Kump e Kuznetsov: fattore K - Vediamo che succede nella Nations' Cup
È una settimana molto intensa per la Under 23 Nations' Cup con tre gare veramente interessanti e impegnative come la Ronde van Vlaanderen Espoirs, La Côte Picarde e lo ZLM Tour: percorsi selettivi, ma anche molto veloci.
Sabato 10 si è corsa la Ronde van Vlaanderen, non sul medesimo percorso della prova per professionisti, ma con alcuni dei celeberrimi muri: Tenbosse, Molenberg, Wolvenberg, Taaienberg e Eikenberg (questi due da ripetere due volte nel cirucito finale con arrivo ad Oudenaarde). Favorito per la prova era l'americano Taylor Phinney, presente a difendere i colori della nazionale statunitense, ma durante la cronometro della breve corsa a tappe del trittico di Monts et Chateaux è scivolato ed ha battuto il ginocchio: è riuscito a terminare la corsa a tappe (vincendo anche una semitappa), ma il dolore al ginocchio gli ha impedito di essere in corsa per il Fiandre.
Il campo partenti era comunque molto importante, sebbene tra le nazioni mancasse l'Italia, quest'anno completamente assente dalle prove della Coppa delle Nazioni (l'anno scorso questa assenza, se pur grave, si era limitata alle corse a tappe, quest'anno invece si è allargata anche alle corse in linea): c'era l'Australia con Micheal Matthews, la Slovenia con Marko Kump, la Germania con John Dagenkolb, il Belgio padrone di casa con Sven Vandousselaere e la Francia di Jean-Lou Paiani.
La corsa si anima nel finale quando si trovano all'attacco lo sloveno Marko Kump e l'eritreo Daniel Teklehaimanot: quest'ultimo, quando mancano tre muri al termine, attacca da solo. L'azione di forza sembra avere effetto, ma il giovane eritreo non ha fatto bene i conti con le sue forze e sull'Eikenberg viene raggiunto prima da Kump e poi da un gruppetto di contrattacanti. Nonostante Marko Kump sia molto veloce (ha vinto in volata una tappa della Settimana "Coppi&Bartali"), sceglie di non attendere la volata di gruppo, ma prosegue in solitaria fino all'arrivo di Oudenaarde, dove arriverà con una decina di secondi di vantaggio sul gruppetto degli inseguitori, regolato allo sprint dal giovane australiano Michael Matthews (vincitore di due tappe al Tour de Langkawi); al terzo posto il primo dei belgi, Sven Vandousselaere. Teklehaimanot alla fine è giusto al traguardo 16esimo con soli 18" di ritardo: si dimostra comunque un atleta da seguire sempre con più interesse dopo il 6° posto al Tour de l'Avenir dello scorso anno.
Continua a parlare russo, invece, La Côte Picarde, corsa francese molto movimentata, l'anno scorso vinta da Timofey Kritskiy, ora professionista con il Team Katusha: è stato il giovane Vyacheslav Kuznetsov ad arrivare a braccia alzate a Main le Bains con una bella azione solitaria che ha saputo al ritorno di un gruppetto ben assortito.
Kuznetsov è del 1989, corre per l'Itera-Katusha e questo è il primo successo importante nella sua carriera, prima costellata di molti piazzamenti, soprattutto in gare russe. Al secondo posto si è piazzato il velocista tedesco John Dagenkolb, lo scorso anno autore di numerosi piazzamenti nelle gare di tutta Europa (un secondo e 4 terzi posti) e al terzo gradino del podio l'olandese Pim Ligthart, che nonostante sia solo del 1988 è uno dei più famosi pistard olandesi: 4 volte campione nazionale, vincitore di prove di Coppa del Mondo (corsa a punti 2008 a Copenhagen) e vincitore della UIV Talent's Cup di Monaco in coppia con Jeff Vermeulen.
La Under 23 Nations' Cup proseguirà sabato con lo ZLM Tour in Olanda, vinto lo scorso anno dal britannico Luke Rowe, e poi con il Giro delle Regioni, nelle sole date del 26 e 27 aprile dopo un anno di stop.