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Paris - Roubaix Espoirs 2010: Una potenza senza Phinney - Taylor inarrestabile sulle pietre

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Vincere non è mai facile, confermarsi lo è ancora meno, ma sembra che questo non valga per l'americano Taylor Phinney che ha rivinto la Paris-Roubaix Espoirs davanti ai belgi Jens Debusschere e Fabien Taillefer.
La Paris-Roubaix si svolge su una distanza di 178 km, con 27 settori di pavè, di cui gli ultimi 60 km sullo stesso percorso della corsa professionisti con i mitici passaggi del Mons-en-Pevele e del Carrefour de l'Arbre. Ha preso parte anche un team italiano, la Trevigiani-Bottoli con Matteo Pelucchi, Omar Bertazzo, Massimo Graziato, Filippo Fortin, Massimo Coledan e Eugert Zhupa.
Gli attacchi sono partiti quasi subito, al km 9 c'erano già 15 attaccanti, ma con il gruppo guidato dalla Trek Livestrong alcuni di questi vengono ripresi, rimangono così davanti: Benjamin King (Trek-Livestrong), Boy Van Poppel  (Rabobank CT), Corentin Maugé (Vendée U), Walker Savidge (Holowesko Partners-Felt-Garmin), Anthony Buhler (CC Etupes) e Fabien Taillefer (Team Véranda Rideau). Questi attaccanti raggiungono rapidamente un vantaggio di 2 minuti con il quale affrontano il primo settore di pavè. Il tempo non è a favore dei corridori: durante la mattina la pioggia ha bagnato il percorso e nel pomeriggio ha tirato sempre un fortissimo vento laterale.
Sono numerose le cadute e gli incidenti meccanici tipici di questa corsa, a farne le spese anche Ramunas Navardauskas, recente vincitore della Liegi Espoirs, e Guillaume Van Keirsbulck vincitore della Paris-Roubaix nella categoria juniores.
Intorno all'80esimo km parte un contrattacco con Patrick Ruckert (Olanda), Eugert Zhupa (Trevigiani-Dynamon-Bottoli), Tanguy Lefebvre e Vincent Monvoisin (EC Raismes Petite Forêt-Portes du Hainaut) e Fabian Behague (ESEG Douai): purtroppo non hanno molta fortuna perchè la squadra di Taylor Phinney ha in mano la gestione del plotone e in pochi km vengono ripresi.
I 7 davanti continuano la loro azione con il loro vantaggio variabile tra i 2 e i 3 minuti, ma col susseguirsi dei settori di pavè, alcuni perdono contatto e rimangono solo in 3 Benjamin King (Trek-Livestrong), Jimmy Turgis (CC Nogent-Sur-Oise) e Fabien Taillefer (Team Veranda Curtain Sarthe): rimasti solo in 3 il gruppo guadagna rapidamente e si porta a soli 40". In quel momento escono dal gruppo in contrattacco due dei principali favoriti della corsa Taylor Phinney (Trek-Livestrong) e Jens Debusschere (PWS-Eijssen Cycling Team): raggiungono i 3 davanti durante il passaggio del Mons-en-Pevele.
Proprio sul Mons-en-Pevele perde contatto uno dei primi fuggitivi di giornata Jimmy Turgis e davanti rimangono in 4. Dietro tentano di organizzare l'inseguimento, ci provano in diversi ma rimangono solo in 5 Jelle Wallays (Beveren 2000), Ronan Van Zandbeek (Olanda), Jetse Bol (Rabobank CT), Alphonse Vermote (Beveren 2000), Loic Desriac  (CC Etupes), Michael Baer (Team Atlas Personal-BMC).
Arrivati sul Carrefour de l'Arbre attacca Phinney, il suo vantaggio è di circa 10 secondi: l'attacco dell'americano sfianca il suo compagno di squadra Ben King, che comunque aveva lavorato tutto il giorno, e perde contatto dalle ruote dei migliori. Debusschere e Taillefer però non cedono e terminato il Carrefour si riportano sull'americano.
I 3 entrano nel velodromo di Roubaix insieme e si giocano tutto in volata: per Phinney è facile regolare allo sprint i due belgi che comunque si sono dimostrati avversari molto ostici. Debusschere e Taillefer sono le più grandi speranze belghe per le corse fiamminghe hanno vinto infatti rispettivamente il Fiandre e la Roubaix juniores nelle scorse stagioni.
Per Taylor Phinney si tratta della seconda Roubaix U23 consecutiva e della 7a vittoria stagionale. Il primo degli italiani è stato Omar Bertazzo, 12esimo a 1'14" dal vincitore.
Anche per il team Trek-Livestrong si tratta di una stagione fin ora trionfale: la prossima corsa in Europa sarà la Thüringen Rundfahrt dal 15 al 20 Giugno per poi ritornare negli Stati Uniti a terminare la stagione.

Laura Grazioli

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