Giro Bio 2010: Il "caccia" Guardini decolla - A Ghedi sconfitti Nizzolo e Ruffoni
Volata a ranghi compatti doveva essere e così è stata: sul traguardo di Ghedi (BS) il potente velocista veronese, classe 1989, Andrea Guardini (Casati NGC) passa per primo davanti al brianzolo Giacomo Nizzolo (Trevigiani) e al bresciano Nicola Ruffoni (Gavardo) che gareggiava sulle strade di casa.
La tappa partita da Salsomaggiore, di 155 km, si snodava su un percorso totalmentente pianeggiante nella Pianura Padana tra le province di Parma, Cremona, Mantova e Brescia: in maglia di leader il portacolori del Team Marchiol Gianluca Leonardi, vincitore della tappa di ieri.
Il gruppo è proseguito compatto per i primi 35 km di gara e poi ha preso il via una fuga abbastanza numerosa di 11 uomini che ha guadagnato abbastanza rapidamente nonostante la media di corsa sia stata molto alta (come ieri superiore ai 51 km/h); questi gli uomini in fuga: Alexandr Polivoda (Brunero), Lorenzo Mola (Delio Gallina), Mattia Costantino Bedin (Generali), Ronan Van Zandebeek (Olanda), Marco Bonan (Team Trentino), Andrea Palini (Gavardo), Roberto D'Agostin (Marchiol), Christian Schneerberger (Svizzera), Davide Bonomi e Nicola Dal Santo (Mantovani), Luca Dodi (Tecninox). Alcuni di questi erano già presenti nella fuga di ieri come Palini e Bonomi, e anche oggi han tentato di rimescolare le carte in tavola evitando la volata (del resto ieri ci erano riusciti).
Il plotone sembra intenzionato a non lasciare troppo spazio a questo tentativo di fuga e tiene gli attaccanti a una distanza di sicurezza attorno al minuto e mezzo, ma arrivati al 100esimo km l'andatura del gruppo rallenta e il vantaggio aumenta rapidamente fino a 3'20". Alcuni corridori escono all'inseguimento degli 11 come Matteo Busato (Zalf), Andrea Vaccher (Ort Reale Mutua), Matteo Belli (Hopplà), Winer Anacona (Colombia), Giacomo Calzoni (Delio Gallina), Antonino Parrinello (Grassi) e Rolf Kobelt (Svizzera), ma i loro tentativi sono partiti troppo tardi per poter ricongiungersi con gli 11 in avanscoperta e nell'arco di una decina di km tutti questi tentativi vengono annullati.
All'ingresso nel circuito di Ghedi le squadre dei velocisti si organizzano per l'inseguimento, contemporaneamente davanti finisce l'accordo e il vantaggio dei fuggitivi cala in maniera vistosa: al suono della campana, all'ingresso dell'ultimo giro (ogni giro era lungo 13,9 km) il vantaggio si è ridotto a soli 13".
A 7 km dal traguardo il gruppo si ricongiunge con gli uomini rimasti davanti e l'alta velocità impedisce i tentativi solitari (ce ne saranno un paio): il gruppo entra a Ghedi compatto con la Casati e la Trevigiani pronte a lanciare i loro rispettivi velocisti. Più rapido di tutti è però Andrea Guardini che vince di mezza bici su Giacomo Nizzolo: al terzo posto il bresciano Nicola Ruffoni molto stizzito all'arrivo perché ci teneva molto a trionfare sulle strade di casa; anche il quarto arrivato è un bresciano, Marco Amicabile della Delio Gallina.
Per Andrea Guardini si tratta della decima vittoria stagionale, ma certamente una delle più importanti, per uno sprinter partito dalla velocità pura in pista (campione europeo juniores del keirin, ricevette anche dei complimenti da Florian Rousseau) e riscopertosi perfetto per la strada.
Da domani si comincia a salire, con la tappa da Peschiera del Garda a Gallio (Altipiani di Asiago) con arrivo in salita e altri 3 GPM Passo di Sommo, Luserna e Passo di Vezzena: si preparino gli scalatori.