Coppa delle Nazioni - Oggi il via dal Portogallo - Il rientrante Giro delle Regioni sarà l'unica prova italiana
È partita stamattina da Guarda (Portogallo) - e si è conclusa da poco con la vittoria del russo Arkimedes Argueles nella 1a tappa - l'edizione 2010 della UCI Under 23 Nations' Cup, il circuito giovanile che l'Unione Ciclistica Internazionale ha voluto per allargare il confronto tra i migliori Under 23 del panorama ciclistico mondiale.
Il regolamento, come spesso accade quando si parla di UCI, alcune volte zoppica: ad esempio, è sempre forte l'influenza di quei corridori già professionisti che vanno a confrontarsi con Under 23 che sono ancora "dilettanti" (nel senso antico del termine). Che poi il confronto non sempre è impari, però l'effetto di vedere un Cataldo - nel 2007 corridore Liquigas - vincere un paio di tappe in quell'edizione del Tour de l'Avenir con la maglia della Nazionale italiana, è sempre abbastanza contrastante.
Ne parliamo comunque nella sezione "giovani" perché di giovani si tratta: Henao Montoya, Ghyselinck, Kritskiy, Rowe, Le Bon e Sicard sono stati i vincitori delle sei prove del 2009 che hanno dato la vittoria finale alla Francia (si concorre solo con le Nazioni, non c'è una classifica individuale).
A parte il belga vincitore del Giro delle Fiandre ed il britannico che s'è aggiudicato lo ZLM Tour ed il francesino - Le Bon - che vinse la prova canadese a Ville Saguenay, parliamo comunque di tre professionisti, seppur in squadre Continental: Henao nella Colombia es Pasión, Kritskiy nel vivaio della Katusha e Sicard nell'Orbea. Nel 2010 hanno fatto il salto di qualità in tre: Ghyselinck è nel Team HTC-Columbia, Kritskiy nel Team Katusha e Sicard nell'Euskaltel-Euskadi. Per dire che mettersi in mostra nella Coppa delle Nazioni ha comunque il suo peso.
Il via, come vi dicevamo, oggi dal Portogallo con il 4° Troféu Cidade de Guarda-GP Portugal che si concluderà domenica. Tre tappe con partenza dalla città di Guarda (dove si concluderà anche la cronometro finale) con arrivi a Sabugal e Trancoso. Una prima tappa piuttosto semplice, mentre la seconda presenta l'arrivo agli 870 metri s.l.m. di Troncoso che potrebbero decidere la classifica finale, anche se le speranze portoghesi si poggiano su quel Nelson Oliveira (2° ai Mondiali a cronometro Under 23 di Mendrisio ed ora tesserato per la Xacobeo) che vorrebbe dare distacchi importanti a tutti i suoi avversari nella cronometro finale, che tira - negli ultimi km - leggermente all'insù.
I maggiori contendenti del portoghese saranno lo spagnolo De la Cruz, i colombiani guidati da Pantano e Atapuma, lo svizzero Mirco Saggiorato e la "strana coppia" formata dal costaricense Grégory Brenes (fino a due giorni fa in corsa nella Settimana "Coppi&Bartali") e dall'eritreo Daniel Teklehaimanot, entrambi al via con la Selezione mista dell'UCI.
Dall'Italia le buone notizie riguardano il ripristino del Giro delle Regioni, una delle corse a tappe più importanti per quanto riguarda il panorama dilettantistico italiano, europeo e mondiale, che torna in calendario dopo la cancellazione subìta nel 2009. Sarà un modo di vedere all'opera due selezioni italiane per cui il ct Marino Amadori sta già lavorando, avendo programmato da tempo gli impegni agonistici a cui sarà presente per decidere i convocati delle due - presumibilmente - Nazionali che saranno al via della 34esima edizione della corsa organizzata dalla Primavera Ciclistica di Eugenio Bomboni.