Pozzato, Polski Thriller - Vince, sì, no? Sì. Vuelta, fuga Klier
Versione stampabileDopo tanta pianura finalmente al Giro di Polonia sono arrivate le salite, o meglio è arrivata la salita visto che l'ascesa di Karpacz Górny è stata ripetuta per tre volte oggi e sarà affrontata per altre sette volte domani, e sono usciti allo scoperto gli uomini veloci che meglio di tutti riescono a superare meglio le asperità del percorso. Non è un caso quindi che sul traguardo di Jelenia Gora sia il portacolori della Liquigas Filippo Pozzato: già al Tour aveva fatto vedere di non temere nessuno in volata dopo una corsa impegnativa e tirata e oggi l'ha ribadito con convinzione lasciandosi alle spalle Rojas Gil, Burghardt e Kopp, già vincitore della terza tappa.
A dire il vero Filippo il Bello ha rischiato tanto esultando qualche metro prima della linea e non accorgendosi della grande rimonta a sinistra lungo le transenne del giovane spagnolo (che a Mallorca a inizio stagione aveva mancato il primo successo da Prò proprio per un errore simile): nonostante il colpo di reni Rojas rimane dietro per appena mezza ruota, anche se esulta a sua volta e per diversi minuti resta l'ufficioso vincitore della tappa. Poi l'esame del fotofinish rimette le cose a posto e Pozzato può così ricevere il bacio dalle miss.
Attorno a questo Pozzato in versione Mondiale ha ruotato una Liquigas molto unita e in forma: nelle ultime due tappe hanno svolto tutti un lavoro molto attendo e sono riusciti a finalizzare al meglio tutti gli sforzi, ieri con il brasiliano Fischer - già sesto nella seconda frazione che ha visto il successo dell'australiano Brown - e oggi proprio con Pozzato. Un Tour de Pologne con tanti risvolti azzuri visto che oltre al successo odierno del vicentino di Sandrigo abbiamo potuto applaudire i successi della Lampre nella cronosquadre del primo giorno (con il neoprofessionista Longo in maglia di leader) e nella quarta tappa con il velocista Danilo Napolitano che fino ad oggi indossava la maglia gialla di primo della classifica generale.
Di certo non possiamo applaudire gli organizzatori visto quello che è successo nelle scorse tappe, in particolare nel finale della terza frazione quando a 2 km dall'arrivo il gruppo lanciato a più di sessanta all'ora è stato indirizzato su una strada sbagliata con camion e pullman su un lato e con una vettura della polizia che occupava tutta la carreggiata: solo grazie alla grande prontezza di riflessi degli atleti in testa al gruppo si è potuto evitare il peggio.
Alla Vuelta è il maltempo a farla padrone con vento forte e pioggia battente che hanno accompagnato il gruppo per quasi tutta la tappa e così ha buon esito la fuga a tre partita al km 20 che ha visto il successo del tedesco Andreas Klier davanti al giovane olandese Stamsnijder con il francese Roy, leggermente attardato nel finale, al terzo posto.
Nel finale di tappa la Caisse d'Epargne ha cercato di movimentare un pò la corsa e sfruttando il vento trasversale e riuscendo a spaccare il gruppo in due tronconi con tutti i migliori della generale davanti. Molto appassionante la volata per il quarto posto che assegnava punti importanti per la speciale classifica: Bennati ha prevalso di poco su Petacchi con Angelo Furlan subito dietro.
Una tappa che in cui purtroppo vanno segnalate parecchie cadute tra cui quelle di Zabel, Velo, Tonti, Rigotto, De la Fuente, Devolder e Cunego (di nuovo, che sfortuna!). Quelli che invece hanno scampato il rischio di finire a terra sono stati Boonen, Florencio e il nostro Davide Rebellin: tutti se ne sono tornati a casa per riposarsi e prepararsi al meglio in vista del Campionato del Mondo di Stoccarda.