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Giro Bio 2010: Vedi Omar quanto è bello - La prima tappa è di Lombardi

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Lombardi vince la 1a tappa - Foto Uff. stampa © ScanferlaGli inizi di competizione hanno iniziato proprio a piacere ad Omar Lombardi. Non si spiegherebbe altrimenti la sua perentoria volata che gli ha consentito di aprire nel migliore dei modi il GiroBio edizione 2010 e che ne ha confermato l'ottimo momento, già mostrato con lo splendido uno-due realizzato nelle prime due giornate di gara al Giro delle Pesche Nettarine.

Ben comincia il bresciano Lombardi e ben ricomincia la Lucchini Unidelta Ecovallesabbia che per il secondo anno consecutivo si aggiudica così la prima frazione e la prima maglia biancorossa di leader, visto che dodici mesi fa fu Patrick Facchini a suggellare vittoriosamente la prima frazione. Anche questa volta la prima tappa si è mostrata nervosa quanto bastava per dare una prima movimentata alla classifica generale, attraverso il circuito di 27 chilometri da ripetere per quattro volte per complessivi 111 chilometri attorno a Cairo Montenotte, la località dell'entroterra ligure da cui ha preso il via questa edizione. Proprio il profilo nervoso del tracciato, con due salite tra cui quella posta in località Clini Pattoni, valevole come gran premio della montagna al secondo ed ultimo passaggio, quando dal culmine mancavano appena sei chilometri al traguardo, ha già chiamato inevitabilmente all'azione tutti i principali pretendenti al successo finale, praticamente riusciti quasi tutti ad entrare nel gruppetto di venti atleti che si è poi giocato il successo allo sprint. Di certo tra le più soddisfatte dopo questa prima giornata oltre alla già citata Lucchini (riuscita ad inserire anche Luca Benedetti, ovvero il leader designato per la generale) troviamo la Mastromarco (presenti Monsalve e Santoro nel primo gruppo) ma soprattutto la nazionale colombiana, che oltre ad aver cercato di movimentare la corsa è riuscita a piazzare ben cinque atleti su sei nel gruppo buono. Se dal vicecampione del mondo under 23 in carica Betancur e da Winner Anacona (apparso in splendida forma nelle ultime settimane, con tanto di successo nel Trofeo Matteotti e al Giro del Montalbano) era da auspicare la presenza nelle fasi cruciali, desta sicuramente interesse la presenza dei giovanissimi Daniel Jaramillo e Javier Gomez, entrambi classe 1991 e pertanto alla prima stagione tra gli Under 23.

La giornata si è movimentata già prima del via, dove sono scattati 172 dei 178 atleti previsti. A dar forfait è stata costretta l'intera nazionale russa, a causa della carenza di documenti presentata nei confronti dell'organizzazione, che si è vista così inevitabilmente costretta ad impedire la partecipazione della squadra alla corsa. Abbassata la bandierina è stato subito l'olandese Ronan Van Zandbeek, ottimo passista già piazzato in Fiandre e Roubaix Espoirs per il quale è già previsto uno stage con la maglia della Skil-Shimano nel mese di agosto. L'atleta in maglia orange ci ha provato prima da solo, poi in compagnia di Jaramillo e Kumilevsky grazie a cui il vantaggio supera il minuto. La gara però non è riuscita ancora a decollare vista la reazione del gruppo che ha prontamente chiuso sui battistrada dopo una trentina di chilometri ed è così che Paolo Centra, con un bell'allungo sulla salita di Clini Pattoni, si è aggiudicato il primo gran premio della montagna di giornata, prima di essere raggiunto in discesa da Randazzo e dal colombiano Beltran, che nel frattempo erano fuoriusciti dal plotone. Ben più interessante si è fatta l'azione quando sul terzetto si sono portati Gawronski, Benedetti (vincitore del Traguardo Volante con abbuoni al penultimo passaggio sul traguardo), Trentin e Betancur (bravissimo ad entrare nell'azione). Il drappello ha portato fino ad 1'07" il proprio vantaggio e alle loro spalle sono state soprattutto la Cicli Casati e la Trevigiani ad alternarsi in testa nel tentativo di chiudere. Centra e Trentin sono stati i primi a cedere una volta che la strada è tornata a salire all'insù ed il solo Randazzo ha provato con decisione a resistere al ritorno del gruppo, rilanciando momentaneamente assieme a Parriniello e Chuchulin, scattati nel frattempo dalle retrovie. Si è così arrivati ai piedi dell'ultimo attacco alla salita di Clini Pattoni, a poco meno di dieci chilometri dall'arrivo ed il gruppo, tornato nel frattempo compatto, ha vissuto un nuovo sussulto per merito di Stefano Locatelli. Il giovane scalatore della De Nardi, uno dei protagonisti più attesi di questo GiroBio, ha infatti forzato l'andatura in salita e alle spalle hanno resistito in prima battuta Federico Rocchetti e il venezuelano Monsalve, prima che la rasoiata di Betancur in prossimità dello scollinamento consentisse al colombiano di far sua la prima maglia di miglior scalatore. Il podio della 1a tappa - Foto Uff. stampa © Scanferla

Sull'onda del tentativo è stato proprio Rocchetti il primo a buttarsi deciso in discesa per cercare di sorprendere tutti gli altri ed inizialmente il solo Monsalve è riuscito a riagganciare la ruota del recente vincitore della Coppa Romita. Bello il tentativo dell'atleta della Casati ma intanto il gruppo, scremato dall'ultima ascesa, si è andato via via ricompattando: prima sono stati in cinque (tra cui Battaglin, Betancur e Arredondo) a riportarsi in testa; poi, superato il cartello dei -2 al traguardo si è superata la decina di unità, comprendente in pratica tutti i migliori. A quel punto l'accordo si è fatto più difficile in prospettiva di uno sprint finale e, proprio in prossimità del triangolo rosso, sono iniziati i tentativi d'anticipo: prima il colombiano Gomez, poi Matteo Durante, quindi nuovamente Gomez ed infine il lucano Santoro, che ha tentato la sortita negli ultimi cinquecento metri, con Monsalve pronto in seconda battuta in volata. Il tentativo dell'atleta della Mastromarco non ha però avuto successo e così il gruppo si è rifatto sotto negli ultimi trecento metri, in cui è partita la micidiale progressione di Omar Lombardi. Lunghissima la volata del bresciano, al quale l'altro colombiano Arredondo (in gara con il Team SCAP) non ha avuto la forza di opporsi uscendo di ruota. Terzo successo stagionale quindi per Lombardi davanti allo stesso Arredondo e ad Enrico Battaglin, altro pretendente al successo che conferma la propria regolarità di rendimento. A seguire Rocchetti, Monsalve, Benedetti, Locatelli, Gorato, Quintero Norena e Beltran hanno completato la top-ten del primo gruppo mentre i primi inseguitori (nel cui gruppo erano presenti tra gli altri Rabottini, Zanco e Zardini) sono giunti a 27", regolati da Daniele Aldegheri. Via via il resto del gruppo è giunto sempre più sgranato, con alcuni distacchi già consistenti: lo scalatore sardo Aru ha accusato 1'19", il vincitore del Pesche Nettarine Matteo Fedi 5'38", Agostini e Puccio 8'21" mentre ha chiuso l'ordine d'arrivo l'ottimo passista inglese Luke Rowe, classificatosi in 170esima e ultima posizione a 16'38" da Lombardi.

Si riparte domani con i quasi 170 chilometri che da Serravalle Scrivia condurrannno il gruppo a Salsomaggiore Terme con Lombardi leader con 4" su Arredondo e 6" su Battaglin. Potrebbe essere la prima frazione adatta alle ruote veloci del gruppo ma strada facendo potrebbero nascere attacchi che non dovranno essere sottovalutati. Monito che vale in primis per la nazionale colombiana, costretta a stare sul chi va là per non vanificare l'ottima prova collettiva odierna. 

Vivian Ghianni

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