Campionati Europei U23 2010: Gawronski Beat, che ritmo - Battuto Oliveira. Nizzolo quinto
In un percorso come quello di Ankara, adatto ai passisti con i suoi dolci strappetti, lasciare un discreto margine un gruppetto di buoni cronoman equivale a dire che la tanto attesa volata finale per decidere il successore di Boeckmans forse non avrà luogo.
Forse qualcuno in gruppo si sarà posta la questione quando a tre giri dalla fine hanno preso il largo il buon cronoman lituano ed ex stagista Credite-Agricole Evaldas Siskievicius, il russo Matvey Zubov della Katusha Continental e il portoghese Nelson Oliveira già bronzo nella crono di venerdì. Come se non bastasse a questi si è subito aggiunto Pawel Gawronski che all'ultimo GiroBio si è piazzato al settimo posto nella crono. Da questi quattro atleti, che avevano ancora davanti ben 30 km da percorrere, è infatti poi uscito il vincitore della maglia di Campione Europeo Under 23.
A spuntarla è stato il polacco Gawronski sull'eterno piazzato Oliveira mentre gli altri due generosi fuggitivi si sono persi sul più bello. Eppure i quattro corridori non hanno mai raggiunto un vantaggio rassicurante. Alla fine dell'undicesimo dei tredici giri in programma il loro vantaggio superava di poco il mezzo minuto sul gruppo mentre un terzetto comprendente il nostro Alberio cercava di colmare il gap. Ripresi i contrattacanti dal gruppo tirato dalla Slovenia per Kump e per Furdi, in testa al gruppo hanno cominciato ad alternarsi anche francesi e italiani con polacchi e lituani diligentemente pronti a rompere i cambi. Il risultato che ne veniva fuori al suono della campana era un nulla di fatto: sempre 30". Negli ultimi 13 km però tra i quattro fuggitivi sono iniziate a mancare le forze. Il lituano era visibilmente il più stanco: visto il gruppo in rimonta, distanziato di circa 100 mt, Siskievicius ha infatti stretto la mano ai compagni d'avventura che però non si sono rassegnati. Infatti Gawronski e Oliveira acceleravano ancora e dopo aver salutato il lituano si scrollavano anche il russo Zubov.
L'ultimo sforzo degli italiani, soprattutto con un generosissimo Colbrelli, per ricompattare il gruppo non serviva a niente: il polacco classe '90 infatti vinceva lo sprint a due mentre dietro il francese Demare, Under di primo anno vincitore di una tappa in Canada alla Coppa delle Nazioni, conquistava il bronzo. Proprio nella volata per la terza piazza Nizzolo non riusciva ad avere un buon guizzo e l'europeo dell'Italia finiva con un 5° posto decisamente amaro. Anche perchè gli azzurri avevano lavorato bene per tutto il giorno: quando nel corso del quarto giro è nato un tentativo con 6 atleti il nostro Gianluca Leonardi si è subito inserito asieme allo sloveno Kumar, al bielorusso Lagun, al francese Bonnet, al bulgaro Yovchev e allo svizzero Hofstetter. Per questi 6 atleti il vantaggio massimo è stato di un minuto e mezzo visto che dietro i belgi non ci stavano e nel corso del 9° giro hanno ricompattato il gruppo anche con l'aiuto dei turchi autori di un inutile forcing che sa tanto di messaggio alla nazione. Ripresa la fuga con Leonardi, ci ha pensato Colbrelli a smuovere le acque buttandosi in un tentativo con altri sei atleti stoppato però dopo pochi km dai soliti sloveni. Quando però è partito il tentativo decisivo forse nessuno ci ha creduto. Nè i ragazzi di Amadori, nè i francesi nè gli sloveni e i belgi che fino ad allora avevano chiuso ogni tentativo. Bastava comunque poco per riprendere i due fuggitivi arrivati alla fine con un margine risicato di 3".
Gli azzurri hanno pagato la doppia tattica, puntare sia sullo sprint che sui tentativi di portare via una fuga, restando a corto di gambe nel finale dove con qualche sforzo in più ci si poteva riportare sotto e pilotare Nizzolo almeno verso una medaglia. C'è da dire che Guardini è stato anche sfortunato rompendo la catena nel finale ma a conti fatti non tutto è girato alla perfezione tra le fila azzurre.