle prime rampe della Fauniera: Testi, già vincente nel GP Ponte alla Chiassa quest'anno, tenta un'azione personale ma ai meno 17 km è ripreso dal gruppo. La scalata della Fauniera da qui in poi si fa attendista: evidentemente gli altri temono lo strapotere della Mastromarco e non osano azioni a lunga gittata per poi rischiare una cotta.
Strapotere che è confermato dalle due accelerazioni di Antonio Santoro: alla prima resiste solo Ricardo Pichetta, anche stavolta tra i protagonisti; alla seconda Pichetta scoppia (prenderà qualcosa come 2' in 3 km) e il grimpeur lucano s'invola verso il traguardo, staccando nettamente i rivali.
Locatelli, marcato da Monsalve, è secondo a 56"; a poca distanza lo seguono Moreno Moser e Aru, mentre gli Zalf Battaglin e Agostini accusano rispettivamente 1'36" e 1'45". Zardini giunge staccato di 3' mentre Damuseau, presumibilmente all'ultima esperienza tra gli Under 23 prima di cominciare lo stage con la Skil-Shimano, accusa più di 4' da Santoro.
La classifica di tappa rispecchia a grandi linee la generale, con Monsalve davanti a Locatelli ancora in lotta domani per il secondo posto: l'arrivo di Vinadio è più adatto alle caratteristiche del venezuelano che, se non dovesse faticare troppo per difendere la leadership del compagno, potrebbe cercare il guizzo vincente che fino ad ora gli è mancato. In alternativa, una tappa come quella di domani, con un circuito nervoso prima dell'arrivo in salita, potrebbe prestarsi a fughe da lontano e - perché no? - a delle imboscate, visto che la Fauniera ormai è alle spalle.
D'altronde, i Mastromarco corrono in sei e se qualcuno volesse attaccarli da lontano (la Zalf ne ha i mezzi, tanto per dirne una) i due leader potrebbero essere costretti a muoversi di persona.