Fedrigo de Bergerac - Fuga sull'Izoard, esulta Pierrick
Possiamo storcere il naso, dopo il divertente Mont Ventoux di ieri e aspettando il Galibier, la Croix de Fer e l'arrivo in salita Saint-François-Longchamp di domani, perché il gruppo ha deciso di prendersi un giorno di ferie sull'Izoard?
La tappa breve e le già citate fatiche di ieri e di domani hanno permesso alla fuga di giornata, promossa da Markus Zberg e Vaugrenard al km 15 e composta anche da Gárate, Verdugo, Goubert, Alberto Fernández, Van de Walle, Tuft, Fedrigo, Santambrogio, Steegmans, Kuschynski, Bingen Fernández e Bak, di prendere il largo sin dai primi chilometri, viaggiando a 50 km dall'arrivo con un vantaggio di 5'12" sul gruppo tirato timidamente dalla Caisse d'Epargne di Valverde, per nulla preoccupato dalla composizione del drappello di battistrada.
Ai piedi dell'Izoard, Steegmans ha provato ad anticipare tutti gli altri, ma tra quegli altri tredici fuggitivi c'erano sicuramente uomini più avvezzi del belga del Team Katusha alla salita, e così prima Van de Walle da solo, poi insieme a Zberg, Goubert, Verdugo e Gárate, hanno ripreso e staccato l'ex delfino di Boonen.
Ai meno 25, sui quattro di testa si sono riportati anche Fedrigo e Bak, col danese che resistera un paio di centinaio di metri in testa, per poi staccarsi come Zberg e Verdugo. Da dietro l'unico a muoversi era Astarloza, con Piemontesi che ha provato - senza successo - a riportarsi sulle ruote del basco (8° a 2'44" in classifica generale), e Moncoutie che provava la sortita a 2000 metri dal termine della salita.
In cima all'Izoard (meno 20 km all'arrivo), Fedrigo regolava i tre compagni di fuga, Astarloza passava a 3'50" di distacco, col gruppo - tirato timidamente da un paio di uomini Caisse d'Epargne - a 5 minuti tondi tondi.
In discesa accadeva poco e niente, se non il recupero di Bak sui quattro battistrada e il riacciuffo di Zberg e Verdugo (brava l'Euskaltel) da parte di Astarloza. Gárate provava ad anticipare i tempi, partendo su un tratto in leggera salita ai meno 6, ma Fedrigo e Goubert non gli lasciavano troppa strada. Strada che invece si guadagnava Van de Walle con un allungo ai meno 3, che gli ha permesso di presentarsi ai 1500 metri finali di Briançon tutto solo. È stato Goubert, sotto lo striscione dell'ultimo chilometro, ad accelerare per avvicinarsi al belga, ma l'azione decisiva è stata di Fedrigo, che prima ha stroncato Bak, poi Gárate e poi Goubert ai 500 metri, poi ha appaiato Van de Walle, ha rifiatato per 50 metri e l'ha sverniciato di netto all'ultima curva.
Il già campione francese dal naso pronunciato della Bbox Bouygues Telecom non è nuovo ad azioni di questo genere, ed oggi è stato effettivamente irresistibile sul ciottolato della cittadella sulle Alpi francesi, su un arrivo tosto ed interessante, lasciando a Van de Walle il rammarico (e i pugni sul manubrio) per una vittoria sfumata per poco e a Goubert - nonostante i 39 anni e i 15 anni da professionista - soltanto la speranza di vincere, prima o poi, una corsa.
Tra i big, solo un paio di allunghi di Contador (ai 1000 e ai 700 metri dal traguardo) provocavano un po' di selezione, permettendo al madrileno, Evans e Valverde di guadagnare qualche secondo su Gesink, Nibali, Millar e gli altri.
Oltre Fedrigo, il vincitore di giornata è anche Mikel Astarloza, che passa dall'ottava alla quarta posizione (a 1'49" da Valverde), ma domani - come già detto - i 157 km da Briançon a Saint-François-Longchamp potrebbero riscrivere molto, se non tutto, della storia di questo Criterium del Delfinato.




