Giro Bio 2010: Livin' la vida Loca(telli)! - Assolo di Paolo a Cesenatico
Possiamo tranquillamente scordarci le scontatissime tappe piatte come un biliardo di una volta, quelle in cui la tentazione di uscire a fare una passeggiare per poi rientrare a casa in vista dell'ultimo chilometro per godersi lo sprint finale, unico momento interessante di giornate interpretate spesso come trasferimento. Di fatto praticamente nulla è accaduto a livello di cambiamenti in classifica generale nei quasi 150 chilometri tra Castelfranco Emilia e Cesenatico ma l'opzione "volatone di gruppo" (ultima occasione di questa edizione per le ruote veloci) ha finito per risultare bocciata chilometro dopo chilometro. Nonostante il giorno di riposo le energie sono quelle che sono, così pure gli organici che si apprestano a concludere la gara (sono poco meno di 150 gli atleti ancora della partita); aggiungiamo a ciò la consueta partenza a spron battuto nonostante la pessima giornata sotto il profilo metereologico e possiamo capire come la formazione di un cospicuo drappello di corridori giusti potesse portare ad un'azione da lontano conclusa positivamente. Sembra aver pensato questo Paolo Locatelli, lanciatosi assieme ad un'altra buona decina di atleti verso quel traguardo più sognato che voluto, in quelle che erano le strade di Marco Pantani e che forse proprio per questo richiedevano un qualcosa di speciale, proprio come era riuscito a Manuel Belletti nel Giro d'Italia vero e proprio neppure un mese fa.
E' bastato capire che anche le più piccole fasi dominate dall'attendismo avrebbero potuto compromettere quanto di buono fatto fin lì e tanto è bastato per piantar tutti sui pedali, ricordandosi di esser stato uno dei migliori passisti in circolazione nelle annate precedenti, tra successi nell'inseguimento individuale ed un ragguardevolissimo podio alla Parigi-Roubaix riservata agli juniores. "Se ne avete ora venite a prendermi!" è sembrato mostrar il possente Paolo con la sua azione potente, partita quando al traguardo mancavano ancora più di trenta chilometri ed una quindicina di corridori avrebbe potuto riassorbirlo da un momento all'altro. E invece no, il passo è stato deciso, il distacco mantenuto sempre nell'ordine dei 30-40 secondi fino ai meno 5 dal traguardo, quando un semplice cavalcavia sembrava poter stroncare qualunque velleità di successo, riducendo il vantaggio a poco meno di 20 secondi. Ma ormai mancava troppo poco per arrendersi, troppo poco per preoccuparsi del nuovo temporale che di lì a poco si sarebbe riversato sugli atleti. Quel che contava era solo recuperare un pò di energie e spingere più che si poteva, per regalarsi la terza vittoria stagionale (senza dimenticare la piazza d'onore alla Coppa San Geo) e dimenticare così in maniera definitiva anche i problemi fisici che avevano condizionato la stagione precedente. Così è stato e sotto la pioggia Cesenatico ha applaudito il successo di Paolo Locatelli che è valso la prima gioia di questo GiroBio alla Bergamasca De Nardi Colpack, che un Locatelli si era prefissata di metterlo in mostra in gara ma era lo Stefano non avente nessun grado di parentela col vincitore odierno e che a causa di una crisi di fame giunta nel momento peggiore sulle ultime rampe del Grappa, ha forse visto definitivamente tramontate le chanche di successo finale.
Alle spalle di Locatelli, con un distacco di 16", agli altri coraggiosi di giornata, che proprio sul bergamasco (in avanscoperta fin dalle battute iniziale assieme a Nizzolo e Bonan, dopo che i primi tentativi erano pressochè morti sul nascere) erano riusciti a riportarsi a circa metà gara, non è rimasto che giocarsi la volata per il secondo posto, col rammarico di aver visto sfumare un'occasione unica. E' stato l'atleta della Generali Daniele Zuanon a regolare Calzoni, Centra, Maggiore, Girardini, Menapace, Diego Aldegheri, Gaffurini e Zanco (che assieme a Doneddu, Torri, Stocco, Fedele, l'olandese Dumoulin e lo spagnolo Romero componevano il gruppetto inseguitore) mentre il gruppo, il cui ritardo dalla testa della corsa si è mantenuto sempre attorno al minuto, ha concluso a 58" regolato dall'atleta della Gavardo Nicola Ruffoni. Tra i fuggitivi chi sorride un pò di più è senz'altro Diego Zanco, che col suo distacco di 7'05" da Betancur al mattino era l'atleta meglio piazzato e con la trentina di secondi incamerati quest'oggi è riuscito a risalire fino alla quinta posizione a 6'18" mentre tutto resta invariato per quel che concerne le prime quattro posizioni.
Una giornata quella odierna che comunque si è fatta sentire nelle gambe degli atleti, con la media finale superiore ai 48 chilometri orari e che nell'azione di Paolo Locatelli ha avuto un'ideale anteprima della prova a cronometro di domani, coi nervosi 30,5 chilometri distribuiti tra Tavullia e Urbino. Il tracciato nervoso potrebbe permettere al leader Betancur, non propriamente un fulmine contro il tempo, di riuscire a limitare i danni e, perchè no, riuscire addirittura a guadagnare nei confronti di qualche rivale vista la difficoltà della prova. Quel che è certo è che le emozioni di questo GiroBio proseguiranno anche nella giornata di domani. E possibilmente andranno anche oltre.