Tomas Alberio: «Il Liberazione nel mirino» - Intervista al vincitore dell'ultima Piccola Sanremo
Versione stampabile Tomas Alberio è un ragazzo veronese del 1989, l'anno scorso l'avevamo visto trionfare con una vittoria rocambolesca al Trofeo Edil C con il gruppo che l'aveva quasi raggiunto dopo la sua fuga, quest'anno si è già fatto notare vincendo la Piccola Sanremo dopo un bel lavoro di squadra della Bottoli-Trevigiani. Nel suo passato c'è anche una vittoria al Campionato Europeo dell'Americana in coppia con Elia Viviani.
Parliamo un po' della tua vittoria alla Piccola Sanremo...
«Beh, è stata una gran bella vittoria, è stata la dimostrazione che tutta la squadra sta girando bene e che non sono affatto vere le voci che in questo team non andiamo d'accordo, si è visto, mi hanno portato lì perfetto: era difficile sbagliare, sarebbe stato proprio un errore sbagliarla. Devo proprio ringraziare i miei compagni perchè mi hanno lanciato la volata in modo perfetto».
Come si è svolta la corsa?
«All'inizio c'è stata una fuga che ha caratterizzato quasi tutta la gara, poi durante i giri finali sono andati davanti i miei compagni per ricucire il distacco e siamo riusciti a riagganciarli proprio sull'ultima salita: c'è stato un attacco di un corridore proprio sulla salita, ma poi lui è caduto e così abbiamo tirato diritto fino all'arrivo e a 200 metri ho potuto lanciare la mia volata».
Hai già un programma di corse per le prossime settimane?
«Definire un programma vero e proprio è difficile, questo periodo intorno a Pasqua è bello impegnativo: correrò il Trofeo Piva Col San Martino che è una gara a cui la squadra tiene moltissimo, poi martedì ci sarà il Palio del Recioto e dopo definiremo meglio le prossime corse, strada facendo anche per vedere con che forma si esce da questa settimana».
C'è una corsa che ti piacerebbe vincere particolarmente?
«Martedì prossimo il Palio del Recioto perchè è in casa e mi piacerebbe molto vincerla e poi, magari, ad aprile, il Gran Premio Liberazione».
L'hanno scorso hai vinto il Trofeo Edil C, in un modo molto diverso...
«(ride) Sì, bisogna inventarle tutte! Quando si vince non conta come o quando, basta vincere!».
Che tipo di corridore sei, sei un velocista come alla Piccola Sanremo o sei un passista come al Trofeo Edil C?
«Io sono veloce però tengo anche abbastanza bene in salita, però darmi una definizione adesso è dura, vedremo col tempo».
Tra i tuoi risultati giovanili c'è la partecipazione ai campionati nazionli nella velocità a squadre: sei partito come velocista puro?
«No, io ho sempre tenuto bene sulle salite, però sono anche sempre stato molto veloce».
Hai vinto il Campionato Europeo del Madison nel 2008 in coppia con Elia Viviani, ora hai abbandonato l'attività su pista o pensi di continuarla in futuro?
«Diciamo che quest'anno l'ho un po' accantonata, anche l'anno scorso avevo corso solo l'Europeo sempre con Elia, però quest'anno la mia attività è incentrata sulla strada al 100%».
Parliamo un attimo della tua squadra, un team che nasce dalla fusione di tre squadre diverse: com'è l'ambiente? Anche rigurado le voci che dicono che non c'è accordo...
«Tutti pensavano che non saremmo andati d'accordo, ma con la prova di domenica abbiamo dimostrato che non era vero: è servito un po' di tempo per amalgamarci, ma adesso abbiamo trovato l'equilibrio e fare primi e secondi, con una squadra che lavora così, dimostra che c'è accordo e sintonia sennò i risultati non arriverebbero».