Giro delle Valli Cuneesi 2010: Monstremarco! Esulta Santoro - Monsalve sempre più leader
- Giro delle Valli Cuneesi nelle Alpi del mare 2010
- Mastromarco Chianti Sensi Benedetti [Dilettanti] 2010
- Rafi - Cerone [Dilettanti] 2010
- Trevigiani Dynamon Bottoli [Dilettanti] 2010
- Antonio Santoro
- Enrico Barbin
- Enrico Battaglin
- Francesco Lasca
- Marco Coledan
- Mattia Pozzo
- Michele Gazzara
- Ricardo Pichetta
- Stefano Agostini
- Stefano Locatelli
- Yonathan Monsalve Pertsinidis
- Pianeta giovani
Il duo della squadra toscana dà conferma alle sorgenti del Maira dell'affiatamento e delle attitudini bellicose mostrate al Giro Bio: la terza tappa del Giro delle Valli Cuneesi è appannaggio di Antonio Santoro, alla seconda affermazione stagionale, sul compagno di squadra Johnatan Monsalve, in seguito a un'azione sull'ascesa finale.
La tappa partiva da Caraglio e dopo un circuito con doppia scalata della Colletta di Fossana, risaliva il torrente Maira fino alla sorgente negli ultimi 36 km del percorso. A differenza del giorno precedente, la fuga si è sviluppata subito, dopo 2 km, con protagonisti il francese Girard (Chambéry Cyclisme Formation), ancora una volta Francesco Lasca (Bedogni Grassi Natalini), Mattia Pozzo (Viris Isauto) e soprattutto Michele Gazzara e Marco Coledan della Trevigiani, decisa a far saltare in aria la corsa: Gazzara ha infatti solo 1'30" di ritardo in classifica e le altre squadre che puntano al successo finale son costrette a tirare per non far decollare la fuga. Infatti il vantaggio si mantiene sui 30" a lungo, dopodiché la fuga viene lasciata andare e per una larga fase di gara Gazzara è leader virtuale.
Quando si arriva al letto del Maira la strada comincia a salire e Gazzara e Pozzo si liberano dei compagni di fuga, scollinando insieme a Stroppo. Il gruppo intanto rimonta e li riprende ad Acceglio, ai piedi della salita finale. La Trevigiani non si rassegna al verdetto fallimentare della fuga e gioca il jolly: Enrico Barbin scatta sul tratto duro dopo Acceglio e prende margine, tanto da sembrare capace di prendersi tappa e maglia. Negli ultimi 3 km parte però, decisa, l'azione a due dei gioielli della Mastromarco: rientrano su Barbin che ha esaurito le energie e non riesce a stare col gruppo dei big, poi il lucano va a prendersi la tappa, mentre il venezuelano consolida la sua leadership. Il 3° posto va a un sorprendente (ma non troppo) Ricardo Pichetta, portacolori della Rafi-Cerone di orgine brasiliana, ma cuneese quanto basta per indossare la maglia ciclamino di miglior piemontese (sulle sue spalle già dalla prima tappa, ma oggi decisamente consolidata).
Anche oggi i distacchi restano limitati e si mantengono nell'ordine dei secondi e non dei minuti: le prime tre salite si son rivelate troppo dolci-brevi-irregolari per fare una seria selezione. Pichetta è arrivato a 5", Stefano Locatelli a 8", Agostini, Battaglin, Damuseau e Zardini tra i 12" e i 17". In affanno oggi Gorato e Canola (23"), Moser (26") e Aru (34").
Tutti attendono il totem Fauniera, e inevitabilmente questi giorni son saliti senza strafare ed evitando di esporsi più di tanto. La Mastromarco cerca di far paura ai rivali, una salita come quella di domani non può che essere congeniale alle caratteristiche di Santoro e può anche darsi che Monsalve, più spremuto nei primi tre giorni, possa giocar d'attacco per tentar qualcosa per sé e comunque facilitare il compagno. Locatelli e Damuseau, invece, fino ad ora son rimasti coperti, ma sembrano tutt'altro che in difficoltà e domani potrebbero piazzare più di una zampata.