Ecco Dumoulin, sembra Dekkerino - Vince l'olandese classe '90
Versione stampabile La classe del 1990 non ama perdere tempo, come nelle ultime settimane hanno dimostrato fra i professionisti Sagan e Felline. Dunque non stupisce più di tanto l'anno di nascita di Tom Dumoulin, vincitore del GP Portugal-Troféu Cidade da Guarda, prima prova della Coppa delle Nazioni 2010 che purtroppo vedrà ancora, causa ristrettezze di budget, l'assenza della Nazionale italiana dalle trasferte europee e americane della challenge UCI.
La prima frazione della breve corsa a tappe è pianeggiante e strizza l'occhio ai velocisti, e nonostante il brutto tempo il gruppo rimane perlopiù compatto. Sotto un cielo di nuvole nere, con la strada bagnata da occasionali scrosci di pioggia, cercano fortuna tre corridori: lo spagnolo Luís Mas, il colombiano Johan Cháves e il russo Sergey Chernetskiy. Il loro vantaggio non supera però mai i trenta secondi, e in buona sostanza attacchi e controattacchi si susseguono. Ma né questi né il forte vento producono effettiva selezione, così sembra inevitabile la conclusione allo sprint. Ma a una decina di chilometri dal traguardo è il russo Arkimedes Argueles a tentare la sua carta, e quello che sulle prime sembra un allungo come tanti, mette invece in mostra la forza del ventiduenne della Itera-Katusha (in pratica il vivaio della squadra di Tchmil). Con un vantaggio minimo che si assottiglia sempre più, Argueles riesce a resistere al rientro del plotone e precede sulla linea l'olandese Dumoulin, il kazako Umerbekov e l'altro russo Kuznetsov, avvantaggiatisi di 3" sul resto del gruppo nel velocissimo finale in lieve discesa.
La seconda frazione si presenta più impegnativa, promettendo fra l'altro l'interessante arrivo in leggera salita di Troncoso. La corsa parte veloce, ma sebbene diversi frazionamenti finiscano per influire sulla corsa, anche in questa tappa una selezione vera e propria non avviene. Molto attivi i colombiani, desiderosi di sfruttare la giornata che sulla carta più gioca a loro favore, ma la Nazionale russa difende la leadership di Argueles prendendosi la responsabilità di tenere compatto il gruppo - o almeno la parte principale dello stesso. I due chilometri finali verso Troncoso si riducono più che altro a una preparazione della volata all'insù, col francese Arnaud Courteille (stagista nella Française di Madiot lo scorso autunno) a trionfare nettamente davanti proprio ad Argueles, che ovviamente mantiene e anzi aumenta il proprio vantaggio nella generale, mentre terzo è lo svizzero Jonathan Fumeaux.
Si arriva così all'ultima tappa, una crono di 17 chilometri intorno a Guarda, tutt'altro che facile sotto il profilo altimetrico e destinata a decidere la corsa. I portoghesi, sempre protagonisti nella gara di casa, puntano tutto sul vicecampione del mondo a cronometro, quel Nelson Oliveira che sta muovendo i primi passi fra i professionisti nelle fila della Xacobeo Galicia. L'intero percorso del GP de Portugal sembra infatti studiato per favorire il capitano dei lusitani, che sul traguardo realizza in effetti il miglior tempo. Ma la gioia dei tifosi viene spenta dall'arrivo dell'olandese Dumoulin, relativamente poco conosciuto a livello internazionale (e fisicamente molto simile a Thomas Dekker), che però si impone all'attenzione generale conquistando tappa e classifica finale. Per lui 4" su Oliveira e 9" sull'interessante costaricense Grégory Brenes, che corre nella continental Burgos 2016 come pure Luís Mas, quarto a 17". A 19" troviamo invece l'etiope Teklehaimanot, che però aveva perso svariati minuti nei frazionamenti delle due tappe in linea.
Il podio della generale ricalca quello della crono, mentre si deve accontentare del quarto posto il russo Argueles, che contro il tempo non riesce a difendere i secondi di vantaggio conquistati con gli abbuoni. La Coppa delle Nazioni tornerà ad aprile con tre prove in linea fra Belgio, Francia e Olanda.